Dobbiamo ricordare che nulla è garantito al 100%.
Esiste un certo numero di alimenti che può aiutare i nostri corpi a tollerare meglio gli effetti dell’inquinamento da radiazioni. Bisogna tenere presente che i
reni sono i primi ad essere
toccati dalle radiazioni.
Il
grano saraceno aiuta a proteggere contro le radiazioni e stimola il funzionamento del
midollo.
Le
alghe (
spirulina, kelp, arame, kombu, nori, dulse, clorella, lattuga di mare, wakame, hiziki) impediscono l’assorbimento di stronzio radioattivo 90, bario, cadmio e radio, collegandosi ad essi ed eliminandoli poi dal corpo (
effetto chelante).
Le
verdure di mare hanno anche un alto contenuto di
iodio naturale, che può stimolare la
tiroide, affinché la radiazione non venga assorbita. Mangiarne 2 cucchiai al giorno favorisce la propria protezione. È importante assicurarsi che l’alga provenga da acque pulite e purtroppo molte di queste provengono proprio dai mari del Giappone.
Alimenti ricchi di
clorofilla, quali spirulina ed
erba d’orzo, rafforzano le cellule trasportando l’ossigeno, aiutano a disintossicare il sangue e il
fegato e a neutralizzare elementi inquinanti, stimolano inoltre la produzione di
RNA.
Verdure ricche di
zolfo della famiglia delle
Brassicaceae, come cavolo, ravanelli, broccoli, cavolini di Bruxelles, rucola, cavolo-rapa e senape verde aiutano a prevenire gli effetti dei
radicali liberi. Sono inoltre ricchi di zolfo: aglio, cipolle e fagioli.
Alimenti ricchi di
pectina come carote, semi di girasole e mele.
Alimenti ricchi di
beta-carotene (ad esempio, verdure a foglia verde, carote, zucca e patate dolci).
Le
radiazioni possono portare allo sviluppo di
anemia e la
barbabietola rossa favorisce la rigenerazione del sangue.
Il
lievito di birra, ricco di
vitamina B assorbe e rimuove i metalli pesanti dal corpo.
Gli alimenti ricchi di
acidi nucleici: spirulina, clorella, lievito alimentare e polline d’api.
Aloe vera e
radice di bardana (lappa bardana) aiutano a neutralizzare ed eliminare le tossine dal corpo. Durante la rivoluzione industriale, la bardana veniva raccomandata come medicina per aiutare le persone a fronteggiare l’aumento dell’inquinamento.
Il
tarassaco migliora il processo di smaltimento dal nostro corpo.
La radice di
ginseng aiuta a ridurre gli effetti collaterali delle radiazioni e un recupero rapido.
Le
foglie di tè verde e
nero sono
antiossidanti, stimolano l’immunità e contengono agenti radioprottetori.
I
semi di cardo (silybum marianum) consentono di proteggere il corpo in caso di esposizione a sostanze chimiche, malattie ambientali e indebolimento del fegato.
L’
ortica pulisce e rafforza i reni, arsenale di sangue.
Le
foglie di menta (mentha piperita) possono ridurre la
nausea dall’esposizione alle radiazioni.
I
fiori del trifoglio violetto (trifolium pratense) migliorano la salute in generale, aiutando tutti gli organi nella loro funzione.
Il
fungo Reishi (
Ganoderma lucidum) aiuta il
sistema immunitario dopo l’esposizione alle radiazioni.
La
vitamina C fornisce una valida protezione contro una vasta gamma di sostanze inquinanti, riduce i sintomi allergici, migliora i tempi di guarigione e aiuta nella disintossicazione. La
vitamina D è utile.
Il selenio aiuta a proteggere dall’elevata tossicità (si trova in noci del Brasile, aglio, tè verde e nero).
Lo
zinco è necessario per la produzione di cellule B e T, aiuta anche nella rimozione di alluminio, cadmio, rame e piombo dal corpo.
Il
glutatione protegge contro gli inquinanti ambientali e trova impiego come tampone nei casi di avvelenamento da metalli pesanti (mercurio,
cadmio, piombo), dato che sposta gli ioni tossici formando dei solfuri (coniugati) più facilmente eliminabili dall’organismo.
La
L-cisteina aiuta il fegato ad eliminare le sostanze chimiche.
Il
calcio aiuta a proteggere il corpo dall’assorbimento di materiale radioattivo.
Il
polline d’api è estremamente utile e riduce gli effetti collaterali di radio e cobalto 60.
L’
argilla zeolite e l’
argilla verde ventilata aiutano ad eliminare metalli pesanti e radiazioni.
I
bagni con il sale Epsom sono utilizzabili anche per aiutare ad attrarre le radiazioni e le tossine dal corpo.
Il
platino colloidale contribuisce alla riparazione del
DNA.