Salve signora,
ogni donna, nel 1° trimestre di
gravidanza, ove non abbia eseguito un
pap-test con esito negativo nei 2 anni precedenti, deve essere sottoposta ad un pap-test, oltre ai comuni esami ostetrici di routine.
Se il pap-test risulta in qualche maniera patologico, la gestante deve essere sottoposta a
colposcopia con eventuale biopsia.
I pareri che hai letto molto probabilmente sono dettati più dalla paura di intaccare l'
apparato genitale inteso nella sua totalità, e comprensivo dell'
utero, che al momento contiene il tuo bimbo; ma sicuramente non sono stati espressi da addetti ai lavori o sono comunque privi di fondamento scientifico.
La letteratura scientifica ci dice che la
biopsia sotto guida colposcopica di un'area sospetta in gravidanza è assolutamente necessaria per escludere la presenza di un'eventuale
patologia carcinomatosa del
collo dell'utero.
Inoltre, l'eventuale sanguinamento ed il rischio emorragico di una biopsia in gravidanza è minimo e trascurabile se paragonato alla possibilità di una diagnosi di una patologia legata ad alterazioni del collo dell'utero.
Una
colorazione sul collo dell'utero, seguita eventualmente da colposcopia, non intacca minimamente il
feto, trovandosi quest'ultimo ben distante dalla porzione esterna del collo dell'utero.
Ovviamente, è assolutamente controindicato un
curettage endocervicale, cioè il prelievo di cellule dall'interno del collo dell'utero.
Saluti