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Stress

Neurologia Psicologia
Donna Stressata a Causa del Lavoro

Stress: cos'è

Lo stress è una sensazione molto comune della vita quotidiana. È bene evidenziare che lo stress è molto più di un’emozione, è una vera e propria risposta fisiologica alle situazioni “combatti o fuggi”.

Tuttavia, se dura più del dovuto, può lasciare degli effetti a lungo termine in tutto l’organismo. Lo stress può influire su quasi tutti gli aspetti della salute, dal sistema nervoso fino alla salute cardiovascolare, e può aumentare il rischio di patologie croniche, come obesità, cancro e malattie cardiache.

La ghiandola surrenale rilascia tre ormoni dello stress che a turno provocano dei cambiamenti fisiologici, e sono:

  • cortisolo: influisce sul funzionamento dell’endotelio, ossia il rivestimento interno dei vasi sanguigni;
  • epinefrina: nota anche come adrenalina, che fa battere il cuore più velocemente e alza la pressione;
  • norepinefrina.
Questi ormoni arrivano al cuore e ad altri organi passando attraverso i vasi sanguigni e aumentando la pressione sanguigna. Tale condizione, a lungo andare, può provocare ipertensione e accumulo di colesterolo o placche, ma anche infarto o ictus

Sintomi di stress

Lo stress è una reazione fisiologica del nostro organismo e non è necessariamente negativa.

In molte occasioni infatti, lo stress permette di reagire a determinate situazioni e consente per esempio di evitare pericoli. Se i meccanismi fisiologici sono uguali per tutti gli individui, a cambiare sono i modi di reagire ad una situazione stressante.

Una condizione di stress patologico può influire su diversi aspetti della vita di un individuo, coinvolgendo non solo la salute, ma anche i comportamenti e le emozioni.

Poiché la gestione dello stress varia da persona a persona, anche i sintomi possono essere diversi.

I sintomi fisici dello stress includono:

I sintomi comportamentali dello stress sono:

  • bruxismo;
  • aumento dell’utilizzo di alcolici;
  • fame nervosa;
  • costante critica;
  • impossibilità di portare le cose a termine;
  • attitudine alla prepotenza.
I sintomi emozionali dello stress prevedono:

  • infelicità senza un motivo valido;
  • enorme senso di pressione;
  • nervosismo;
  • ansia;
  • pianto;
  • rabbia;
  • infelicità senza un motivo valido;
  • solitudine;
  • tensione;
  • senso di impotenza.
Tra i sintomi cognitivi dello stress ricordiamo:

  • problemi a pensare chiaramente;
  • impossibilità decisionale;
  • dimenticanza e distrazione;
  • perdita del senso dell’umorismo;
  • mancanza di creatività;
  • costante preoccupazione;
  • perdita di memoria.

Cause dello stress

Le cause dello stress possono essere innescate da qualsiasi tipo di stimolo fisico o emotivo.

Spesso, le persone parlano di vari tipi di stress, come lo stress da lavoro o lo stress dovuto ad una relazione o lo stress che deriva dal fatto di essere diventati genitori e dover prendersi cura dei propri figli.

Alcuni tipi di stress sono relativi a specifici momenti della vita, come: 

Quando preoccuparsi per lo stress

Tendenzialmente, il processo di genesi dello stress si compone di 3 fasi distinte:

  1. prima fase o fase di allarme: il soggetto prende atto di un accumulo di mansioni e mette in moto le risorse per adempierli;
  2. seconda fase o fase di resistenza: il soggetto stabilizza le sue condizioni e si adatta al nuovo tenore di richieste;
  3. terza fase o fase di esaurimento: nell'ultima fase, si verifica la caduta delle difese e una successiva comparsa di sintomi fisici, fisiologici ed emotivi.
La durata dell’evento stressante porta a distinguere 2 tipi di stress:

  • stress acuto: esso si verifica una sola volta e in un lasso di tempo limitato. In caso di stress acuto, ecco quali sono i primi effetti negativi sulla salute: mal di testa, sensazione di fatica, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, problemi allo stomaco e irritabilità;
  • stress cronico: si verifica quando lo stimolo è di lunga durata; deve destare preoccupazione in quanto il suo perdurare causa danni psicosomatici non indifferenti, se non trattato tempestivamente. Infatti, lo stress cronico può portare il corpo a consumarsi, invecchiare più rapidamente e risultare più incline ad ammalarsi. In questi casi, i primi effetti negativi dello stress sulla salute e includono: mal di testa, sensazione di fatica, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, problemi allo stomaco ed irritabilità.

