Come trattare un tremore distonico a 67 anni?
Ho 67 anni e ho un tremore alle mani, specie alla destra. Già da ragazzo avevo un piccolissimo tremore alle mani, ma non mi dava imbarazzo nè fastidio, i medici dicevano che ero emotivo, ansioso ed era vero. Dopo i 50 anni, questo tremore è diventato più evidente, tanto che non vado più al bar per il caffè per la vergogna che mi vedano tremare la mano. Anche a casa ho un tremore nell'usare le posate, ma meno evidente di quello in pubblico. Tre visite neurologiche con prove, esami clinici, non mi hanno risolto il problema: non si tratta di Parkinson e nè di tremore essenziale, ma tremore distonico, mi hanno dato Xanax, ma non ho risolto.
Risposta
Salve,
ho letto il tuo quesito riguardo il tremore distonico.
Questo tipo di disturbo è complesso e, purtroppo, non è ancora stata individuata una causa certa, ma piuttosto una serie di cause concomitanti (eziologia multifattoriale).
Per giungere alla radice del problema, è necessaria un'accurata anamnesi, cioè la conoscenza della storia di vita del paziente e dei farmaci che questi ha assunto o assume, in quanto, spesso si tratta anche di effetti collaterali dei farmaci. l
l trattamento che può essere un valido aiuto è di tipo psicoterapico coadiuvato dall'uso di tecniche di rilassamento come il training autogeno.
Naturalmente, ogni persona è unica, per questo è importante il colloquio clinico durante il quale viene tracciato il profilo della personalità del paziente, inquadrandolo nella sua storia di vita. Solo a tal punto può essere fatto un progetto di intervento terapeutico personalizzato.
Per ulteriori chiarimenti, torna pure a scrivermi
ho letto il tuo quesito riguardo il tremore distonico.
Questo tipo di disturbo è complesso e, purtroppo, non è ancora stata individuata una causa certa, ma piuttosto una serie di cause concomitanti (eziologia multifattoriale).
Per giungere alla radice del problema, è necessaria un'accurata anamnesi, cioè la conoscenza della storia di vita del paziente e dei farmaci che questi ha assunto o assume, in quanto, spesso si tratta anche di effetti collaterali dei farmaci. l
l trattamento che può essere un valido aiuto è di tipo psicoterapico coadiuvato dall'uso di tecniche di rilassamento come il training autogeno.
Naturalmente, ogni persona è unica, per questo è importante il colloquio clinico durante il quale viene tracciato il profilo della personalità del paziente, inquadrandolo nella sua storia di vita. Solo a tal punto può essere fatto un progetto di intervento terapeutico personalizzato.
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Dr.ssa Roberta Pistoni
psicologopsicoterapeuta
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