L’ipercloridria è un termine utilizzato per descrivere alti livelli di acidità gastrica. In effetti, l’eccessivo bruciore di stomaco è un disturbo dell’apparato digerente legato all’aumento della secrezione gastrica.
Questa secrezione è costituita principalmente da acido cloridrico e può causare infiammazioni quando supera la mucosa che protegge lo stomaco.
I sintomi di ipercloridria sono molto simili a quelli dell’ipocloridria, ossia bassa acidità gastrica.
Ciò nonostante, molto spesso i pazienti affetti da ipocloridria sono trattati con i farmaci che mirano a ridurre l’acidità gastrica e quindi il bruciore di stomaco, con gravi conseguenze.
L’acido idrocloridrico nello stomaco è responsabile di due fondamentali funzioni:
in presenza di cibo, attiva l’enzima pepsina in grado di scomporre le proteine.
In presenza di uno scompenso, questo acido può superare la mucosa di protezione gastrica e intaccare le pareti dello stomaco, provocando gravi conseguenze.
Sembra inoltre che l’infezione gastrica da Helicobacter pylori, cioè un batterio, sia responsabile non solo dell’ulcera, ma anche della secrezione acida nello stomaco.
Questa infezione causa pesantezza e ipercloridria.
Ipercloridria: i sintomi
I sintomi di ipercloridria, come è stato descritto in precedenza, sono molto simili a quelli dell’ipocloridria e possono comprendere:
Per distinguere la corretta patologia è necessario eseguire diverse analisi.
Cura per l'ipercloridria
Sebbene una dieta povera di cibi fortemente acidi, pesanti e speziati possa ridurre i sintomi legati all’ipercloridria, è necessario andare dal proprio medico curante e metterlo al corrente dei sintomi.
Infatti, la cura e i trattamenti per l’ipercloridria non devono essere sottovalutati, ma stabiliti con uno specialista dopo diversi esami. Trascurare l’eccessiva acidità di stomaco può provocare anche l’ulcera.
Il trattamento più generico prevede la somministrazione di farmaci antiacidi, a base di sostanze alcaline, che possono neutralizzare tramite reazione chimica l’acido in eccesso presente nello stomaco, alleviando tutti i sintomi molto rapidamente.
Nei casi più gravi è necessario assumere i farmaci inibitori della pompa protonica, per inibire dalla radice la secrezione acida.
Se l’ipercloridria è causata da un’infezione di batteri, il medico dovrà prescrivere farmaci antibiotici mirati e inibitori della secrezione gastrica.
Dieta
Non bisogna dimenticare che esistono diversi alimenti che aumentano la produzione di acido cloridrico, come quelli fortemente speziati e pasti particolarmente abbondanti, oltre al consumo di alcol e tabacco.
Chi soffre di bruciore di stomaco dovrebbe inoltre evitare gli alimenti ricchi di acidi come:
Pomodori
Cipolle
Fagioli
Zuccheri raffinati
Bevande gassate
Carne
Uova
Latte
Formaggi
Cioccolato
Caffè
Agrumi
La frutta, al contrario, è un alimento molto consigliato, perché contiene degli acidi organici che hanno una forte azione alcalinizzante, neutralizzando l’acido cloridrico. In particolar modo, ci sono determinati frutti che hanno azione gastroprotettiva della mucosa gastrica, come:
Mele
Fichi
Mirtilli
Banane
Infine, si consiglia di masticare molto lentamente e consumare i pasti sempre alla stessa ora e senza fretta.
Rimedi Naturali
Lo scopo dei rimedi naturali consiste nel supportare il lavoro di autoguarigione del corpo e di indirizzare i fattori che causano la malattia a strategie individuali di trattamenti.
Ipercloridria e omeopatia sono spesso associate se si tratta di un bruciore di stomaco causato dallo stress di tutti i giorni, oppure molto sporadico, provocato da lauti pasti.
Uno dei rimedi naturali più noti, per esempio, e la liquirizia, un alimento particolarmente utile in caso di bruciore di stomaco e ipercloridria perché neutralizza l’eccesso di acido cloridrico.
Tuttavia, non si può abusare di questo rimedio, anche se naturale, perché alza di molto la pressione.
Un altro caso è costituito dal bicarbonato di sodio. È sufficiente sciogliere un cucchiaino di bicarbonato in un bicchiere di acqua a temperatura ambiente per risolvere il problema di nausea e indigestione, in pochissimo tempo. Infatti, la reazione tra bicarbonato e acido cloridrico è praticamente istantanea, portando un immediato sollievo dai sintomi più fastidiosi.
Infine, il bruciore di stomaco è spesso inserito nei disturbi psicosomatici, perché l’apparato digerente è tra i primi bersagli di stress e ansia.
Le cause di questo collegamento non sono ancora molto chiare, ma si suppone che una forte tensione muscolare possa provocare un’eccessiva secrezione di succhi gastrici.
Inoltre, lo stress innesca la produzione di adrenalina nel corpo, un ormone che tende ad avere un’azione inibitore sulla muscolatura sia dello stomaco, che dell’intestino.
Una volta innescata la cascata adrenalinica, le pareti dello stomaco si immobilizzano, non riuscendo più a rimescolare gli alimenti e quindi a digerire in modo adeguato.
A questo punto, è semplice comprendere le origini del disturbo: se da un lato lo stress provoca il rilascio di succhi gastrici, dall’altro l’adrenalina impedisce allo stomaco di utilizzare queste secrezioni.
Come conseguenza si ha una forte indigestione, con tanto di pesantezza e bruciore di stomaco.
Mangiare i giusti alimenti, eliminando quelli più acidi, evitare il consumo di alcol e tabacco e mantenere un tenore di vita al di sotto della soglia dello stress potrebbe permettere di prevenire l’ipercloridria.
Se nonostante tutte le precauzioni si soffre ancora di forte bruciore di stomaco, è consigliabile farsi vedere da un esperto.