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Febbre Gialla

Malattie infettive e tropicali Microbiologia e virologia
Febbre Gialla

Che cos'è la febbre gialla?

Il virus della febbre gialla, virus amarillico, è un arbovirus (gruppo B), del genere dei Flavivirus, membro della famiglia delle Flaviviridae; sono virus con RNA a singolo filamento come genoma. La febbre gialla viene trasmessa all'uomo da una zanzara del genere Aedes spp, in particolare dalla specie Aedes aegypti. 

Può essere prevenuta mediante il vaccino.La febbre gialla si contrae in prevalenza nell’Africa sub-sahariana (paesi a sud del deserto del Sahara), in Sud America e in alcune parti dei Caraibi.La febbre gialla può essere fatale. Circa 7 persone su 100 che contraggono la febbre gialla muoiono.

Quali sono i sintomi della febbre gialla?

Il tempo d’intervallo dal momento in cui si contrae la febbre gialla al momento in cui compaiono i primi sintomi è di circa tre-sei giorni. Questo periodo di tempo è meglio conosciuto come incubazione. I sintomi della febbre gialla si distinguono solitamente in due fasi:

I sintomi iniziali (che i medici a volte chiamano fase acuta) possono comprenderefebbrea 38ºC

  • mal di testa
  • brividi di freddo
  • nausea e vomito
  • dolori muscolari
  • mal di schiena
  • perdita di appetito

I sintomi solitamente migliorano dopo tre o quattro giorni.

Dopo i sintomi iniziali della febbre gialla, circa il 15% delle persone sviluppa sintomi più gravi ( seconda fase). Talvolta i medici si riferiscono a questi nuovi sintomi come alla seconda fase tossica.

I sintomi possono comprendere:

  • febbre
  • dolore addominale
  • vomito
  • colorito giallo della pelle e della parte bianca degli occhi causata dal danno al fegato(itterizia)
  • insufficienza renale
  • perdita di sangue dalla bocca, da naso, dagli occhi o dallo stomaco (sangue nel vomito o nelle feci).

Metà delle persone che entrano nella seconda fase tossica dei sintomi, muoiono entro 10-14 giorni. L’altra metà si rimette senza riportare grossi danni agli organi e diventa immune alla malattia per il resto della vita. Questo significa che, in tutto, circa 7 o 8 persone che contraggono la febbre gialla ne moriranno.

Quali sono le cause della febbre gialla?

La febbre gialla è causata da un tipo di virus conosciuto come flavivirus.La malattia è trasmessa dal morso di alcune zanzare. La febbre gialla non può essere trasmessa attraverso il contatto ravvicinato tra due persone. Di solito, nelle aree urbane e in alcune zone rurali, è la zanzara Aedes Aegypti a diffondere la febbre gialla. Tuttavia, altri tipi di zanzare possono essere portatrici del virus nelle aree forestali. Solitamente le zanzare pizzicano durante le ore diurne. La zanzara contrae la malattia morsicando una scimmia o un uomo che sia già infettato dal virus. Le zanzare infette possono poi trasmettere la malattia ad altre scimmie o agli umani che pizzicano. Una volta infettata, una zanzara sarà fonte di infezione per tutta la sua vita. Si pensa che il virus sia ampiamente diffuso tra le scimmie che vivono nella volta forestale (in cima agli alberi) di alcune parti dell’Africa e delle Americhe. Occasionalmente, una zanzara infetta può passare il virus a una persona che si trova nella giungla, come una guardia forestale, la quale può diventare a sua volta fonte d’infezione una volta fatto ritorno nella comunità.

Chi è più a rischio di contrarre la febbre gialla?

Se una persona è in viaggio, il rischio di contrarre la febbre gialla può dipendere da vari fattori:

  • dal luogo in cui si sta viaggiando e dall’eventualità che vi sia o meno un’epidemia di febbre gialla in corso nell’area.
  • se si è stati vaccinati contro la febbre gialla
  • se si stanno visitando aree forestali o in prossimità della giungla

Quali sono le aree a rischio di febbre gialla?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha fornito una lista di paesi e aree in cui esiste un alto rischio di febbre gialla.

Aree a rischio di febbre gialla in Africa

Molti casi di febbre gialla si verificano nell’ Africa sub-sahariana (paesi e regioni a sud del deserto del Sahara). In passato, si sono registrate epidemie di febbre gialla in altre aree dell’Africa.

