Quando arriva il capoparto
Con il termine
capoparto si intende il
ritorno del ciclo mestruale in seguito al part
o.
Generalmente, il capoparto avviene
40-50 giorni dopo la nascita del bambino, se la madre non allatta; oppure, in caso contrario, si presenta dopo alcuni mesi,
dopo il puerperio, quella fase post-parto che dura all’incirca
dalle 6 alle 8 settimane.
In altri casi, il
capoparto arriva verso il
sesto-ottavo mese, ossia quel periodo di
allattamento in cui le
poppate vanno a diminuire perché subentra il periodo dello
svezzamento.
Durante l'allattamento, infatti, l'
ovulazione continua ad essere sospesa, a patto che gli ormoni della lattazione vengano secreti in maniera regolare, quindi che il neonato venga allattato esclusivamente al seno, sia di giorno che di notte, a intervalli regolari e inferiori alle 4 ore.
Dopo il
parto, non c'è modo di prevedere con certezza quando la donna tornerà ad essere fertile; per questo motivo, durante l'allattamento, non è opportuno fare affidamento al capoparto come
forma di contraccezione.
Come si presenta il capoparto
Il
capoparto è, come si è detto, la
prima mestruazione dopo un lungo periodo di tempo. Pertanto, il tessuto dell’
endometrio risulta più ispessito, e per questo il flusso durerà circa
4-5 giorni ma sarà molto
abbondante.
In seguito al capoparto, il
ciclo mestruale riprenderà i suoi normali e
comuni ritmi, addirittura presentandosi con
più precisione e con
meno dolori.
Tutto ciò è dovuto al fatto che, dopo tanti mesi di riposo, l’
ovaio riprende con una
produzione ormonale più regolare. Oltre questo, dopo il parto, l’
utero tende a contrarsi molto di meno, diminuendo la produzione di prostaglandine, dalla quale dipendono le contrazioni uterine.
Sintomi del capoparto
I
sintomi del capoparto o del primo ciclo mestruale dopo il parto si presentano in maniera più intensa rispetto a prima. Questo accade come conseguenza rispetto alla fisiologica assenza di mestruazioni durante la gravidanza, nota anche come
amenorrea.
Gli specifici sintomi di capoparto sono variabili, per alcune il flusso mestruale è meno doloroso rispetto a prima, al contrario, per altre risulta più intenso e doloso.
In generale, i segni del capoparto sono gli stessi di un normale flusso mestruale, ossia includono:
Capoparto e lochiazioni
Il capoparto è differente rispetto alle perdite di sangue che si verificano subito dopo il parto: si tratta di perdite note con il nome di lochiazioni, che dipendono dal progressivo rimpicciolimento dell'utero e dalla sua "ripulitura" interna.
Le lochiazioni però non vanno oltre il periodo del puerperio, pertanto, se durano oltre questo periodo, si consiglia di rivolgersi ad un ginecologo per approfondirne le cause.
Quanto dura il capoparto
La
durata del capoparto,
o del primo flusso dopo il parto ,corrisponde ad un arco temporale che va
dagli 8 ai 10 giorni.
Questa
durata anomala del ciclo mestruale tende però a regolarizzarsi
con il tempo, più precisamente nei successivi 6 mesi di assestamento, a partire dalla comparsa di capoparto.
Capoparto e allattamento
Come già sottolineato, il
capoparto può essere
ritardato dall'allattamento: durante l'allattamento, infatti, il corpo produce
prolattina, ossia un
ormone che ferma l'ovulazione e rende difficile un'ulteriore gravidanza.
Dunque, in caso di allattamento al seno, il capoparto può presentarsi anche mesi dopo la nascita del bambino, anche dopo un anno e mezzo e il ciclo inizialmente può risultare più irregolare del solito.
Capoparto abbondante
Un
capoparto abbondante può verificarsi sia dopo un parto naturale che
cesareo; questo significa che un
capoparto dopo un parto cesareo può presentarsi in maniera analoga ad un
capoparto dopo un parto naturale.
L'unico
discrimine lo dà infatti l'
allattamento: un allattamento naturale può determinare un capoparto abbondante doloroso e fastidioso.