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Cosa assumere in caso di prurito vaginale?

Salve, sia io che il mio ragazzo abbiamo avuto un'irritazione; all'inizio, si pensava fosse candida, ma non era vero. Mi sono state prescritte delle creme, ho cambiato abbastanza detergenti intimi e usato lubrificanti. Alla fine, ho fatto un tampone ed è risultato negativo sia a me che al mio ragazzo. Poi è successo che al mio ragazzo è passata l'irritazione a me no. Ho sempre prurito alla vagina. La ginecologa e il mio medico di famiglia insistono che non ho nessuna infezione, ma solo irritazione. La mia ginecologa mi ha dato Diprosone, l'ho usata 4 giorni 2 volte al giorno, dopo di che ho smesso perchè so che non si può usare molto dato che è un cortisone. Andava meglio con quella crema, ma ora è ritornato come prima. Prendevo la pillola, ora l'ho smessa perchè mi dava secchezza vaginale e calo del desiderio. Secondo lei che cosa potrebbe essere? In questi giorni, sto usando anche biancheria intima di cotone bianco, ma non passa. Ho la pelle molto delicata, quindi mi si arrossa facilmente.

Risposta

Salve,
il problema del prurito intimo è molto diffuso e talora presenta sintomi incomprensibili, ma se è vero che esiste la possibilità di infezioni genitali dobbiamo chiederci: da dove vengono? E se ricorrono, dobbiamo pure chiederci, non solo come curarle, ma da dove ritornano?

In questo caso, la risposta è che quasi sempre l'origine è intestinale. Arrivano per diffusione esterna o per transito retrogrado nelle vie linfatiche (che, verso l'alto, sono comuni).

Dunque, è perentorio regolare l'intestino, assumere probiotici, evitare sostanze spesso irritanti (latticini, glutine, verdure crude), bere circa 1,5 litri di acqua al giorno, seguire una corretta igiene sessuale e, importantissimo, detergere i genitali con un buon sapone una sola volta al giorno, per il resto solo acqua, al massimo un poco di bicarbonato e asciugare bene sempre, quando possibile anche col phon, coprire poco i genitali (evitare strati multipli e non mettere indumenti di notte, ovvero arieggiare).

Queste semplici norme, apparentemente strane e minimaliste, sono in grado di restituire in breve (ma non in 2 giorni) un regolare benessere genitale, tanto più che i tamponi non hanno rilevato la presenza di germi patogeni. Giusta la sospensione della pillola perché può favorire stati irritativi, ipotrofici, infiammatori e non c'è altro che una breve sospensione (almeno 3 mesi).

Provare per credere.

Come coadiuvanti, ci sono prodotti contenenti batteri propri della vagina, lattobacilli in particolare, ma li userei a giorni alterni. 

Cordiali saluti
Risposta a cura di
Dr. Vanni Venturoli Medico Chirurgo
Dr. Vanni Venturoli
ginecologo
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