Uno
stato infiammatorio cronico o cronicizzato comporta una serie di problemi legati non tanto all'alimento, ma allo
stato fisiopatologico in cui ci si trova. Un inibitore di pompa protonica o un assorbitore di acidità o un andiedemigeno ovviamente serve ad attenuare un sintomo e non a risolvere l'eventuale causa che nella maggior parte dei casi come il tuo deriva da un
dismetabolismo che crea un errato funzionamento della pompa protonica.
Risolvere la cronicità è quindi il problema da affrontare per eliminare la causa e quindi il disagio che rischia (vedi l'
ulcera) di dare altri effetti. Quindi il farmaco utilizzato o un'alimentazione non infiammatoria, in assenza per esempio di acidi grassi saturi (ma anche quelli polinsaturi se cotti o fritti sono un grosso problema) e alimenti infiammatori della mucosa dello stomaco, come cioccolato, caffè, teina, latticini, formaggi, affettati, come alimenti che presentano un peptide gliadinico di tipo A e quindi particolarmente
colloso o altri quali alcolici o bevande gasate, di certo possono dare una mano per i sintomi, ma la cura è ben altra cosa.
Consiglio di approfondire con
esami specifici di tipo metabolomico da effettuare in qualsiasi laboratorio di analisi che possano dare l'idea del problema ed ovviamente in presenza di un'anamnesi approfondita sarà possibile sia valutare quali, sia comprendere quale o quali siano i cicli metabolici (presumibilmente genetici) correlati da poter risolvere.
Cordiali saluti