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Cosa fare in caso di stitichezza e pancia gonfia?

Salve,
sono una donna di 55 anni con la sclerosi multipla diagnosticata da 14 anni. Peso 58 kg e sono alta 1,58 mt. Soffro di stitichezza e di gonfiore all'addome. La mattina mi alzo e ho la pancia di dimensioni normali, ma se mangio dello yogurt a colazione, questa si gonfia e dopo pranzo è ancora peggio, anche se non ho problemi di digestione. La sera la pancia è grossa e gonfia. Cosa devo fare per risolvere il problema? Per la stitichezza, assumo marmellata lassativa che compro in farmacia, ogni 3 giorni e quasi non mi fa più effetto. 

La ringrazio per la cortese attenzione

Risposta

Salve,
per quanto riguarda la stitichezza, spesso le cause si possono rintracciare nello stile di vita:
  • carenza di fibre nell'alimentazione
  • scarsa assunzione di frutta e verdura
  • eccessivo consumo di cibi raffinati
  • sedentarietà
  • stress
In alcuni casi, la stipsi è secondaria ad altre patologie, soprattutto endocrino metaboliche: diabete, ipotiroidismo.

La stipsi può anche dipendere o essere accentuata dall'assunzione di farmaci: antidepressivi, tranquillanti, antinfiammatori, diuretici, antiacidi.

Alcune patologie possono rendere difficoltosa l'evacuazione, peggiorando il problema ed essendo esse stesse peggiorate da esso, in un circolo vizioso: ragadi, emorroidi, diverticoli.

L'intervento dietetico in caso di stipsi pone particolare attenzione ai seguenti aspetti:
  • aumentare il consumo di fibre, più frutta e verdura, ma anche cereali integrali (preferire i cibi integrali a quelli addizionati di crusca, che può avere effetti irritanti)
  • mantenere un ottimale livello di idratazione, bere molta acqua (1,5-2 litro al giorno), soprattutto lontano dai pasti, introdurre alimenti ricchi di liquidi (e fibre), come minestre e zuppe, aggiungere eventualmente infusi di frutta e tisane
  • moderare il consumo di alcolici e bevande eccitanti (soprattutto in caso di alvo alterno, frequente nel colon irritabile)
  • limitare l'assunzione di sodio, il sale (come sale aggiunto agli alimenti o sodio contenuto naturalmente in essi o soprattutto presente negli alimenti trasformati) può promuovere il riassorbimento dei liquidi presenti nell'intestino favorendo la formazione di feci dure e difficili da eliminare
  • fare pasti regolari
  • in molti casi, risulta utile l'inserimento di probiotici specifici (fermenti lattici), ricorrere a integratori di fibre o probiotici.
Inoltre, è importante fare una regolare attività fisica (intesa sia come stile di vita attivo sia come attività fisica programmata), non ignorare lo stimolo (rinviare continuamente o ignorare lo stimolo alla defecazione può essere causa del problema e sicuramente è un forte fattore di mantenimento), evitare situazioni di stress o imparare a gestirle in modo corretto, porre attenzione all'uso di lassativi (spesso diseducano l'intestino e peggiorano ulteriormente il problema, comunque vanno assunti solo in caso di effettiva necessità ed è importante evitare il fai-da-te).

Per quanto riguarda il gonfiore addominale, potrebbe dipendere dalla stitichezza o dal colon irritabile (nel quale si può avere, come nel tuo caso, stipsi, ma più spesso alvo alterno).

Riporto di seguito alcune indicazioni utili in caso di colon irritabile:
  • identificare il cibo o i cibi maggiormente responsabili dei sintomi e cercare di evitarli o limitarne il consumo. In ogni caso, tali limitazioni dovranno riguardare solo i cibi implicati nel singolo caso. I cibi più frequentemente implicati sono: latte e prodotti caseari, soprattutto formaggi freschi e latticini. Il latte può essere sostituito con latte delattosato; lo yogurt e i formaggi stagionati (tipo grana padano o parmigiano) generalmente sono ben tollerati, ma se noti dopo avere assunto lo yogurt un peggioramento dei sintomi, puoi provare a sostituirlo con yogurt delattosato o yogurt di soia
  • cibi e bevande che producono gas, come bevande gasate, legumi, cavoli; i legumi, se graditi, potranno essere consumati occasionalmente passati con il passaverdura, in modo che questo ne trattenga la buccia. Anche l’ingestione di aria associata all'assunzione e masticazione di caramelle e gomme da masticare o al fumo può causare flatulenza
  • cibi che contengono grandi quantità di fruttosio e zuccheri raffinati. In alcuni casi, si sono rivelati responsabili dei sintomi gli agrumi, le cipolle, le patate, il cioccolato, le uova, le noci
  • evitare i pasti troppo abbondanti e ricchi di grassi, cercando di frazionare l’apporto alimentare nell’arco della giornata (consumando, oltre al pranzo e alla cena, la colazione e uno o due spuntini)
  • evitare di consumare fritti, sughi elaborati, salse grasse e cercare comunque di cucinare i cibi in modo semplice. I seguenti metodi di cottura sono consigliati: al vapore, al forno, al limone, al vino, al latte (se tollerato o utilizzando il latte delattosato), ai ferri, alla griglia, al cartoccio, lessatura
  • cercare di consumare i pasti ad orari regolari
  • aumentare gradualmente il consumo di fibre fino 15-20 g/die
  • limitare l’introduzione di caffeina e alcool
  • cercare di praticare regolarmente una moderata attività fisica, non necessariamente sotto forma di una vera e propria attività sportiva, ma anche consistente in passeggiate
  • bere regolarmente una quantità d’acqua sufficiente (circa 1,5 litri).
Saluti
Risposta a cura di
Dr.ssa Michela Barducco Dietista
Dr.ssa Michela Barducco
dietologo
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