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La chemioterapia può causare la morte?

Un ciclo di chemioterapia così programmata: cddp 75 mg/mq, g1, 5fu 1000 mg/die x 4 gg, Cetuximab 400 mg/mq prima dose, poi 250 mg/mq/sett, può portare il paziente a morire? Le condizioni del paziente sono considerate ottimali per l'inizio della chemioterapia. Precedentemente, aveva subito una pregressa irridazione post intervento chirurgico di tonsillectomia destra e svuotamento lc destro avvenuto nel 2004. Nel 2011, diagnosi di ept base lingua a sinistra. Sottoposto a chirurgia di laringectomia sovraglottica allargata alla base della lingua, successivo trattamento con cddp 30 mg/mq+rt. Giugno 2012 lobectomia inferiore destra per carcinoma delle cellule squamose del polmone sti. Settembre 2013 pd a livello plica ariepiglottica e alla pet positività anche a livello polmonare. Rifiutato intervento, deciso chemioterapia per 5 cicli. Al quarto ciclo, il paziente muore in 24 ore per cause midollari. Midollo non produce più nessuna cellula. Come può avvenire tutto ciò? Il paziente era diabetico e soffriva di calcolosi renale e successive infezioni urinarie. Non ho mai sentito nessuno morire durante una terapia di chemioterapia. La chemioterapia può non funzionare, ma provocare morte?

Risposta

Da quanto si evince dalla domanda, si trattava di un paziente che, benchè giudicato idoneo ad un trattamento di chemioterapia, aveva già subito diversi trattamenti di radioterapia, chirurgia, chemioradioterapia, che avevano già messo a dura prova l'organismo del paziente.
Premesso ciò, può succedere che una chemioterapia non funzioni e che possa portare il paziente a morte per aplasia midollare
Per capire meglio ciò che è successo, bisogna analizzare meglio il caso con dati clinici alla mano, tipo funzionalità renale, epatica.
Risposta a cura di
Dr. Giovanni Cianci Medico Chirurgo
Dr. Giovanni Cianci
oncologo
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