Cos’è l’orgasmo
Nella sessuologia moderna, il
raggiungimento del piacere è definito come una delle fasi del ciclo di risposta sessuale, la quale è costituita da:
- eccitamento;
- plateau;
- orgasmo;
- risoluzione.
La manifestazione dell’orgasmo è diversa per gli uomini e per le donne, sebbene si possano riscontrare alcuni fenomeni comuni, quali le contrazioni di:
- organi sessuali;
- muscoli pelvici;
- muscoli anali.
Orgasmo femminile
Nel tempo, l’
orgasmo femminile ha certamente destato più interesse poiché sembra rispondere a
meccanismi più complessi e avere diverse sfaccettature, basti pensare alla possibilità che ha la donna di avere molteplici orgasmi di seguito (
orgasmo multiplo).
Ancora oggi si dibatte sull’esistenza di diversi
tipi di piacere femminile, del
punto G e dell’
eiaculazione femminile. Sebbene oggi diversi autori ritengano che non esistano più
tipi di orgasmo femminile, alcuni sostengono ancora la differenza tra
vaginale e
clitorideo. Qualcuno, inoltre, ne ha proposto una
terza tipologia, chiamato
orgasmo cervicale.
Cos'è l'orgasmo vaginale
Il termine “
orgasmo vaginale” nasce da
sigmund Freud, che lo definiva come il
raggiungimento della maturità sessuale.
Tra gli autori che ritengono opportuna la
distinzione tra orgasmo vaginale e clitorideo, è diffusa l’opinione che
solo il 20% degli orgasmi femminili sia di natura vaginale e sia legato alla penetrazione durante il
coito. Esso, cioè, sarebbe provocato dalla pressione e dall’attrito sulle pareti della
vagina da parte del
pene o dei giocattoli erotici.
In particolare, gli autori che sostengono l’esistenza del punto G (altro argomento ancora oggetto di dibattito tra i sessuologi) ritengono che la stimolazione responsabile dell’orgasmo vaginale sia quella sulla parete frontale (dove si ritiene vi sia il punto G); esso inoltre sembra produrre una sensazione di piacere più intensa, durante la quale si avverte la pulsazione delle pareti vaginali.
Cos'è l'orgasmo clitorideo
Il padre della psicanalisi,
Sigmund Freud, definiva l
’orgasmo clitorideo in contrapposizione con quello vaginale, come una forma immatura di piacere.
Sempre secondo gli autori che distinguono le due forme di orgasmo femminile, nella maggior parte dei casi si sperimenta l'
orgasmo clitorideo. Ciò è dovuto al fatto che il clitoride fa parte dei genitali esterni, rendendolo più facilmente stimolabile.
Infatti,
non è necessario il coito per raggiungere l’orgasmo clitorideo, ma qualora avvenisse la penetrazione esso è raggiunto esclusivamente a seguito della stimolazione da parte del pube del partner sul
clitoride.
Subito prima del raggiungimento del piacere:
- il clitoride si dilata, a causa dell’aumentato afflusso sanguigno;
- le pareti della vagina si lubrificano;
- la vagina diminuisce le sue dimensioni del 30%;
- il clitoride si ritira nel prepuzio subito prima dell’orgasmo.
Durante questo processo avvengono delle contrazioni perivaginali, cioè della prima parte del canale vaginale. La sensazione che accompagna l’orgasmo clitorideo è quella di una scossa elettrica e di calore.
Talvolta, a causa di un’eccessiva sensibilità del clitoride, la sua stimolazione eccessiva può restituire una sensazione fastidiosa e spiacevole, anziché il raggiungimento del piacere.
Differenze tra orgasmo vaginale e clitorideo
Alla luce di quanto detto, le principali
differenze tra orgasmo clitorideo e vaginale sono:
-
L'orgasmo vaginale − Richiede invariabilmente la penetrazione ed è prodotto dalla stimolazione delle pareti vaginali e produce una sensazione di piacere più intensa.
-
L’orgasmo clitorideo − Consiste nella stimolazione, mediante frizione, esclusivamente del clitoride e da questo si origina la sensazione di piacere. Può essere raggiunto anche prima della rottura dell’imene, poiché non richiede necessariamente il coito, mentre quello vaginale.
Come si raggiunge l'orgasmo
Il
raggiungimento dell’orgasmo clitorideo dipende dallo strofinamento ripetuto e ritmico del clitoride, mentre quello
vaginale dipende dalla pressione ripetuta e ritmica sulle pareti vaginali.
Gli autori che non ritengono opportuna la divisione dei due tipi di orgasmo e l’esistenza di una “
donna clitoridea” e una “
donna vaginale”, sostengono che vi sia
un solo tipo di orgasmo raggiungibile attraverso forme diverse di stimolazione.
Ciò che viene indicato come
orgasmo "vaginale" è, per questi autori, la risposta a una stimolazione clitoridea particolarmente intensa che produce anche delle sensazioni vaginali più profonde. Inoltre, essi ritengono che avvertire o meno delle sensazioni vaginali sia legato all’aspetto emotivo e al fatto che la donna può dilatare il tempo del piacere, diversamente dall’uomo.
L’uomo, infatti, incontra
maggiori difficoltà nel trattenere il piacere prima di
eiaculare. In ogni caso, non appaiono differenze nella
capacità di raggiungere l’orgasmo in base alla normale anatomia della vagina, intesa come le normali differenze tra i
tipi di vagina rispetto alla:
- grandezza delle grandi labbra;
- lunghezza del canale vaginale;
- grandezza del clitoride.
Cos’è l’eiaculazione femminile
L’
eiaculazione femminile è il fenomeno per il quale alcune donne espellono un fluido durante l’orgasmo. Anche questo fenomeno è attualmente dibattuto nel campo della sessuologia medica e alcuni studi sono in atto per cercare di caratterizzare il fluido e determinarne l’origine.
Dai dati attualmente disponibili, sembra che esso provenga dalle ghiandole di Skene, disposte attorno al meato uretrale. Le suddette ghiandole non sono presenti in tutte le donne, perciò non tutte sono in grado di emettere il fluido.
Cos’è l’orgasmo multiplo
L’orgasmo multiplo è quel fenomeno per cui le donne possono provare più orgasmi di seguito. La multiorgasmia è esclusiva delle donne, a causa della diversa anatomia e fisiologia tra i due generi. Le donne, infatti, non hanno un periodo di refrattarietà all’orgasmo.
Cos’è l’anorgasmia
L’
anorgasmia è l’
impossibilità di raggiungere l’orgasmo, ed è una condizione che può interessare tanto le donne quanto gli uomini. Essa può essere:
-
Anorgasmia primaria − Cioè l’individuo non ha mai provato un orgasmo.
-
Anorgasmia secondaria − Cioè acquisita nel tempo.
Le cause dell'anorgasmia possono essere:
- di natura anatomo-fisiologica o patologica, come il priaprismo clitorideo o a seguito di danni provocati dal parto (anorgasmia acquisita) o a causa di infezioni che provocano un coito femminile doloroso;
- l’utilizzo di sostanze psicotrope;
- di natura psicologica, che sono le cause più frequenti.
In particolare, tra le
cause psicologiche di mancanza di orgasmo o
anorgasmia sono indicate:
- eccessivo autocontrollo;
- attenzione spostata sul piacere del partner anziché sul proprio;
-
ansia;
- traumi psicologici.