La granulomatosi di Wegener è un tipo raro di infiammazione delle piccole arterie e vene (vasculite), si tratta classicamente di un’infiammazione che colpiscele arterie che forniscono sangue alle vie respiratorie superiori (naso, seni paranasali) e inferiori ( polmoni), nonchè ai reni. Esistono forme di granulomatosi di Wegener che coinvolgono solo una di queste aree quando sono colpiti i polmoni ed i reni la condizione è definita “granulomatosi di Wegener generalizzata” se, invece, sono coinvolti solo i polmoni la condizione è a volte indicata come “granulomatosi di Wegener limitata”.
La granulomatosi di Wegener, di solito, colpisce i giovani adulti o di età media, è rara nei bambini anche se può colpire persone di qualsiasi età. La causa di questa malattia non è nota.
I sintomi della Granulomatosi di Wegener comprendono:
Possono verificarsi anche ulcerazioni nasali, perforazione del setto nasale e scolo nasale sanguinolento.
Altre aree del corpo possono infiammarsi come:
La diagnosi della granulomatosi di Wegener si effettua attraverso alcuni esami.
Gli esami del sangue che rilevano l'infiammazione includono l’aumento della velocità di eritrosedimentazione della proteina C-reattiva e delle gamma globuline del siero.
Un esame del sangue più specifico utilizzato per diagnosticare e monitorare la granulomatosi di Wegener è l'anticorpo antineutrofili citoplasmatici (ANCA) che di solito è elevato quando la malattia è attiva. La diagnosi di granulomatosi di Wegener però è assicurata solo dalla biopsia del tessuto coinvolto nel processo infiammatorio (polmone, vie nasali o rene) che documenta la presenza di quest’infiammazione .che viene definta tecnicamente “granulomatosa e necrotizzante”
La granulomatosi di Wegener è una malattia grave e senza trattamento, può essere fatale in pochi mesi e l’unico trattamento è volto all'arresto del processo di infiammazione, sopprimendo il sistema immunitario. Farmaci usati per trattare la granulomatosi di Wegener comprendono alte dosi di cortisone (prednisone) e farmaci immunosoppressori come la ciclofosfamide o l’azotioprina. Nelle forme più gravi la malattia può non rispodere ad alcun trattamento.