Il mal di montagna acuto è un disturbo potenzialmente grave, talvolta mortale che si verifica dopo che si è saliti su una montagna di altezza considerevole (di solito sopra i 2500 metri sul livello del mare). È causato dal passaggio troppo veloce ad altitudini ove la pressione esercitata dall’atmosfera è considerevolmente minore rispetto a quella che si ha al livello del mare. La diminuita pressione atmosferica reca con se una ridotta pressione dell’ossigeno contenuto nell’aria: quindi nell’aria che respiriamo a parità di volume c’è meno ossigeno e questo costringe l’organismo ad adattarsi alla nuova situazione ad esempio aumentando il numero degli atti respiratori al minuto.
Non ci sono fattori specifici, come l’età, il sesso o le condizioni fisiche, che aumentano le possibilità di una persona sana di sviluppare un’ipobaropatia. Tuttavia le persone con problemi respiratori o cardiaci importanti o con gravi anemie non dovrebbero salire ad altezze superiori ai 2000 metri o dovrebbero farlo con grande prudenza.
Mentre una persona può sentirsi molto male a un’altitudine alta, altre persone alla stessa altitudine non accusano alcun sintomo. questo accade perché accusare l’ipobaropatia e l’altitudine a cui si percepisce dipendono:
I sintomi dell’ipobaropatia lieve includono:
I sintomi di solito si sviluppano tra le 12 e le 24 ore e si attenuano dopo 48 ore, non appena il corpo inizia ad acclimatarsi. Non di rado peggiorano nella notte. Se si ha un’ipobaropatia lieve, si può continuare con le normali attività evitando però di incrementare l’attività fisica e interrompendola del tutto se i sintomi non cessano o peggiorano.
I sintomi dell’ipobaropatia moderata includono:
Le normali attività diventano difficili e i sintomi possono migliorati solo assumendo farmaci specifici e scendendo a un’altitudine più bassa. Un buon modo per verificare se qualcuno ha un’ipobaropatia moderata è chiedergli di camminare su un rettilineo: se ha problemi di coordinazione e non riesce a camminare su un rettilineo, bisogna che scenda a un’altitudine più bassa immediatamente.(5-600 metri) e che consulti un medico.
I sintomi di ipobaropatia grave includono: il passaggio dei fluidi nei polmoni (edema polmonare acuto) o nel cervello (edema cerebrale).
L’ipobaropatia grave è un’emergenza medica: se si è colpiti bisogna che si scenda immediatamente come minimo 5-600 metri di altitudine consultare immediatamente un Pronto Soccorso o se troppo lontano un medico. Infatti è quasi sempre necessario somministrare farmaci come diuretici e cortisonici endovena e accompagnare il paziente in Ospedale.
L’ipobaropatia è provocata dal salire troppo velocemente a un’altitudine elevata. Il corpo ha bisogno di tempo per adattarsi alla bassa pressione atmosferica e alla ridotta presenza di ossigeno. Questo processo è conosciuto come acclimatamento. Di solito il corpo impiega da uno a tre giorni per abituarsi al cambio di altitudine. Se non si aspetta il tempo necessario per acclimatarsi e si continua salire di altitudine, si è a rischio di sviluppare i sintomi di un’ipobaropatia grave. L’ipobaropatia potrebbe avere dei gravi risvolti: è la risposta del corpo alla riduzione di apporto di ossigeno ai muscoli e al cervello. Rende più faticoso il lavoro del cuore e dei polmoni, provocando un aumento delle pulsazioni e una respirazione più rapida. Vengono anche prodottipiù globuli rossi per trasportare una quantità maggiore di ossigeno nel corpo. Lo sforzo del corpo di affrontare la diminuzione di ossigeno causa un’alterazione dei livelli di acidità del sangue, della pressione polmonare e dell’equilibrio di fluidi e di sali.
Se si ha una leggerissima ipobaropatia, si può continuare a scalare ma bisogna assicurarsi di farlo gradualmente e progressivamente. Se i sintomi sono leggermente più gravi, bisogna rimanere all’altitudine in cui si ci trova e aspettare l’acclimatamento del corpo e:
Il giusto acclimatamento è il miglior modo di prevenire l’ipobaropatia. Una lenta ascensione dà al corpo il tempo di adattarsi al cambiamento di altitudine. Per esempio, una volta che si è al di sopra dei 3.000 m, è bene non aumentare l’altitudine a cui si dorme di più di 300 m a notte. Se si accusano i sintomi di un’ipobaropatia lieve, si può continuare ad ascendere ma bisogna farlo gradualmente e un ritmo progressivo. Se i sintomi non migliorano (o addirittura peggiorano), bisogna scendere a un’altitudine inferiore.. Inoltre: