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Botriocefalosi

Microbiologia e virologia
Botriocefalosi

Cosa causa la botriocefalosi?

La botriocefalosi è causata dalla tenia, nota anche come botriocefalo o diphyllobothrium latum, che può sopravvivere all'interno dell'intestino del pesce e nella sua carne, fino a quando non trova un corpo ospite umano.

Il botriocefalo può raggiungere anche la lunghezza di 10 metri, se agisce indisturbata nell'intestino. Inoltre, le larve nate in seguito alla deposizione delle uova, possono raggiungere diversi organi, quali:

  • cervello,
  • fegato,
  • tessuti molli,
  • muscolatura. 

Quali sono i sintomi della botriocefalosi?

I sintomi di tale malattia parassitaria possono essere diversi:

  • dolore addominale,
  • mal di stomaco,
  • diarrea,
  • anemia,
  • prurito,
  • problemi alla vista,
  • problemi al fegato,
  • disturbi al sistema nervoso centrale. 

Come si diagnostica?

La botriocefalosi si diagnostica con le analisi di feci e sangue. Solo in questo modo, infatti, è possibile identificare la presenza di larve e uova nell'organismo. 

Come si cura la botriocefalosi?

La terapia mira a eliminare il parassita e a combattere l'insorgenza dell'anemia, attraverso farmaci antielmintici e antianemici. Inoltre, il totale recupero del paziente dalla botriocefalosi è possibile, soprattutto se curata in tempo. 

È possibile prevenire l'insorgenza della botriocefalosi?

Per prevenire la botriocefalosi è sufficiente non consumare pesce crudo di dubbia provenienza, o comunque consumarlo solo se si è certi al 100% della sua freschezza. 

Dr. Bruno Tozzi Medico Chirurgo
Dr. Bruno Tozzi
infettivologo

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