Gli arenavirus fanno parte di una famiglia di virus i cui membri sono generalmente associati alle malattie trasmesse dai roditori negli esseri umani. Ogni virus è associato ad una particolare specie di roditore ospite in cui viene conservato. Le infezioni dovute all'arenavirus sono relativamente comuni negli umani e in alcune aree del mondo causano malattie molto gravi.
Le particelle del virus sono sferiche, hanno un diametro di 110-130 nanometri e si sviluppano in una membrana lipidica. Al microscopio, presentano particelle granulose che consistono in ribosomi acquisiti dalla cellula ospite ed è per questa caratteristica che prendono il nome di "arena", ossia "sabbia". Il loro materiale genetico si compone solo di RNA. La replicazione di questo virus non è ancora chiara, ma è noto che le particelle virali emergono dalla superficie della cellula infettata per la gemmazione.
Questo virus è zoonotico, il che significa che in natura è presente solo negli animali. Ogni virus è associato ad una specie, che costituisce un serbatoio per il virus stesso. Il virus Tacaribe, per esempio, è associato a ratti e topi del Nuovo Mondo, mentre il Lassa virus a quelli del Vecchio Mondo. Questi roditori sono molto diffusi in Europa, Asia, Africa e America.
Il roditore ospite è portatore cronico del virus, che non si manifesta. È stato dimostrato che il virus viene trasmesso dalla madre al feto, durante la gravidanza, per molte generazioni, oppure tramite morsi. Solo in pochi casi, il virus si manifesta nei roditori.
I virus sono trasmessi nell'ambiente tramite l'urina o gli escrementi dei topi, mentre il contagio umano avviene tramite contatto degli stessi escrementi dei topi infetti per:
Alcuni virus, come i virus Lassa e Machupo, sono associati al contagio inter-umano. Ciò può avvenire tramite diretto contatto dei fluidi corporei di un soggetto sano con quelli di uno infetto. Per evitare questo genere di diffusione è necessario adottare delle procedure di prevenzione, che mirano alla disinfezione.