Le aree dell’Africa in cui vi è un alto rischio di febbre gialla sono:

  • Angola
  • Benin
  • Burkina Faso
  • Burundi
  • Cameroon
  • Repubblica dell’Africa Centrale
  • Chad
  • Congo
  • Costa d’Avorio (Côte d’Ivoire)
  • Rpubblica Democratica del Congo
  • Guinea Equatoriale
  • Etiopia
  • Gabon
  • Gambia
  • Ghana
  • Guinea
  • Guinea Bissau
  • Kenya
  • Liberia
  • Mali
  • Mauritania
  • Niger
  • Nigeria
  • Rwanda
  • Sao Tome and Principe
  • Senegal
  • Sierra Leone
  • Somalia
  • Sudan
  • Tanzania
  • Togo
  • Uganda Aree di rischio in Sud America

Le aree del Sud America in cui vi è un alto rischio di contrarre la febbre gialla sono:

  • Argentina
  • Bolivia
  • Brasile
  • Colombia
  • Ecuador
  • Guiana Francese
  • Guyana
  • Panama
  • Paraguay
  • Peru
  • Suriname
  • Venezuela

Aree a rischio ddi febbre gialla nei Carabi

Nei Caraibi, il rischio di contrarre la febbre gialla esiste nella zona di Trinidad and Tobago.

Come si diagnostica la febbre gialla?

Una diagnosi di febbre gialla è possibile solitamente sulla base dei sintomi del paziente e dall’esame del sangue. A volte può essere difficile diagnosticare la febbre gialla sulla base dei soli sintomi, perché i sintomi della malattia sono spesso simili a quelli di altri patologie.

Esame del sangue per diagnosticare la febbre gialla

In caso di febbre gialla, un esame del sangue sarà in grado di rilevare la presenza di anticorpi prodotti dal corpo per combattere il virus. L’esame del sangue può anche mostrare una riduzione nel numero dei globuli bianchi in grado di combattere le infezioni (leucopenia). Questo può succedere perché il virus della febbre gialla ha effetti anche sul midollo osseo, che è il tessuto spugnoso che si trova al centro delle cavità di alcune ossa e che produce le cellule del sangue.

Come si cura la febbre gialla?

Non esiste un trattamento antivirale specifico per la febbre gialla. Tuttavia, i sintomi possono essere curati. Per esempio, la febbre può essere trattata con paracetamolo o ibuprofene.Questi farmaci possono essere usati per controllare anche sintomi come:

  • mal di testa
  • mal di schiena
  • dolore muscolare

Trattamento in ospedale

Se i sintomi sono gravi, è possibile ottenere il ricovero in ospedale così da poter essere monitorati e ricevere l’assistenza necessaria. Potrebbero essere richiesti ulteriori trattamenti, tra cui:

  • un ventilatore per aiutare la respirazione
  • una trasfusione
  • dialisi (un sistema di filtraggio del sangue se i reni non funzionano più)

Come si previene la febbre gialla?

Il vaccino è il modo più efficace di prevenire febbre gialla.Alcuni paesi richiedono una prova dell’avvenuta vaccinazione (certificato) contro la febbre gialla prima di autorizzare l’ingresso. La vaccinazione dovrebbe essere effettuata almeno 10 giorni prima del viaggio. Questo permette al corpo di avere abbastanza tempo per sviluppare la protezione contro l’infezione da febbre gialla.

Il vaccino è raccomandato per:

  • operatori di laboratorio che maneggiano materiale infetto
  • persone che viaggiano o che vivono in un paese o in un’area in cui la febbre gialla è un problema
  • persone che viaggiano in paesi che richiedono il Certificato Internazionale di
  • Vaccinazione o Profilassi (ICVP) contro la febbre gialla per consentire l’ingresso

Le persone che non dovrebbero sottoporsi al vaccino per la febbre gialla comprendono:

  • bambini al di sotto dei nove mesi
  • donne incinte: a meno che il rischio di contrarre la febbre gialla non sia inevitabile
  • donne che stanno allattando – a meno che il rischio di contrarre la febbre gialla non sia inevitabile
  • donne il cui sistema immunitario è indebolito (immunodepresso), come per esempio le donne con l’HIV o le persone in cura con chemioterapia o radioterapia
  • persone allergiche alle uova (il vaccino ne contiene una piccola quantità)
  • persone che hanno avuto una forte reazione allergica (anafilassi) a una precedente dose di vaccino contro la febbre gialla
  • persone allergiche a un qualunque ingrediente presente nel vaccino
  • persone con problemi al timo (ghiandola del sistema immunitario, localizzata nella parte superiore del petto)
  • persone che al momento del vaccino sono ammalate (per esempio con febbre alta) – questo per evitare di confondere la diagnosi della malattia attuale con gli effetti collaterali del vaccino
  • viaggiatori che non hanno esperienza che hanno 60 anni o più di età
Dr.ssa Tania Catalano Biologo
Dr.ssa Tania Catalano
specialista in Medicina molecolare

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