Buongiorno,
da recenti studi, è emerso che per i dolcificanti artificiali (aspartame, acesulfame, saccarina, ciclammati, sucralosio) esiste ugualmente la capacità di stimolare la produzione di insulina.
La conseguente iperinsulinemia causa ipoglicemia (cioè l'abbassamento del glucosio ematico) e stimola l'appetito. E' bene ricordare che la lipogenesi ovvero la sintesi di trigliceridi ottenuti da fonti di origine non lipidica avviene maggiormente dal glucosio. Nei diabetici, invece, la glicemia non varierebbe, in quanto o non producono più abbastanza insulina come nel diabete mellito di tipo 1 oppure le loro cellule sono diventate insensibili all'insulina come nel diabete mellito di tipo 2.
Per i naturali (sorbitolo, mannitolo, xilitolo), c'è da dire che, se consumati in grande quantità, possono causare flatulenza, mal di pancia e dissenteria. Non è fissata una dose giornaliera raccomandata, ma viene comunque dato un valore di riferimento pari a 20 g al giorno per gli adulti e 10 g per i bambini per non incorrere in effetti indesiderati.
Al di là di queste implicazioni biochimico-fisiologiche, ti ricordo, anche, che la quantità giornaliera massima consentita per i dolcificanti di sintesi varia ed è calcolata in base al peso corporeo. Per gli edulcoranti a zero calorie, la dose giornaliera massima in mg/kg di peso corporeo è per il Ciclamato (E952) 7 mg/kg, Aspartame (E951) 40 mg/kg, Acesulfame K (E950) 9 mg/kg, Saccarina (E954) 5 mg/kg, Sucralosio (E955) 15 mg/kg.
Ti consiglio pertanto di non abusare dei dolcificanti artificiali o di limitare lo zucchero da tavola al massimo a 2 cucchiaini al giorno. In alternativa, puoi impiegare il fruttosio, se per te è ben tollerato, che ha un potere dolcificante pari a 1.5 (posto quello del saccarosio o zucchero da tavola pari a 1) e qualche caloria in meno, così, con 2 cucchiaini di fruttosio, dolcificherai quanto con 3 cucchiaini del comune zucchero.