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Che cura seguire in caso di mutazione genetica del V fattore Leiden?

Dopo una gravidanza a termine 12 anni fa, ho avuto 2 aborti ritenuti 1 alla 17^ e 1 alla 15^ settimana; dallo screening per poliabortività è emerso che sono portatrice della mutazione genetica del V fattore Leiden in eterozigosi. L'esame istologico della placenta conferma la trombosi della placenta. Sono di nuovo in attesa, il mio ginecologo, come profilassi, mi fa fare il Clexane 4000 u.i una al dì. Vorrei sapere se questa terapia rispetta le linee guida per questa patologia.

Risposta

Posto che le linee guida costituiscono un importante orientamento, non sono del tutto vincolanti, con cognizione di causa vanno interpretate e applicate al caso specifico. Diversamente, la medicina sarebbe ingegneria e così non è.

Sono concorde col collega per l'introduzione del Clexane 4000, la tua storia riproduttiva, a mio giudizio, lo giustifica anche in caso di esami emocoagulativi borderline.

Si deve effettuare un monitoraggio del D-Dimero almeno ogni 3 settimane e aumentare il dosaggio in caso di crescita del valore.

Non si trascuri infine l'aumento della dose di Clexane per almeno 10 giorni nell'immediato post parto che risulta un periodo di maggior rischio trombotico per diverse circostanze.

Molti auguri

Risposta a cura di
Dr. Vanni Venturoli Medico Chirurgo
Dr. Vanni Venturoli
ginecologo
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