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Come aiutare una donna di 77 anni che ha evidenti problemi psicologici?

Buonasera dottore, mia madre, 77 anni, a seguito di una caduta di 2 anni fa, ha battuto prima la fronte sul tavolo e di conseguenza, cadendo all'indietro, la nuca. Ricoverata, è stata sottoposta a terapia intensiva e l'ematoma si è riassorbito e non c'è stato bisogno di intervenire chirurgicamente. Durante il ricovero, sebbene in apparenza sembrasse sana, accusava continuamente mio padre e si rifiutava sia di ascoltarlo, sia di vederlo. Quando è stata dimessa dall'ospedale, forse anche per la cura che le era stata prescritta, non ha manifestato più segni di intolleranza verso mio padre. Tuttavia, di tanto in tanto, ha sempre avuto una ragione per poter litigare con qualcuno della famiglia. Nel suo argomentare, è ripetitiva e logorroica. Ultimamente, la situazione sembra essere peggiorata. Accusa mio padre di tradirla, gli impedisce di uscire, non gli permette di usare il telefono. Mio padre, 88 anni, comincia a manifestare segni di sofferenza perchè si sente incapace di gestire la situazione. Io e mia sorella siamo a 800 km di distanza e non possiamo intervenire in nessun modo. Inutile dire che mia madre non ritiene di essere ammalata ed è impossibile proporle ogni tipo di visita o somministrazione di farmaci che non siano quelli che prende abitualmente. A fronte di questa situazione, chiedo se vi sia una cura che le permetta di ragionare quel tanto che basta da farle capire che deve curarsi.

Risposta

Gentile signore,
da quel poco che posso capire leggendo la tua lettera, penso si possa ipotizzare che nel caso di tua madre si tratti di paranoia e questo per la forte gelosia, litigiosità, non coscienza della malattia. 

In casi simili, di forte difficoltà circa l'approccio al paziente, io agisco tramite i parenti cercando tra loro un potenziale alleato del paziente che trasmetta a quest'ultimo i miei messaggi. 

Cercate di non criticarla, altrimenti diventereste i suoi nemici, vi vivrebbe così. Piuttosto, stabilite con lei una collusione sana, cioè datele ragione, ma aggiungete il suggerimento di vedere una persona che la possa aiutare a risolvere il conflitto col marito di cui è gelosa, sempre dandole, però, ragione.

Purtroppo, tu e tua sorella abitate distanti dalla mamma, quindi dovreste cercare un'altra figura amica che faccia da ponte tra il terapeuta e vostra madre. Con tale metodo, ho ottenuto ottimi risultati. Sarebbe possibile aiutarla maggiormente somministrando farmaci, ma la signora difficilmente li accetterebbe. 

Molti auguri e, se avete bisogno di ulteriori chiarimenti, scrivetemi di nuovo.
Risposta a cura di
Dr.ssa Roberta Pistoni Psicoterapeuta
Dr.ssa Roberta Pistoni
psicologopsicoterapeuta
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