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Periodo fertile

Ginecologia
Periodo Fertile: Cos'è, Come si Calcola, Alimentazione, Consigli

Cosa significa periodo fertile

Con la dicitura periodo fertile si intende quel periodo in cui vi sono più possibilità per rimanere incinta, ovvero quando l'ovulazione giunge a compimento, e lo spermatozoo ha una più alta probabilità di fecondare la cellula uovo.

Giorni fertili: quanti e quali sono

I giorni fertili, ossia quelli maggiormente propizi per il concepimento corrispondono ai giorni di ovulazione e al periodo precedente.

Il periodo fertile per chi ha un ciclo regolare corrisponde ai 14 giorni prima del flusso successivo, ossia nella fase mediana tra un ciclo e l'altro. Esso si ripresenta ogni 28 giorni.

Sapere quando si verifica il proprio periodo fertile significa avere consapevolezza su come agire per rimanere incinta o evitare gravidanze indesiderate.

Ogni rapporto sessuale che si verifica entro la finestra di cinque giorni in prossimità dell'ovulazione può portare alla fecondazione della cellula uovo. Al di fuori di questo periodo di cinque giorni, invece, una gravidanza è meno probabile.

Come calcolare il periodo fertile per rimanere incinta

Quando si desidera una gravidanza, bisogna tener conto del calendario mestruale per il calcolo dell'ovulazione e dei giorni fertili (calendario fertile).

Conoscere i "tempi del proprio corpo" è molto importante: si parte dall'annotare l'ultimo ciclo mestruale, meglio ancora le date delle ultime 3 mestruazioni

Solitamente, il ciclo delle donne ha una durata di 28 giorni, ma può variare. Quando si desidera calcolare i giorni fertili per concepire è necessario che il ciclo sia regolare; in caso contrario, il conteggio non è considerato attendibile. 

Calcolare il periodo fertile: un metodo

Durante il ciclo mestruale inizia a svilupparsi il follicolo: questo processo dura circa 14 giorni (fase estrogenica).

Dopo le prime 2 settimane, si passa alla fase progestinica che dura altri 14 giorni.

I giorni fertili sono compresi tra il 12° e il 16° giorno del calendario mestruale.


Metodo Billings

Importante è saper riconoscere questi segnali per capire quali sono i giorni più fertili.

Ad esempio, secondo il metodo billings, si può valutare la consistenza del muco cervicale, più fluido ed elastico, che consente agli spermatozoi di risalire più facilmente nel canale vaginale, sino all'ovulo da fecondare.

Basterà osservare il muco ogni giorno per 3 mesi, per saper riconoscere i periodi di maggiore fertilità. 


Misurazione della temperatura basale

Un altro metodo solitamente impiegato per calcolare i giorni dell'ovulazione è quello della misurazione della temperatura basale

Come farlo? La temperatura andrà misurata al mattino, prima di alzarsi, con un termometro (va bene quello che si usa di solito). 

Nei giorni prima dell'ovulazione, la temperatura subisce un leggero calo rispetto al solito, per poi rialzarsi il giorno successivo. 

Da considerare che la temperatura corporea può variare anche a causa di comunissimi disturbi, come il raffreddore

Come calcolare i giorni fertili con il ciclo irregolare

Per alcune donne, il ciclo mestruale è irregolare.

In questi casi, se il ciclo dura poco più o poco meno rispetto ai 28 giorni consueti, è bene sapere che la fase estrogenica, prima fase, può variare, mentre la seconda fase dura sempre due settimane. 

Di conseguenza, nonostante la prima fase possa essere diversa da donna a donna, la fertilità massima (ovulazione) si avrà sempre 14 giorni prima dell'arrivo del ciclo mestruale, in particolare 2 giorni prima e 2 dopo (i famosi 4 giorni fertili dal metodo Ogino-Knaus, considerato poco affidabile). 

Come opzione, è possibile trovare calcolatori online del periodo fertile.

Sintomi del periodo fertile

Quando si è nei giorni dell'ovulazione, il corpo manda dei segnali, dei sintomi che è possibile riconoscere e che possono causare più o meno disturbi. 

Tra i sintomi dell'ovulazione troviamo:

Muco cervicale e periodo fertile

Attraverso i cambiamenti del muco cervicale, si può cercare di capire come rimanere incinta.

Ecco come interpretare la presenza di muco cervicale e ovulazione per calcolare il periodo fertile nelle donne:

  • Muco prima dell'ovulazione – In questa fase, generalmente, non vi è produzione di muco: si assiste infatti alla condizione di secchezza vaginale.
  • Muco in prossimità dell'ovulazione – Nei giorni a ridosso dell'ovulazione si noteranno le prime perdite, dense e di colore bianco e cremoso. Il muco non è filamentoso e si rompe con facilità. Man mano che ci si avvicina all'ovulazione il muco diventa più trasparente ed elastico.
  • Muco durante l'ovulazione – In questa fase il muco appare fluido e simile all'albume dell'uovo. Si tratta di muco più sottile, chiaro ed abbondante. Se il muco appare come da descrizione, ci si trova nella fase di massima fertilità, ideale per il concepimento.
  • Muco dopo l'ovulazione – Il muco torna ad essere appiccicoso e più denso, come in prossimità dell'ovulazione. Nelle fasi pre e post ovulazione, le probabilità di rimanere incinta diminuiscono.

