Salve,
in qualità di
chirurgo ginecologo ti esprimo il mio parere: per
intramurale, si intende un
fibroma che è inserito nella
parete dell’utero, non escludendo il fatto che possa sporgere al di fuori della parete dell’utero o verso l’interno della
cavità uterina.
In linea generale, se i fibromi non affiorano in cavità uterina, è minore il rischio che possano interferire con la
gravidanza o l’impianto dell’
embrione.
Inoltre, le dimensioni che mi hai indicato non sono poi così significative, magari salvo per quello di 4,6 cm.
Il rischio di
aborto spontaneo esiste sempre ed indipendentemente a volte dalla presenza o meno di patologie come
miomi,
polipi o
cisti ovariche.
Ovviamente, non avendo immagini ecografiche a disposizione, non posso essere più preciso nel cercare di
predire il rischio di abortività o di buona riuscita della gravidanza, ove fosse quantificabile.
L’opzione di un
trattamento chirurgico può essere valida, a seconda della posizione dei miomi nell’ambito dell’
utero e dipendentemente dalle dimensioni. Secondo le linee guida, i
fibromi vanno operati quando sono sintomatici (dolore, senso di pesantezza al basso ventre,
emorragie uterine inaspettate) o quando causano
infertilità. Se queste condizioni non sussistono, di solito l’indicazione all’intervento è un po’ forzata.
Tieni presente inoltre che al giorno d’oggi esistono anche
terapie mediche per promuovere la riduzione delle dimensioni o dei sintomi dei miomi uterini ed alcune di queste terapie sono davvero molto efficaci ed a volte evitano totalmente la chirurgia.
Se l’ecografia ha posto un sospetto di un fibroma, magari il più grande di 4,6 cm che apparentemente sporge nella cavità dell’utero, un'
isteroscopia diagnostica, cioè un esame diretto della cavità uterina con una piccola telecamera, potrebbe dare tutte le informazioni necessarie e valutare se la cavità dell’utero è del tutto libera e pronta ad accogliere una gravidanza.
Ultima analisi, la
cisti ovarica di 2 cm va semplicemente ricontrollata una volta trascorso un paio di cicli mestruali, in quanto, un singolo riscontro di cisti ovarica, soprattutto se a contenuto liquido e delle dimensioni di 2 cm soltanto, non costituisce secondo linee guida un’indicazione ad una terapia chirurgica.
Vi invito a consultare un collega
ginecologo per maggiori informazioni al riguardo e per un corretto inquadramento effettuato di persona.
A disposizione per ulteriori chiarimenti, saluti.