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Come aiutare il proprio padre affetto dalla malattia del gioco?

Buonasera, nostro padre 88 enne ha la malattia del gioco, tutti i suoi averi sono stati sperperati per il gioco del lotto, passa le sue giornate nelle tabaccherie e nei punti lotto, non ha cura per la sua persona, evita di mangiare, fruga tra i rifiuti e non ultimo crediamo che chieda anche l'elemosina, praticamente sembra un barbone, ci ha allontanato da casa e se ci rechiamo da lui per cercare di pulire casa e di stargli vicino ci caccia in malo modo. Uno degli ultimi episodi è avvenuto da poco, ha malmenato mio fratello che è andato a pescarlo in tabaccheria che si stava giocando i 100 euro quotidiani. Vorremmo fare il trattamento tso, dobbiamo fare una denuncia ai carabinieri? Grazie.

Risposta

Buongiorno,

sì, è possibile richiedere questo tipo di trattamento, però deve essere coerente con l'evento violento, verso di sé o verso gli altri. Non è possibile chiederlo in base alla condotta in generale.

Dunque, una strada sarà quella di chiamare l'ambulanza e/o la forza pubblica durante l'episodio violento, ma meglio sarebbe rivolgersi al dipartimento di psichiatria per un trattamento a più ampio raggio, che includa anche la valutazione dello stato generale in base all'età.

È molto probabile infatti che non si tratti soltanto di dipendenza da gioco, ma anche di una compromissione delle funzioni cognitive dovute alla senescenza.

Si potrà quindi introdurre una terapia farmacologica e anche un sostegno di tipo assistenziale e sociale adeguato alle necessità.

Risposta a cura di
Dr.ssa Susanna Elena Violanti Psicologo
Dr.ssa Susanna Elena Violanti
psicologopsicoterapeuta
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