Come si può affrontare l'ansia sociale?
Sono una ragazza di 22 anni, con una vita apparentemente felice. Intorno ai 13 anni, ho sviluppato una forma di ansia sociale, dovuta alla mia insicurezza, al mio sentirmi brutta e al mio essere sovrappeso. Questa ansia mi impediva di relazionarmi agli altri , poiché io mi sentivo brutta, inferiore, inadeguata e terrorizzata dal loro giudizio ed é andata peggiorando con gli anni. Quando mi trovo in contesti sociali, mi osservo molto dall'esterno, rifletto minuziosamente su cosa dire e sui miei comportamenti, ho sudorazioni, tremori e vivo il momento enfatizzando le emozioni e le situazioni nella mia testa. Il mio comportamento risulta strano e bizzarro, ma io mi sento male fisicamente. Mi sento sempre minacciata, giudicata e additata, questo mi porta a chiudermi o a comportarmi in modo apatico. Sento la mente annebbiata, perdo l'orientamento e dico cose stupide, non sono in grado di fare un discorso concreto con i miei coetanei (o meglio, senza scoppiare in lacrime). Tutti questi sintomi spariscono quando io sono con la mia famiglia o in intimità col mio fidanzato, perché mi sento accettata, amata e non giudicata. Negli ultimi mesi, ho cercato di sforzarmi ad uscire in una comitiva, ma questo mi ha portato solo a soffrire di depersonalizzazione e derealizzazione. Mi sento esclusa, fuori da me. Entro in una specie di loop dove mi sento in un sogno. Mi concentro su tutto, ma allo stesso tempo, non controllo le mie azioni, quello che dico, che faccio. Ripeto sempre le stesse frasi o dico cose sconnesse. Perdo il contatto con la realtà, mi viene da piangere e mi si annebbia la vista. Nell'ultima settimana, non uscendo in quel gruppo e non sottoponendomi a performance sociali, non ho avuto nessun attacco. Cosa posso fare? Come posso risolvere questa situazione?
Risposta
Buongiorno,
il ritiro sociale è purtroppo una forma di disagio oggi abbastanza diffusa tra i giovani. Credo che potrebbe esserti utile e importante lavorare a fondo sulla tua autostima, per aiutarti a ri-costruire un'immagine di te diversa da quella che ti sei costruita in questi anni di sofferenza.
Quando ti sentirai pronta, ti consiglio di valutare un percorso di supporto psicologico.
Cordiali saluti
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