icon/back Indietro

Candida intestinale

Malattie infettive e tropicali
Una ragazza si tiene lo stomaco dolorante

Cos'è la candida intestinale


La candida intestinale, o candidosi, è un'infezione fungina che interessa il tratto dell'intestino determinata principalmente dal lievito Candida albicans. Nei soggetti sani la candida vive normalmente sulle mucose dell'intestino senza dare luogo a particolari complicazioni, tuttavia in determinate situazioni essa può moltiplicarsi e provocare delle infezioni, chiamate, appunto, candidosi.

Nella maggior parte dei casi è la candida albicans nell'intestino a determinare la comparsa di sintomi fastidiosi, tuttavia possono essere coinvolte anche altre tipologie di lievito che appartengono alla famiglia della candida. Si tratta di un'infezione che può riguardare indistintamente sia gli uomini che le donne, tuttavia i soggetti che vengono colpiti con più frequenza sono quelli che presentano un sistema immunitario compromesso o che stanno assumendo particolari terapie farmacologiche. 

Sebbene questo genere di micosi intestinale non sia grave per la salute umana, se trascurata può determinare fastidiose complicazioni: la candida intestinale può ad esempio portare allo sviluppo di infiammazioni del colon e del primo tratto dell'intestino, oltre che ad allergie o intolleranze alimentari.

Sintomi della candida intestinale

La presenza di micosi intestinali come quella provocata dalla candida comporta numerosi sintomi localizzati a livello dell'apparato gastroenterico.

Fra questi i principali sono:
  • digestione lenta e difficile;
  • gonfiore addominale;
  • meteorismo;
  • dolore addominale e frequenti crampi;
  • stipsi alternata a diarrea;
  • diarrea. Candida e diarrea sono due condizioni che vengono spesso accostate, pertanto la presenza di alterazioni nell'equilibrio intestinale può indurre a pensare di essere soggetti a una candidosi;
  • eruzioni cutanee caratterizzate da bolle e bruciore in prossimità della zona intorno all’ano;
  • perdita di peso corporeo;
  • coliche;
  • sensazione di malessere generale, con sintomi quali febbre, brividi e vertigini;
  • sistema immunitario debole.
È importante tenere monitorati i sintomi della candidosi intestinale per non rischiare di incorrere in complicazioni anche molto gravi. Se trascurata, infatti, la candida è in grado di entrare in circolo ed innescare un processo di infezione, fino ad arrivare alla sepsi.

Purtroppo la candida intestinale determina sintomi tanto nelle donne quanto negli uomini che sono estremamente comuni, pertanto può risultare difficile elaborare una diagnosi corretta. In genere se si sospetta un problema di questo tipo si procede ad effettuare una coltura delle feci (la coprocoltura), che ha la funzione di ricercare tracce di candida all'interno.

E' sempre opportuno eseguire un antimicogramma per sapere quale antimicotico usare per debellare l'infezione.
Eventuali indizi di candida nelle feci possono poi condurre ad ulteriori test diagnostici più invasivi, come la colonscopia (eseguita attraverso una biopsia della mucosa intestinale) o la gastroscopia.

Cause della candidosi intestinale

In condizioni normali la candida appartiene a quel gruppo di funghi intestinali che prolifera nell'organismo senza causare problemi. Quando, però, cresce in modo eccessivo e incontrollato può colonizzare ampi tratti della mucosa intestinale e causare vari problemi.

Quali sono, allora, i fattori che predispongono a questo tipo di problematica?
  • avere un deficit immunitario, causato ad esempio da infezioni o patologie pregresse;
  • avere un sistema immunitario debole. Esso può ad esempio essere debilitato dall'assunzione di alcune terapie farmacologiche o dall'utilizzo continuativo di medicinali corticosteroidi, chemioterapici, antitumorali o immunosoppressori;
  • l'assunzione di una terapia a base di antibiotici, la quale altera la flora batterica intestinale e può favorire l'insorgenza della candida;
  • stile di vita scorretto;
  • forte stress psicofisico;
  • tabagismo;
  • malnutrizione;
  • squilibri ormonali, come ad esempio durante il periodo della gravidanza o della menopausa; 
  • abuso di alcol;
  • presenza di malattie pregresse come il diabete o l'anemia.

Come curare la candida intestinale

Se si sospetta la presenza di un'infezione causata da un fungo intestinale come quello della candida albicans, è consigliabile non trascurare la situazione ma correre ai ripari, vista la possibilità che si verifichino delle conseguenze anche piuttosto gravi.

