Cosa sono le placche in gola?
Le placche in gola appaiono come piccole vescicole o vesciche biancastre o giallastre che si formano sulla
superficie delle tonsille e nella parte posteriore della gola e possono riempirsi di pus durante le fasi acute.
Solitamente, rappresentano una
risposta del sistema immunitario a infezioni batteriche o virali, come la faringite streptococcica o la tonsillite.
La loro presenza è spesso accompagnata da sintomi c
ome mal di gola intenso, difficoltà a deglutire, febbre e gonfiore dei linfonodi del collo. Le placche in gola richiedono un'adeguata valutazione medica, poiché potrebbero indicare infezioni che necessitano di un trattamento specifico.
Placche in gola senza febbre
La
comparsa delle placche in gola può essere particolarmente fastidiosa per i bambini, anche in assenza di
febbre, e le difficoltà di deglutizione possono portare a
inappetenza.
La condizione delle placche nella gola senza febbre, è più comune di quanto si possa pensare: proprio per questo, può accadere che passino 2-3 giorni prima di accorgersi di avere le placche in gola e ricorrere al trattamento.
Nonostante la mancanza di febbre, le placche non sono da sottovalutare, e vanno prontamente curate con antibiotico, regolarmente prescritto dal medico.
Placche bianche in gola: i sintomi
Uno dei più comuni sintomi di placche in gola è sicuramente la
difficoltà nel deglutire.
Il disturbo si manifesta con una serie di
placche bianco-giallastre nella gola,
sulle tonsille, sul palato e sull'ugola.
Le placche alla gola sono spesso associate alla
tonsillite. Quando le tonsille sono infiammate tendono a essere gonfie e a coprirsi di pus: in questo modo possono, quindi, creare fastidio e difficoltà durante la deglutizione.
Altri possibili sintomi associati alle placche alla gola comprendono:
Talvolta, si può anche avere difficoltà nel respirare. Questo accade nei casi di tonsillite acuta, quando le tonsille sono così gonfie da ostacolare il normale flusso dell’aria lungo le vie aeree.
Placche bianche in gola: le cause
Nella maggior parte dei casi la causa di placche in gola i
ndica che è in corso un’infezione. In particolare, è possibile individuare diverse
condizioni che causano le placche alla gola, quali:
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Tonsillite: si tratta di un’infiammazione delle tonsille provocata da virus o batteri. Il batterio più comune responsabile della tonsillite è lo Streptococco pyogenes. Quando le tonsille cercano di contrastare l’infezione si gonfiano e producono pus bianco, che si accumula dando luogo alle placche propriamente dette. Altri sintomi associati alla tonsillite possono essere febbre, mal di testa, congestione nasale.
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Calcoli tonsillari o tonsilloliti: si tratta di formazioni solide di varia natura (muco, residui di cibo, leucociti, batteri) che si accumulano col tempo nelle cripte tonsillari. Queste formazioni rappresentano un ambiente ideale per l’ulteriore proliferazione di batteri, che danno luogo a nuove infezioni. I processi infiammatori determinano un ulteriore aumento delle dimensioni dei calcoli, provocando infiammazioni delle tonsille. Sintomi associati ai calcoli tonsillari sono l’alitosi, il mal di gola, e mal d’orecchio.
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Afte orali: le placche alla gola possono anche essere la conseguenza di un’infezione fungina, l’afta orale. Il principale responsabile di tale condizione è il fungo Candida Albicans. I soggetti immunodepressi sono più a rischio per lo sviluppo di afte orali, così come lo sono le persone con diabete e quelle che di recente hanno seguito una cura con antibiotici. È possibile che le placche bianche appaiono anche nella parte interna delle guance e della lingua.
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Faringite: è anche denominata faringite streptococcica dal nome del principale responsabile di quest’infezione, lo Streptococco pyogenes. È un’infezione particolarmente diffusa tra i bambini e provoca una sensazione di bruciore alla gola durante la deglutizione ed è talvolta associata a febbre. Altri sintomi della faringite comprendono mal di testa, gola arrossata, e a volte anche nausea.
