Buongiorno,
ha una evidente
disbiosi intestinale.
Privarsi degli alimenti è un modo per cercare di tutelare il disagio e la patologia, ma nel tempo, il rischio è di trovarsi sempre più ad eliminare, dato che è evidente, da quel poco che indichi, che esiste anche una probabile attività non corretta a livello della pompa protonica (stomaco?
gastrite?
reflusso?).
Ciò che è utile in questi casi è approfondire con banali
esami ematobiochimici e una valutazione della
calprotectina fecale, nonché eventualmente, anche della
zonulina per conoscere il livello di stato infiammatorio e la permeabilità, nonché da cosa è partita la disbiosi.
In base agli esiti, è possibile
costruire una cura nutraceutica e nutrizionale piuttosto che una farmacologica che nel tempo può dare, come da bugiardini da farmaco, reazioni avverse. Peraltro, il sintomo spesso è una spia e non è detto che sia il sistema intestinale ad avere problemi.
Consiglio un approfondimento analitico/diagnostico ed un approfondimento, oltre che di indagine della tua anamnesi personale e familiare.
Contatta un bravo collega.