Test dell'ovulazione

Un altro metodo per scoprire i giorni fertili è il test medico che rileva l'ovulazione

I test dell'ovulazione sono simili a quelli per la gravidanza: controllano la presenza degli ormoni LH e estradiolo

Quando c'è la massima concentrazione di questi ormoni, con picco dell’LH, vuol dire che si è al picco ovulatorio

Per chi desidera una gravidanza, è necessario ricordare che gli spermatozoi possono fecondare un ovocita anche fino a cinque giorni dopo l'eiaculazione

Se il muco cervicale è poco e gli spermatozoi non sono performanti, questo tempo tende a ridursi a un numero minore di giorni.

La fertilità dello sperma

Secondo alcuni studi, anche la qualità dello sperma può subire delle variazioni a seconda della frequenza dell'eiaculazione.

I picchi di qualità e quantità dello sperma si hanno dopo massimo uno o due giorni di astinenza. Un'astinenza che perdura per più di 10 giorni causa una perdita di vigore degli spermatozoi.

Attenzione, quindi, ad essere nello stesso periodo fertile del proprio partner.

Cosa mangiare durante il periodo fertile

Certamente le variabili per rimanere incinta sono molte. Non c'è dubbio che anche l'alimentazione giochi un ruolo di primo piano, sopratutto per quel che riguarda la fertilità femminile.

Durante tutto il mese, per una donna alla ricerca di un figlio, è consigliabile mangiare alimenti specifici. A seconda della fase in cui ci si trova, poi, è opportuno variare la propria alimentazione.

Durante la prima fase (quella follicolare che inizia con le mestruazioni), sono raccomandabili cibi ricchi di ferro e di vitamina C (e vitamina B). In questi cinque giorni si consigliano, pertanto:

  • Cereali integrali
  • Verdure a foglia verde
  • Carni magre (manzo, pollo, agnello)
  • Crostacei
  • Latticini
  • Uova
  • Agrumi (e kiwi)
  • Frutti di bosco
Nella seconda fase (proliferativa, che va dal sesto al quattordicesimo giorno) si consigliano invece cibi ricchi di capsaicina, isoflavoni e l-arginina, che permettono al corpo di produrre ossido nitrico, indispensabile per la dilatazione dei vasi sanguigni (anche degli organi genitali):

  • Tofu
  • Anguria
  • Alimenti piccanti
Nella terza fase, quella dell'ovulazione, che avviene intorno al quattordicesimo giorno e in cui si hanno maggiori probabilità di concepimento, sarebbe opportuno mangiare cibi ricchi di inositolo (vitamina B7), che contribuisce a migliorare la qualità degli ovociti e che si trova in:

  • Riso
  • Lenticchie
  • Fagioli
  • Melone Cantalupo
  • Agrumi
  • Noci
  • Semi
Nella quarta fase, quella premestruale, è bene introdurre alimenti ricchi di betacarotene (si trova negli ortaggi arancioni quali zucca e carote, ma anche in cavoli e spinaci), nonché mantenere basso il livello di zuccheri nel sangue.

Consigli utili per il concepimento

Senz'altro per favorire il concepimento, oltre all'alimentazione, è importante tenere sotto controllo il livello di stress.

Periodi stancanti, o in cui l'organismo è sottoposto a grandi sforzi, non sono ideali per iniziare una gravidanza. Difatti, se il fisico è provato, difficilmente si riuscirà a rimanere incinta.

La dopamina aiuta e favorisce il benessere psicofisico. Si tratta di un neurotrasmettitore endogeno, sulla cui produzione si può influire alimentandosi con:
  • Carne rossa magra
  • Tacchino
  • Pesci come: tonno, merluzzo e luccio
  • Crostacei
  • Uova
  • Latticini
  • Avocado
  • Avena
  • Banane
Anche la serotonina, che stabilizza l'umore, è importante per aiutare la serenità prima del concepimento; per questa, assumere:
  • Tacchino
  • Pesci come: tonno, merluzzo, salmone, sardine
  • Asparagi
  • Patate
  • Yogurt

Periodo non fertile: possibilità di rimanere incinta

Tecnicamente, durante il periodo non fertile o durante il periodo meno fertile, anche avendo rapporti completi, è davvero poco probabile rimanere incinta. 

Tuttavia, questa condizione non è sicura al 100%, poiché può capitare che l'ovulazione, in un determinato periodo, avvenga in anticipo o in ritardo rispetto ai cicli mestruali precedenti. 

Ciò è vero specialmente per le donne che non hanno un ciclo regolare.

Se non si desidera una gravidanza, dunque, è sempre meglio avere rapporti protetti da profilattico o assumere anticoncezionali (pillola o cerotto).

Periodo fertile dopo la pillola

L'assunzione della pillola contraccettiva protegge da eventuali gravidanze indesiderate: se la pillola è assunta con regolarità di orario e senza dimenticanze, le possibilità di rimanere incinta sono ridotte quasi allo zero.

Una volta che si termina il blister della pillola anticoncezionale e si smette, dunque, di assumere la pillola, si può rimanere incinta fin da subito.

Non esistono raccomandazioni mediche contrarie a questa procedura. Tuttavia, i medici consigliano di attendere comunque circa tre mesi per iniziare la ricerca di una gravidanza.

Occorre infatti attendere che il ciclo si regolarizzi per capire meglio quando avviene l'ovulazione e reintrodurre nell'organismo alcuni nutrienti che possono essere diventati carenti durante l'assunzione della pillola:
Dr.ssa Sebastiana Pappalardo Biologo
Dr.ssa Sebastiana Pappalardo
specialista in Genetica

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