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Mononucleosi: la mononucleosi è un’infezione causata dal virus Epstein-Barr. Si diffonde principalmente attraverso la saliva, per cui è anche nota con il nome di “malattia del bacio”. Le persone con mononucleosi tendono ad avere spesso anche placche di pus in gola, soprattutto attorno alle tonsille. Altri sintomi della mononucleosi possono essere: mal di testa, febbre, debolezza.
Le placche alla gola sono contagiose?
Solitamente le
placche alla gola sono la
conseguenza di un’infezione batterica o virale.
Uno degli agenti patogeni principalmente responsabili di questa condizione è rappresentato dallo
streptococco, ma
possono anche essere provocate da virus o funghi.
In queste circostanze le placche alla gola
possono essere altamente contagiose.
I soggetti più a rischio sono sicuramente i bambini, il cui sistema immunitario non è ancora del tutto sviluppato, ma possono manifestarsi anche tra gli adulti, in particolare tra quelli con basse difese immunitarie.
Nel caso in cui, le placche alla gola siano causate da calcoli tonsillari, allora il contagio è altamente improbabile.
Placche in gola: quanto durano?
In realtà
non esiste un tempo standard per la durata delle placche in gola: esse dipendono infatti dal tipo di infezione (ad esempio, se è virale o batterica),
dalle preesistenti condizioni di salute del soggetto malato, e dal tempo trascorso tra la comparsa delle placche e l'inizio del trattamento.
Mediamente, comunque, le placche nella gola,
non durano più di sette giorni. L'importante, in questo lasso di tempo, è curarle tempestivamente con l'
antibiotico, altrimenti la loro permanenza nella gola sarà più lunga e anche l'infezione potrebbe peggiorare e rafforzarsi.
Nel caso in cui, nonostante la cura antibiotica, le placche in gola non fossero scomparse, occorre consultarsi con il proprio medico: probabilmente prescriverà un diverso antibiotico o, altrimenti, procederà con ulteriori accertamenti.
Placche in gola: esistono rimedi naturali?
È possibile ricorrere a diversi
rimedi naturali per le placche in gola, per riuscire a liberarsi di questa condizione.
Uno dei più diffusi rimedi casalinghi per contrastare le placche alla gola e il mal di gola in generale è rappresentato dai gargarismi.
Basta riscaldare un po’ di acqua con del sale o del succo di limone e berne un po’ inclinando la testa, facendo in modo che l’acqua raggiunga la gola, ma senza deglutire. L’azione combinata di acqua e sale e del succo di limone può aiutare ad uccidere eventuali batteri.
Un altro rimedio utile per ridurre o alleviare i sintomi delle placche e curare il mal di gola consiste nell’utilizzo di
prodotti a base di eucalipto. L’
eucalipto aiuta a dissolvere i muchi e a ridurre il mal di gola.
In genere, i rimedi fai da te sono piuttosto efficaci e le placche tendono ad andar via nel giro di qualche giorno.
Trattamenti
Se le placche non vanno via e, in più, sopraggiunge uno stato febbrile,
è indispensabile contattare un medico per procedere eventualmente con una cura antibiotica.
Se ci si chiede, quindi, come curare le placche in gola, è bene sapere che, in generale, in caso di placche è opportuno rivolgersi al medico in ogni caso ed evitare l'automedicazione. Il professionista sanitario può valutare se si tratta di una infezione virale o batterica e, nel caso ci si trovi davanti alla seconda opzione, indicare la terapia antibiotica più appropriata.
Inoltre, in caso di placche in gola, il medico può prescrivere e suggerire "toccature" con preparati a base di argento proteinato e antisettici orali che vengono applicati direttamente sui punti delle lesioni con un tampone avente una porzione di cotone nella parte terminale e vanno lasciati agire per 10-15 minuti.