L’arnica è una pianta omeopatica che cresce spontaneamente in terreni poveri e montuosi (di qui il nome scientifico di “Arnica Montana”) dell’Europa e del Nord America.
L’arnica appartiene alla famiglia delle Asteraceae, si presenta con fusto eretto e robusto (che non supera i 60 cm di altezza), e fiori dai petali giallo-arancio, simili a quelli delle margherite, che la rendono facilmente riconoscibile.
Quali sono le proprietà dell'arnica?
A questa pianta (e in particolare ai suoi fiori), sono attribuite importanti proprietà medicali antinfiammatorie e analgesiche, grazie all’elevata concentrazione di principi attivi in essa presenti, quali:
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polifenoli (ad esempio, prociamidi, lattoni, arnicolide A), che stimolano l’azione delle cellule immunitarie;
oli essenziali, dalle proprietà disinfettati;
flavonoidi;
timolo, che allevia il dolore.
A cosa serve l'arnica?
L’arnica può essere utilizzata come rimedio naturale per:
Ad ogni modo, molte delle proprietà soprammenzionate hanno bisogno di ulteriori approfondimenti scientifici.
Come si usa l'arnica?
In commercio, è possibile trovare l’arnica sotto varie forme:
Tintura madre di arnica: è una soluzione alcolica preparata con i fiori essiccati. Essendo potenzialmente tossica, non va mai utilizzata allo stato puro, è necessario diluirla con 1:5 di acqua. Si utilizza esclusivamente per via esterna con applicazioni di impacchi sulle parti doloranti (in caso di slogature, contusioni, lussazioni e altri fenomeni simil)i. Essendo una soluzione alcolica, è consigliabile consultare un medico o un farmacista per maggiori indicazioni sul dosaggio e sui tempi di utilizzo. Non è indicata per i soggetti con pelle sensibile.
Arnica Gel: può aiutare in caso di strappi muscolari, ematomi, artrosi e cicatrizzazione delle ferite. Una soluzione gelatinosa di intensa freschezza da applicare in piccole dosi per 2 o 3 volte al giorno sulla parte dolorante.
Decotto: facile da preparare anche in casa, è sufficiente far bollire i fiori di arnica in un litro d’acqua per 5 minuti e filtrate il succo da eventuali residui. All’occorrenza, applicare il decotto tiepido sulla parte dolorante con l’ausilio di una garza, lasciando riposare per 20 minuti.
Granuli: disponibili varie diluizioni, la più diffusa è la 9CH, il cui dosaggio e assunzione devono essere stabilite da un esperto.
Altri rimedi naturali dalle proprietà simili all'arnica
Esistono altri rimedi naturali, cui vengono attribuiti proprietà simili all'arnica, tra questi:
Calendula
È una pianta che appartiene alla famiglia delle Composite, tipica delle regioni mediterranee.
È nota per le sue proprietà antispasmodiche e antinfiammatorie, grazie alla riserva di olii essenziali, caroteni, mucillaggini e flavonoidi contenuti nei suoi fiori.
La tintura madre, gli estratti o gli impacchi di calendula sono prevalentemente utilizzati per:
Attenuare patologie a carico dei tessuti interni (ad esempio, colite, gastrite, ulcere);
Facilitare la cicatrizzazione di ferite, scottature e piccole ustioni;
Donare sollievo ad arrossamenti o irritazioni della pelle.
Nux Vomica
È il rimedio omeopatico che deriva dai semi della pianta Strychnos Nux vomica, appartenente alla famiglia delle Loganiaceae coltivate nello Sri Lanka, in Malesia e in Australia.
La presenza di due sostanze, la stricnina e la brucina, conferisce ai fiori di questa pianta importanti proprietà medicali.
Disponibile in gocce o granuli, tale rimedio risulta utile per contrastare:
Genere di pianta erbacea di tipo perenne, fiorisce nel Nord d’America e d’Eurasia. Si distingue per fiori campaniformi di viola scuro con la zona centrale arancione con le foglie ricoperte da una sottile peluria di color argento.
Anch’essa disponibile in tintura madre o in granuli, è impiegata in particolare per alleviare dolori dovuti a:
Prima di utilizzare qualsiasi tipologia di rimedio omeopatico, è bene effettuare una diagnosi presso un medico, per conoscere bene le cause dei disturbi avvertiti ed individuare la terapia (tipologia, dosaggio e durata) più affine.
Arnica: quali sono le controindicazioni?
In gravidanza, in allattamento, in presenza di particolari condizioni o se si stanno assumendo alcuni farmaci (come ad esempio anticoagulanti o antiaggreganti) è opportuno non utilizzare l'arnica.
Inoltre, è necessario non assumere dosi elevate di arnica perché molto pericoloso. In ogni caso, è sempre necessario rivolgersi al proprio medico.