I farmaci bloccanti (α e β bloccanti), detti farmaci simpaticolitici, sono sostanze che agiscono da antagoniste del sistema simpatico, cioè vanno ad inibire la sua azione eccitante.
Si legano al sito attivo del recettore e ne impediscono l’interazione con i neurotrasmettitori (messaggeri chimici che i neuroni usano per comunicare).
Quindi, gli α-bloccanti sono farmaci simpaticolitici che agiscono da antagonisti, selettivi e non selettivi, per i recettori α del sistema simpatico.
Quelli selettivi vengono utilizzati per il trattamento dell’ipertensione arteriosa in quanto agiscono a livello dei vasi producendo vasodilatazione.
I farmaci simpaticolitici, a loro volta, fanno parte della categoria dei farmaci antipertensivi - ovvero farmaci utilizzati nel trattamento dell'ipertensione.
Come agiscono i farmaci “bloccanti” sul sistema nervoso?
Il sistema nervoso può essere diviso in centrale (SNC) e periferico (SNP). L’interazione tra di SNC e SNP permette all’organismo di raccogliere stimoli dall’esterno, elaborarli e creare una risposta adeguata. Il SNP si divide in volontario (innerva i muscoli scheletrici volontari) e autonomo, o vegetativo, (innerva la muscolatura liscia dei visceri). A sua volta, il SN vegetativo, viene distinto in simpatico e parasimpatico.
Leggi anche
Granulomatosi di Wegener
Infarto renale
Pielografia
Il sistema simpatico ha azione eccitante, stimolante e determina contrazione dei vasi; il parasimpatico agisce in maniera opposta.
I farmaci bloccanti sono farmaci antagonisti del sistema simpatico, dunque inibiscono l’azione eccitante del SN simpatico. Sono detti per questo farmaci simpaticolitici. Si fissano al sito attivo del recettore e ne impediscono l’interazione con i neurotrasmettitori (messaggeri chimici che i neuroni usano per comunicare).
Tra gli alfa bloccanti non selettivi troviamo la Fenossibenzamina, impiegata nel trattamento del feocromocitoma, un tumore che interessa il surrene; Prazosina, Terazosina e Trimazosina sono, invece, alfa bloccanti selettivi ed espletano la loro funzione esclusivamente sui vasi, perciò vengono impiegati per il trattamento dell’ipertensione.
Gli α bloccanti vengono usati anche per l'ipertrofia prostatica, tuttavia possono provocano ipotensione, per questo motivo si preferisce utilizzare farmaci selettivi per la prostata. Tra i farmaci alfa bloccanti utilizzati nella cura dell'ipertrofia prostatica benigna ci sono: Terazosina, Doxazosina e Tamsulosina.
Quanti tipi di alfa bloccanti esistono?
Esistono due tipi di alfa bloccanti:
Quelli ad azione breve, che agiscono velocemente, ma producono effetti solo per poche ore
Quelli ad azione lunga, che richiedono più tempo per iniziare a produrre effetti, ma questi durano più a lungo
All’inizio di un trattamento a base di alfa-bloccanti, si possono presentare ipotensione e vertigini. Per evitare che creino troppi fastidi, è consigliabile assumerli prima di andare a dormire. Altri effetti collaterali sono:
Possono portare ad aumento o diminuzione degli effetti di altri farmaci presi in simultanea, quindi informare sempre il medico in caso si stessero assumendo beta-bloccanti, calcio-antagonisti o prodotti per la disfunzione erettile.
ipotensione ortostatica, dovuta al blocco dei recettori α1 a livello dei vasi venosi
tachicardia riflessa, poiché la riduzione della pressione sanguigna induce, per compensazione, un aumento dell'attività cardiaca
disturbi della funzione sessuale per via di uno scarso flusso sanguigno
Se usati a lungo termine, alcuni alfa-bloccanti possono portare ad un aumento del rischio di insufficienza cardiaca, come affermano recenti studi.
Che differenza c’è tra alfa e beta-bloccanti?
In base alla loro natura chimica e alla loro affinità con i recettori, le sostanze che inibiscono l’azione del sistema nervoso simpatico si distinguono in α e β (beta) bloccanti.
Mentre gli α-bloccanti sono antagonisti per i recettori α, i β bloccanti inibiscono i recettori β del sistema simpatico, questi ultimi sono recettori ubiquitari nell’organismo.
Hanno effetto anti-ipertensivo per inibizione del rilascio di renina e riduzione della frequenza cardiaca. A livello dell’occhio, vengono impiegati per ridurre la pressione oculare nel caso del glaucoma.
Ipertensione e alfa bloccanti
Esiste un alfa bloccante, la Prazosina, che è un α bloccante selettivo utilizzato per trattare farmacologicamente l'ipertensione.
Questo farmaco può indurre vasodilatazione e riduzione delle resistenze periferiche.
Impotenza e alfa bloccanti
Gli inibitori alfalitici, una categoria di alfa bloccanti, non sembrano aumentare in modo significativo il rischio di disfunzione erettile e impotenza incidente indipendentemente dall’indicazione per l’uso.