Stress: cosa fare

La vita è piena di situazioni stressanti e riuscire a capire come combattere stress e tensione è uno degli obiettivi più importanti da porsi per riuscire a vivere una vita maggiormente in equilibrio e serena. Non bisogna lasciare che la salute risenta dello stress, ma si deve affrontare ogni situazione a suo tempo ed evitare il sovraccarico.

Le terapie anti-stress possono essere di vario tipo: alcune si occupano del controllo degli stressors, cercando di intervenire direttamente sulle cause, altre si occupano soprattutto della modificazione delle strategie di pensiero alla base della sofferenza psicologica (psicoterapia cognitivo-comportamentale); ulteriori interventi consistono nell'apprendimento di tecniche di rilassamento psicofisico, ad esempio il training autogeno e il biofeedback.

Per tentare di diminuire lo stress è possibile dedicarsi a sane attività, quali:

  • meditazione;
  • yoga;
  • attività fisica, come jogging, passeggiate e palestr.
Terapia psicologica anti-stress

Nella terapia anti-stress, sono di primaria importanza le preferenze personali: uno strumento terapeutico ottimale per un paziente può non essere accettato da un altro, quindi ogni scelta terapeutica va concordata con la persona.

Il biofeedback è un metodo terapeutico che riguarda la psicoterapia. Esso è basato sulla teoria comportamentista e aiuta il paziente a prendere controllo del suo comportamento.

Ogni terapia anti-stress presenta vantaggi e svantaggi
.

Psicoterapia breve
 
Il ricorso ad una psicoterapia breve (cognitivo-comportamentale) può rappresentare una soluzione ben accettabile dalla persona, definitiva e dai costi contenuti. Richiede un coinvolgimento attivo del paziente e una chiara volontà di risolvere le situazioni problematiche.

Farmaci
 
L'utilizzo dei farmaci in caso di stress è utile nei casi di sofferenza acuta, quando si richiede un intervento veloce ed efficace, ma è sempre necessario rivolgersi allo specialista.

Tuttavia, gli svantaggi derivanti dall'assunzione delle medicine sono:

  • pericolo di assunzione indiscriminata, senza controllo medico;
  • diminuzione progressiva dell'effetto terapeutico, con necessità di aumenti di dose a volte arbitrari;
  • possibile insorgenza di effetti collaterali (allergie, tossicità);
  • mancato ricorso ad un trattamento più appropriato (ad esempio, la psicoterapia).
Training di rilassamento

I training di rilassamento rappresentano tecniche efficaci per la gestione dello stress. Non comportano rischi, ma richiedono un certo periodo di tempo per l'apprendimento e l'applicazione pratica.

Alcune tecniche sono quindi più adatte per trattare crisi acute e a breve termine, mentre altre sono più utili per il trattamento di reazioni di stress destinate a perdurare nel tempo.

Mindfulness

Il mondo frenetico di oggi ci spinge ad accumulare sempre più pensieri e tensioni, impedendoci di concentrarci sul presente. La presenza diviene quindi un aspetto fondamentale. Potersi fermare e, con consapevolezza, prestare attenzione a ciò che ci circonda diviene la strada maestra per ritrovare il proprio benessere.

Una delle tecniche più semplici e ad oggi più testate a livello accademico è sicuramente la pratica della mindfulness come rimedio per lo stress.

Le evidenze scientifiche mostrano infatti come, grazie ad una pratica costante, sia possibile superare lo stress, allentare profondamente le tensioni, recuperando forza ed energie. La pratica della mindfulness è principalmente una focalizzazione sul respiro, è un esercizio di presenza, presenza consapevole

Essa prevede di:

  • sedersi in un luogo tranquillo;
  • assumere una posizione che esprima l'intento di essere presente;
  • chiudere gli occhi e focalizzare la propria attenzione sul respiro;
  • ogni volta che la mente porta altrove, ritornare al respiro.
La costanza darà i suoi frutti perché la pratica renderà sempre più forte l'attenzione.

