Il passaggio da una
dieta vegetariana ad una
onnivora comporta la reintroduzione di alimenti ad elevato contenuto di
amminoacidi (carne e pesce), la cui metabolizzazione comporta la maggior eliminazione di
urea attraverso il rene.
Le urine, di conseguenza, presentano un caratteristico odore un po’ più
pungente, derivante dal catabolismo azotato delle proteine esogene. Tali caratteristiche vengono accentuate da una
scarsa assunzione di liquidi, poiché i soluti risultano più concentrati.
La stessa situazione si rileva nelle urine della mattina, in cui il digiuno notturno, generalmente di 6-8 ore, ha favorito il catabolismo delle proteine endogene e la concentrazione dei soluti, condizione peraltro che le rende particolarmente utili a scopo diagnostico (
esame urine).
La variazione osservata negli ultimi 3 giorni a livello vaginale può essere, invece, maggiormente associata ad una
condizione ormonale legata al ciclo mestruale, che pure incide sull’odore delle urine (fase ovulatoria o premestruale).
Una
buona norma igienica e
salutistica che andrebbe sempre adottata è quella di
bilanciare bene l’alimentazione con alimenti alcalinizzanti, quali frutta e verdura e, magari, anche assumere un prodotto ricco di sali alcalinizzanti nelle ore serali.