Gli interventi chirurgici sono condizioni estremamente stressanti per la persona che li deve affrontare e per chi gli sta vicino; pertanto, è comprensibile un cambiamento a livello cognitivo: modo di pensare, ragionare, ricordare.
A livello emotivo, le emozioni legate all'esperienza vissuta, le paure e preoccupazioni incidono sulla modalità di affrontare la situazione; ogni intervento chirurgico reca in sè la paura di non superarlo o di rimanerne gravemente offesi e viene minacciata l'integrità fisica della persona.
Inoltre, cosa molto importante, gli interventi chirurgici toccano la dimensione corporea di una persona e viene a modificarsi lo schema corporeo, ossia la rappresentazione che abbiamo del nostro corpo, della sua posizione nello spazio e delle sue funzionalità legate ad organi interni e parti esterne. Così, possono determinarsi delle memorie dolorose legate alle pratiche conseguenti l'intervento, così come pensieri disfunzionali o emozioni di sofferenza legate alle parti del corpo interessate dall'intervento.
Spesso, a seguito di un intervento chirurgico, non si recuperano completamente le funzionalità pregresse e ciò può determinare rabbia, tristezza e chiusura nella persona, con influenze anche a livello relazionale.
Il fatto che tuo marito abbia affrontato tali interventi, complicati, può rendere ragione quindi, della sua modalità di reazione. L'
arteriosclerosi è un indurimento tissutale o sclerosi, della parete arteriosa che compare con l'avanzare dell'età ed è conseguenza dell'accumulo di tessuto connettivo fibroso a scapito della componente elastica.
In questo caso, non penso possa riguardare la situazione presentata. Certamente però, con l'avanzare dell'età, le difficoltà che si incontrano, unite alle reali conseguenze degli interventi e al normale deterioramento cognitivo che potrebbe verificarsi, possono aiutare a comprendere il peggioramento di carattere che hai constatato.