Il superamento di un blocco psicosomatico, ovvero di origine psicologica, ma manifesto nel soma/corpo, è legato a 2 fattori principali: quanto si è consapevoli della sua origine psichica; quanto il disturbo porta con sé dei benefici secondari.
Come puoi notare, il primo punto è ben corrisposto, in quanto hai avuto ben chiara l'impressione dell'origine psicologica del tuo disturbo.
Per quanto riguarda il secondo punto, più complesso da affrontare, è da stabilire se il sintomo faccia parte della tua vita anche in senso positivo. Sembrerà un controsenso sentire esprimere un concetto tale, dove un sintomo in via ipotetica possiede degli elementi positivi nella nostra vita. Proporrò un semplice esempio per rendere il tutto più chiaro.
Mettiamo che un individuo debba sostenere un colloquio presso un'azienda non di suo gradimento. Inconsciamente, proverà qualche strategia per far sì che l'incontro vada male: arrivare in ritardo, scomposto, apparire poco interessato, scoprirsi poco interessato. Ora, il sintomo in questo caso è la resistenza al nuovo lavoro e il lato positivo di questo impedimento è quello di sottrarre il soggetto ad una futura situazione lavorativa spiacevole.
Facendo i debiti spostamenti e sovrapposizioni, puoi applicare il semplice schema alla tua situazione per avere un quadro più chiaro di quello che intendevo per beneficio secondario.
Naturalmente, non potendo scendere nel dettaglio, per motivi di rispetto della tua condizione privata, ti invito ad approfondire maggiormente l'argomento, che in realtà è molto vasto, contattando uno specialista per affrontare il delicato problema.