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Dengue

Malattie infettive e tropicali
Dengue

Dengue: la zanzara Aedes aegypti

La Dengue è una patologia che si trasmette attraverso la puntura di zanzare infette. La zanzara A.aegypti è il vettore principale del virus della Dengue, una piccola zanzara tropicale di colore bianco e nero che depone le sue uova in contenitori artificiali che si trovano nelle case e nei dintorni, ad esempio nei vasi di fiori, negli pneumatici di automobili, nei secchi che raccolgono l'acqua piovana e tra i rifiuti.

Esistono quattro sierotipi del virus della Dengue, denominati DEN-1, DEN-2, DEN-3 e DEN-4. Appartengono al genere Flavivirus, famiglia Flaviviridae (di cui il virus della febbre gialla è la specie tipo), che contiene circa 70 virus (Fonte 1).

Febbre tropicale Dengue: come riconoscerla

Dopo che una persona è stata punta da una zanzara, il virus vive un periodo di incubazione da 3 a 14 giorni (in media da 4 a 7 giorni), dopo il quale può insorgere una febbre acuta accompagnata da diversi sintomi non specifici, da lievi e simil-influenzali a più gravi.

L'infezione da virus della Dengue può causare un ampio spettro di manifestazioni cliniche, che vanno da una malattia febbrile lieve o addirittura inapparente fino a una forma emorragica grave e potenzialmente fatale.

Durante questo periodo di febbre acuta, che può durare da 2 a 10 giorni, i virus della Dengue possono diffondersi nel sangue periferico. Se altre zanzare A. aegypti pungono la persona durante questa fase, queste zanzare possono infettarsi e trasmettere il virus ad altre persone non infette, dopo un periodo di incubazione di 8-12 giorni.

Nella fase acuta della malattia, che dura dai 3 ai 7 giorni, si manifestano febbre e dolori muscolari. La fase di convalescenza può prolungarsi per settimane e può essere associata a debolezza, astenia, depressione, soprattutto negli adulti. Il recupero completo può avvenire anche dopo diverse settimane. 

La febbre Dengue si manifesta con una serie di sintomi tra cui cefalea frontale, dolore retro-orbitale, dolori corporei, nausea e vomito, dolori articolari, debolezza ed eruzione cutanea. Possono presentarsi inappetenza, alterazione della sensazione del gusto e lieve mal di gola, occasionalmente, costipazione. In casi più rari, si possono verificare diarrea e problemi respiratori.

Per una consultazione più rapida:

  • febbre alta; 
  • mal di testa intenso;
  • dolore dietro gli occhi;
  • dolori muscolari e articolari;
  • nausea e vomito;
  • gonfiore dei linfonodi;
  • eruzione cutanea sulla maggior parte del corpo. 
Per quanto riguarda il rash cutaneo, l'arrossamento del viso o le chiazze eritematose possono manifestarsi contemporaneamente o poco prima dell'insorgenza della febbre, per scomparire da 1 a 2 giorni dopo la comparsa dei sintomi.

Una seconda eruzione cutanea, che può variare da una forma scarlattiniforme a una maculo-papulare, può presentarsi tra il secondo e il sesto giorno di malattia. Questa eruzione inizia solitamente sul tronco per poi diffondersi al viso e alle estremità.

Verso la fine della fase febbrile della malattia, o dopo che la temperatura è scesa al di sotto dei valori normali, possono comparire petecchie, sparse o confluenti. Può manifestarsi anche un prurito intenso, seguito da desquamazione sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi.

Febbre emorragica dengue

In casi più rari, l'infezione può evolvere in una forma più grave chiamata febbre emorragica Dengue, causando emorragie da lievi a gravi, un improvviso calo della pressione sanguigna (shock) ed esito anche fatale.

Le emorragie cutanee, tra cui petecchie e porpora, sono le più comuni, insieme a emorragie gengivali, epistassi, menorragie ed emorragie gastrointestinali.

I segnali di allarme che predicono la possibile progressione alla dengue grave sono:

  • dolore addominale intenso e persistente;
  • sangue nelle feci o nel vomito
  • respirazione accelerata;
  • sanguinamento dal naso o della gengive;
  • affaticamento e irrequietezza;
  • presenza di sangue nel vomito o nelle feci;
  • sete intensa;
  • pelle pallida e fredda;
  • sensazione di debolezza, irrequietezza o irritabilità. 

Diagnosi della dengue

La diagnosi della Dengue si basa principalmente sulla valutazione clinica dei sintomi e sulla storia di esposizione in aree endemiche. Tuttavia, per una diagnosi più accurata, ci si può sottoporre a test di laboratorio specifici che possono rilevare il virus o gli anticorpi specifici nel sangue. 