Infine, ecco alcuni consigli utili per ridurre lo stress moderato: 

  1. praticare esercizio fisico con regolarità;
  2. dedicare del tempo ad amici e famiglia;
  3. combattere le cattive abitudini di uno stile di vita poco sano;
  4. rallentare i ritmi di vita;
  5. dormire a sufficienza (6-8 ore a notte);
  6. imparare ad organizzare i propri impegni per ridurre gli imprevisti.

Effetti dello stress

Quando si vive un periodo di stress, anche il corpo reagisce fisicamente a questa situazione.

Il sistema nervoso, infatti, rilascia ormoni che possono comportare un aumento del battito cardiaco e della respirazione, grande sudorazione e muscoli più tesi. Gli effetti dello stress sulla salute non sono però da sottovalutare.

Infatti, gli effetti dello stress cronico sulla salute sono gravi se quest'ultimo rimane non trattato. Le condizioni patologiche che determina sono: 

  • depressione;
  • alta pressione sanguigna;
  • aritmia cardiaca;
  • aterosclerosi;
  • problemi cardiaci;
  • disturbi allo stomaco: quando il cervello avverte lo stress, attiva il sistema nervoso autonomo che comunica direttamente con il sistema nervoso enterico o intestinale, causando non solo la classica sensazione di farfalle nello stomaco, ma anche problemi di spostamento del cibo nell’intestino. Questa condizione può comportare la sindrome dell’intestino irritabile e acidità di stomaco;
  • grossi sbalzi di peso: lo stress può far ingrassare o dimagrire, a seconda dei casi. Questo dipende dalla grande quantità di cortisolo, in circolo durante i periodi di stress. Il cortisolo aumenta l’appetito, causando una forte voglia di cibi ad alto contenuto energetico come quelli a base di carboidrati, portando inevitabilmente ad un aumento del peso corporeo. Inoltre, il cortisolo è responsabile della trasformazione di queste calorie extra in grasso viscerale, che non solo fa aumentare di peso, ma può incrementare il rischio di sviluppare malattie croniche, come per esempio il diabete;
  • irritazioni della pelle;
  • asma;
  • problemi di fertilità;
  • variazione del desiderio sessuale.
Inoltre, lo stress cronico, per contro, inibisce la funzione di determinate cellule immunitarie, riducendo la capacità di recupero e facilitando la diffusione delle infezioni.

Gestire al meglio lo stress può quindi davvero la differenza per la propria salute. Inoltre, lo stress è in grado di modificare la composizione e la funzione dei batteri intestinali, influendo negativamente non solo sulla digestione, ma su tutta la salute dell’organismo.

Infine, ci sono anche prove scientifiche che dimostrano che le persone affette da stress psicologico sono più inclini a sviluppare raffreddori e altre infezioni rispetto a soggetti meno stressati.

Inoltre, un travolgente stress psicologico può causare sia temporanei che persistenti sintomi di una grave malattia psichiatrica chiamata disturbo da stress post-traumatico.

Alopecia da stress

Un effetto negativo anche a livello estetico è la caduta dei capelli a causa dello stress cronico o alopecia da stress.

Di solito, però, le perdite legate a stress acuti del capillizio (emorragie, gravidanze, stress emotivi) hanno un recupero completo.

Il tempo di ripresa varia da persona a persona. Bisogna comunque tenere presente che un follicolo, per riprendere il proprio ciclo, potrebbe impiegare circa 4 mesi ma occorre dare il tempo al capello di crescere in lunghezza.

Disturbi correlati

I disturbi psicologici correlati allo stress sono: 

I disturbi psicosomatici correlati allo stress sono:

Lo stress sembra anche aumentare la frequenza e la gravità di:

  • emicrania;
  • fluttuazioni di zucchero nel sangue dei diabetici.

Stress da lavoro

Spesso, una situazione che si crede passeggera, con dei sintomi che vengono sottovalutati quali tachicardia, gastrite e sfoghi cutanei, potrebbe invece degenerare e comportare una diagnosi medica.

Ad esempio, lo stress da lavoro causato dalle eccessive responsabilità e pressioni nella gestione degli incarichi rientra nella sindrome di Burnout, ossia il cosiddetto esaurimento nervoso.

I sintomi dell'esaurimento, dovuti allo stress da lavoro, rendono impossibile svolgere con precisione e affidabilità il proprio lavoro. Tuttavia, lo stress da lavoro non è considerato di per sé una patologia, e non è riconosciuto nelle tabelle d’invalidità dell’INPS. Dunque, non è possibile richiedere un'invalidità e spese statali.

