Si parla di diverticolosi quando nelle pareti del colon sono presenti uno o più diverticoli per lo più asintomatici oppure caratterizzati da sintomi aspecifici, come meteorismo o alterazioni dell’alvo.
La dieta ha come obiettivo, quando i diverticoli non sono infiammati, di favorire una corretta funzionalità dell’intestino e prevenire l’infiammazione.
Le complicanze sono:
Quindi, esistono diverse prescrizioni alimentari, a seconda della fase della malattia. Nella fase di diverticolosi le raccomandazioni generali sono:
Gli alimenti non consentiti sono: verdure con fibre molto dure e filamentose (finocchi, carciofi, fagiolini), che, se consumati, vanno sminuzzati o centrifugati o cotti e passati al setaccio.
Gli alimenti consentiti con moderazione sono: legumi, prevalentemente passati o centrifugati per eliminare le bucce, tè deteinato o caffè decaffeinato, latte o latticini a basso tenore di lattosio, quali lo yogurt e alcuni formaggi delattosati.
Gli alimenti consentiti: acqua, almeno 1,5-2 l di liquidi al giorno, verdura, almeno una porzione a pranzo o cena, cruda o cotta. Valutare la suscettibilità individuale, ma in genere sono consigliate: lattuga, radicchio, sedano e carote, zucchine e cipolle (ricche di inulina). Ottimi i centrifugati di verdura. Consumare frutta come mele (contenenti pectina), arance, pere, banane (ricche di inulina). La frutta va consumata cruda, preferibilmente con la buccia (ben lavata) e ben masticata. Alternare i cereali raffinati con gli analoghi integrali, patate e praticare regolarmente attività fisica. Evitare il fumo.