La botriocefalosi è causata dalla tenia, nota anche come botriocefalo o diphyllobothrium latum, che può sopravvivere all'interno dell'intestino del pesce e nella sua carne, fino a quando non trova un corpo ospite umano.
Il botriocefalo può raggiungere anche la lunghezza di 10 metri, se agisce indisturbata nell'intestino. Inoltre, le larve nate in seguito alla deposizione delle uova, possono raggiungere diversi organi, quali:
I sintomi di tale malattia parassitaria possono essere diversi:
La botriocefalosi si diagnostica con le analisi di feci e sangue. Solo in questo modo, infatti, è possibile identificare la presenza di larve e uova nell'organismo.
La terapia mira a eliminare il parassita e a combattere l'insorgenza dell'anemia, attraverso farmaci antielmintici e antianemici. Inoltre, il totale recupero del paziente dalla botriocefalosi è possibile, soprattutto se curata in tempo.
Per prevenire la botriocefalosi è sufficiente non consumare pesce crudo di dubbia provenienza, o comunque consumarlo solo se si è certi al 100% della sua freschezza.