Test diagnostici per la Dengue:
  • isolamento del virus: il virus può essere isolato dal sangue durante la fase acuta dell'infezione;
  • test molecolari: la reazione a catena della polimerasi (PCR) può essere utilizzata per rilevare il materiale genetico del virus della dengue nel sangue. Questo test è molto specifico e può distinguere tra i diversi sierotipi del virus;
  • test sierologici: questi test rilevano gli anticorpi specifici prodotti dal sistema immunitario in risposta all'infezione da Dengue; gli anticorpi IgM sono rilevabili circa 5 giorni dopo l'inizio dei sintomi, mentre gli anticorpi IgG compaiono dopo 10-14 giorni e possono persistere per anni.

Trattamento della Dengue

La Dengue è una malattia virale per la quale non esistono ancora farmaci antivirali specifici. Sono in fase di studio nuove molecole promettenti che potrebbero offrire opzioni terapeutiche più mirate, ma al momento i trattamenti si concentrano sull'alleviamento dei sintomi e sul supporto dei pazienti nei casi più gravi. In genere sono utilizzati farmaci antinfiammatori non steroidei come l'ibuprofene, il paracetamolo e l'acetaminofene, per ridurre la febbre e alleviare il dolore.

Nei casi più gravi di Dengue è necessario il ricovero e il monitoraggio medico. I pazienti possono aver bisogno di somministrazione endovenosa di liquidi per prevenire o correggere la disidratazione e lo shock. In alcuni casi, può essere necessaria l'emotrasfusione per ristabilire i livelli di globuli rossi e piastrine.

Come premesso, sebbene non siano ancora disponibili farmaci antivirali specifici per la Dengue, la ricerca in questo campo è attiva e promettente.

Nel 2023, un team di ricercatori belgi ha identificato una nuova molecola, denominata JNJ-1802, che ha dimostrato la capacità di bloccare la replicazione di due sierotipi del virus della Dengue (DENV-1 e DENV-2) in modelli animali. Inoltre, uno studio di fase I ha evidenziato la sicurezza e la tollerabilità di JNJ-1802 in volontari sani, nonché la sua efficacia preventiva in un gruppo di volontari deliberatamente esposti al virus in un ambiente controllato.

Prevenzione della dengue

Durante la fase acuta della malattia è fondamentale che i pazienti rimangano al chiuso, in ambienti protetti da zanzariere, per evitare l'esposizione alle zanzare vettrici. Questo non solo protegge il paziente da ulteriori punture di zanzara, ma contribuisce anche a limitare la diffusione del virus.

Controllo delle zanzare

In attesa di opzioni terapeutiche più efficaci, la prevenzione della Dengue si basa principalmente sul controllo delle popolazioni di zanzare vettrici, sull'eliminazione dei siti di riproduzione delle zanzare, sull'uso di insetticidi e sull'adozione di misure di protezione personale, come l'uso di repellenti per insetti e l'installazione di zanzariere.

Vaccini contro la Dengue

Nel febbraio 2023, l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha autorizzato l'utilizzo e la commercializzazione del vaccino Qdenga, che può essere somministrato a partire dai 4 anni di età. Il vaccino è indicato per i viaggiatori verso zone endemiche per la Dengue.

Qdenga è un vaccino tetravalente vivo attenuato, ovvero prodotto dall'agente infettivo reso non patogeno quindi non in grado di trasmettere la malattia. Dopo la somministrazione, il vaccino induce una risposta immunologica da parte del sistema immunitario simulando il primo contatto con il virus, senza causare davvero l'infezione. La vaccinazione attiva la memoria immunologica per cui in seguito l'organismo sarà capace di riconoscere il virus attivando la risposta immunitaria.

Altri rimedi

Tra gli altri rimedi per prevenire il rischio dell'infezione da virus Dengue, può essere efficace usare un repellente per insetti, indossare camicie larghe e a maniche lunghe, pantaloni lunghi, tenere sotto controllo le zanzare, dentro e fuori casa.

Cosa fare se si contrae la dengue

Se si contrae la Dengue, è importante:

  • osservare un periodo di riposo;
  • bere molti liquidi per mantenersi idratati;
  • gestire i sintomi con le cure farmacologiche indicate;
  • monitorare la comparsa di sintomi gravi e contattare il medico per gestirli con le cure giuste.
Dr. Christian Raddato Medico Chirurgo
Dr. Christian Raddato
medico generale

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