La mononucleosi non è una patologia da considerarsi grave di per sé, ma può avere esiti importanti con complicanze; inoltre, il suo protrarsi durevole per settimane può essere considerato spiacevole per i soggetti che la contraggono.
Quali sono le cause della malattia?
La maggior parte dei casi di mononucleosi è causata dal virus Epstein-Barr.
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Mononucleosi: sintomi
I sintomi più comuni di mononucleosi sono:
febbre pari o superiore a 38°C
mal di gola molto doloroso
ingrossamento delle ghiandole linfatiche (linfonodi) del collo e ascelle
In qualche casistica, la mononucleosi risulta essere infettiva anche 2 mesi dopo la contrazione iniziale, in altri casi, anche 18 mesi dopo l’infezione iniziale e altri soggetti possono continuare ad essere portatori del virus di mononucleosi a partire dalla contrazione iniziale anche per molti anni. Tuttavia, avendola contratta una prima volta, la mononucleosi, è difficile che si ripresenti.
Ci sono complicazioni?
Le complicazioni che possono insorgere con la mononucleosi sono:
La ricerca ha scoperto che le persone che hanno contratto la mononucleosi hanno il doppio delle probabilità di sviluppare sclerosi multipla in età avanzata rispetto alla popolazione in generale.
Come si diagnostica la mononucleosi?
Nella diagnosi di mononucleosi, si cercherà di individuare i sintomi caratteristici della malattia, come il gonfiore dei linfonodi, delle tonsille, del fegato e della milza mediante:
Non esiste attualmente alcuna cura terapeutica per la mononucleosi, ma è possibile comunque utilizzare una serie di tecniche curative per alleviare i sintomi, per esempio: