Salve,
il primo imperativo in tutti questi casi di
perdite ematiche anomale è quello di sapere cosa c'è dentro l'
utero. Per due motivi: escludere patologie displastico-tumorali che richiederebbero un'immediata risoluzione chirurgica, o anche altre condizioni non tumorali, ma molto invalidanti tipo
fibromi endocavitari,
polipi, adenomiosi
oppure avere comunque un
quadro endometriale che dia istruzioni sul trattamento da seguire, che spieghi il motivo di tale evento.
Ovvio che serve anche una precisa
indagine palpatoria ed ecografica ottenibile con una visita, ma l'indagine principe resta sempre l'
isteroscopia (da eseguirsi dopo aver stoppato il flusso).
Dopo tale esplorazione, sempre utile, ma imprescindibile nelle fasce di età perimenopausali, si potrà procedere a somministrare un trattamento adeguato a controllare i sintomi e correggere i danni.