È però vero che se i disturbi del lavoratore sfociano in vere e proprie patologie, come ad esempio la depressione, in questi casi il riconoscimento di una determinata percentuale di invalidità risulta dovuto.

La depressione è oggi considerata una patologia invalidante al pari di altre infermità fisiche. In questo caso, le percentuali d’invalidità variano da un caso minimo del 10% ad un massimo dell’80%.

Nel caso in cui il medico curante si accerti della presenza del fenomeno da Burnout e nel caso in cui questa dia luogo a malattie fisiche, allora il paziente ha diritto a dei giorni di ferie per non peggiorare le sue condizioni di stress. A livello burocratico, tali situazioni vengono gestite come se si trattasse di un normale giorno di malattia.

In sintesi, il medico curante effettua la diagnosi e redige il certificato medico per poi inviarlo telematicamente all’INPS. Parallelamente, il lavoratore deve avvertire con anticipo il suo datore di lavoro dei motivi dell'assenza.

Cosa mangiare quando si è sotto stress

Per abbassare il livello di stress, è bene evitare di mangiare i seguenti cibi:

  • zuccheri e carboidrati raffinati: lo zucchero puro, alimenti contenenti carboidrati raffinati (come i pasticcini, i dolci, i biscotti e le merendine) e dolcificanti artificiali sono i nemici numero uno dello stress. Infatti, la funzione surrenale è influenzata significativamente dal livello di zuccheri nel sangue. Quindi, un apporto eccessivo di zucchero attraverso la dieta porta i reni a lavorare troppo e, nel tempo, comporta difficoltà nella produzione degli ormoni che tengono a bada il livello di zuccheri;
  • caffeina: questa sostanza eccitante è contenuta non solo nel caffè, ma anche in altre bevande, come tè ed energizzanti. La caffeina stimola il sistema nervoso e causa un aumento della pressione sanguigna e dei battiti cardiaci;
  • alcol: molte bevande alcoliche sono ricche di zuccheri che favoriscono lo stress. Inoltre, l’alcol causa l’aumento della pressione sanguigna e dei battiti cardiaci e disturba i cicli del sonno.
Tuttavia, esistono alimenti che possono aiutare a combattere lo stress. Questi alimenti contengono:

  • vitamina C – tra i tanti benefici, è essenziale nella produzione di cortisolo, l’ormone prodotto dai reni che aiuta a mantenere nella norma il livello di zuccheri nel sangue. La vitamina C è contenuta nella maggior parte della frutta e verdura
  • omega-3: gli omega 3 sono presenti nel pesce e nelle noci, aiuta a combattere la depressione
  • selenio :il selenio è ricco di antiossidanti, si trova nei legumi, nelle carni magre, nei latticini, nelle noci e nei semi
  • calcio :il calcio è alleato di ossa sane e forti, è contenuto principalmente nel latte e derivati
  • vitamina B: la vitamina B previene i disturbi dell’umore e del sistema nervoso centrale, si trova nel pollo, salmone, manzo e broccoli

Dermatite da stress

La dermatite da stress è una condizione che prevede l'infiammazione della pelle, che si presenta desquamata, a chiazze rosse e pruriginosa, caratterizzata dalla presenza di vescicole e croste.

La dermatite risulta causata da molti fattori, come per esempio un'allergia; ma non è raro che essa sia provocata da ansia e stress e dunque nasconda un'origine psicosomatica.

La dermatite, dunque, viene indotta o addirittura peggiorata dallo stress. 

Orticaria da stress

Esiste poi anche un legame tra stress e orticaria, un'infiammazione della pelle che si manifesta con prurito e sfoghi cutanei caratterizzati da pomfi.

Sempre nel novero delle condizioni psicosomatiche, l'ansia e lo stress (anche se di breve durata) possono sovraccaricare il sistema immunitario che, di conseguenza, inizia a produrre istamina in eccesso. Tale sostanza serve a gestire le allergie e innesca prurito e gonfiore.

Se, però, l'orticaria allergica scompare quando viene allontanato l'allergene che la causa, l'orticaria da stress necessita di una gestione approfondita delle cause stressanti, che può comportare un tempo più prolungato.
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia Psicoterapeuta
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia
psicologopsicoterapeuta

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