Per avere una
buona funzione intestinale, è indispensabile
bere frequentemente per garantire l'
idratazione corporea, in quanto la
disidratazione sistemica causa anche una
disidratazione fecale.
Inoltre, importante cercare di aiutare con una cura di
fermenti lattici in modo da poter effettuare una reimpiantologia microbiotica, favorire la crescita del
batteri intestinali buoni ed evitare la
disbiosi.
In secondo luogo, è opportuno promuovere anche il consumo di altri alimenti favorenti la
pulizia dell'intestino; tra questi ricordiamo: latte tiepido,
miele, oli vegetali, marmellata di tamarindo.
Incrementare l’
assunzione di verdure, le più lassative sono quelle caratterizzate soprattutto dal maggior quantitativo di
fibra, come carciofi, carote, broccoli, porri, asparagi, ma anche spinaci, fagiolini, cicoria, cavolfiori. Nel caso in cui le verdure lassative siano consumate assieme ad altri alimenti di origine vegetale (cereali, leguminose e frutta), sarebbe buona norma considerare che la quantità di fibra alimentare introdotta giornalmente fosse pari alla somma di quella contenuta in tutti i cibi di origine vegetale.
Quindi, al fine di scongiurare un eventuale
eccesso di fibra che può determinare
stitichezza, è necessario mantenere le porzioni consumate entro i limiti delle linee guida nazionali e correggere l'alimentazione sulla base della suscettibilità individuale.
In genere, per la
verdura cotta, è possibile utilizzare una grammatura (a crudo) di almeno 150 g (carciofi, cavoli di Bruxelles, cicoria), mentre, per una cruda a foglia almeno 50 g (lattuga, radicchio, valeriana, rucola), ed infine, per un ortaggio crudo a radice o uno qualsiasi di consistenza elevata, almeno 100 g (rape, carote, barbabietole, porri).
Se necessario, si consiglia di incrementare le porzioni di verdure lassative poco per volta, al fine di evitare gli effetti indesiderati legati all'eccesso di fibra alimentare (ridotto assorbimento nutrizionale,
diarrea,
meteorismo) e da componenti antinutrizionali (ossalati e fitati).