La cura per la candidosi intestinale consiste principalmente nella somministrazione di appositi farmaci antifungini, fra cui i più utilizzati sono:
  • il fluconazolo. Solitamente nei soggetti sani la dose del farmaco è pari a 100-200 mg al giorno da assumere per via orale;
  • il voriconazolo. Si tratta di un antifungino di tipo azolico funzionale alla cura della candida intestinale che viene tuttavia riservato solo ai casi più gravi o se altri rimedi (come il fluconazolo) non sortiscono l'effetto sperato;
  • l'itraconazolo. È un antimicotico azolico che si assume per via orale;
  • le echinocandine;
  • l'amfotericina B.
Fino a qualche anno fa veniva prescritto anche il ketoconazolo, tuttavia questo farmaco antifungino di tipo azolico non viene più somministrato per via orale a causa dei possibili danni a livello epatico, mentre si trova ancora impiegato all'interno di rimedi ad uso topico.

Oltre ai farmaci, tra le cure per la candida intestinale rientrano anche i probiotici, i quali sono particolarmente utili nel ripristinare l'equilibrio della flora batterica, tuttavia la loro assunzione deve sempre essere consigliata da un medico.

Candida intestinale: prevenzione

Nella prevenzione e nel trattamento della candidosi intestinale un ruolo fondamentale è giocato dalla dieta. Un'alimentazione corretta e ricca di cibi freschi e salutari, infatti, aiuta a contrastare la proliferazione fungina e a migliorare i sintomi dell'infezione.

Coloro che soffrono di candida intestinale dovrebbero evitare l'eccesso di carboidrati, e in particolare di quelli raffinati, visto che tale categoria di alimenti può favorire la crescita del lievito, il quale si nutre proprio degli zuccheri introdotti con l'alimentazione.

È consigliato inoltre evitare cibi quali:
  • lo zucchero semplice;
  • l'alcol;
  • il pane;
  • le bevande zuccherate;
  • i cibi affumicati;
  • l'aceto.
Sembra che una dieta a base di verdure, pesce, carne magra, olio d'oliva, uova e aglio possa contribuire a migliorare la candidosi, così come l'abitudine di consumare alimenti ricchi di probiotici (in particolare lo yogurt e il kefir), tuttavia non bisogna dimenticare di mantenere un'alimentazione equilibrata, varia e sana.

Candida anale

Oltre alla candida che colpisce l'intestino, è possibile sviluppare anche una sintomatologia che coinvolge la zona anale e perianale.

Quando l'infezione riguarda le mucose anali si parla più propriamente di candidosi anale, una condizione dovuta a vari fattori ma che è più frequente nelle donne rispetto che negli uomini.

Fra le cause che possono determinare la candida anale vi sono:
  • le alterazioni ormonali, presenti soprattutto nell'organismo femminile;
  • l'assunzione di contraccettivi ormonali;
  • un abbassamento delle difese immunitarie;
  • le terapie ormonali;
  • aver avuto rapporti sessuali non protetti con soggetti infetti;
  • terapie farmacologiche e antibiotiche.
La candidosi si manifesta con l'infiammazione delle aree del retto e dell'ano, che rendono molto difficile l'evacuazione e che causano un peggioramento nella qualità della vita. I sintomi della candida anale più comuni includono:
  • rossore;
  • gonfiore;
  • dolore;
  • predisposizione a sanguinamenti della mucosa;
  • lesioni biancastre;
  • bruciore;
  • presenza di forte prurito;
  • pizzicore.
Se si riscontrano i tipici sintomi della candidosi anale è consigliabile rivolgersi a medico, il quale saprà effettuare la corretta diagnosi. In primo luogo prescriverà un esame per indagare la presenza di eventuali miceti nelle feci e in seguito potrà prescrivere una terapia a base di farmaci antifungini per debellare l'infezione.
Dr. Marcello Sergio Medico Chirurgo
Dr. Marcello Sergio
ginecologomedico generale

Contenuti correlati

Pneumococco
icon/card/salute
Lo Streptococcus pneumoniae (pneumococco) è un batterio Gram-positivo responsabile della maggior parte delle polmoniti acquisite in comun...
Quarta Malattia
icon/card/salute
La quarta malattia o scarlattinetta è una malattia esantematica tipica dell’età pediatrica ma che può essere contratta anche dagli adulti...
Dengue
icon/card/salute
Sintomi della Dengue: la chiamano la febbre "spaccaossa" perché provoca dolori molto intensi. È di origine virale e si diffonde tramite p...