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Esistono dei farmaci per trattare il morbo di Alzheimer?

Salve,
mia madre ha 86 anni. Le è stato diagnosticato un Alzheimer lieve (per ora solo tramite test). Da un po' di giorni, sta molto male al mattino, temperatura 35,4°C, brividi, una sensazione fisica strana alla testa che non riesce a spiegare. Ometto i sintomi tipici di questa demenza (smarrimento, depressione), ma mi domando, visto che sta male fisicamente, questa demenza non potrebbe avere una componente soprattutto fisica, vascolare o quant'altro? Non esiste una medicina per farla stare bene fisicamente? 

Grazie

Risposta

Salve,
il morbo di Alzheimer (AD) è solo la forma più comune di demenza dell'anziano ed è su base neurodegenerativa.

La seconda forma più comune è la demenza vascolare (VD). C'è la tendenza nella pratica medica a chiamare AD qualsiasi forma di demenza senile, ma la diagnosi corretta deve basarsi su una serie di esami fatti da specialisti.

Molto spesso, l'AD si associa ad una componente vascolare di entità variabile, per cui il quadro clinico è misto. Una piccola ma significativa percentuale di pazienti presenta dei quadri di perdita cognitiva su base disendocrina (scarsa funzione della tiroide per esempio) o tossica o infettiva che vanno esclusi in quanto potenzialmente curabili.

Per il trattamento dell'AD, vi sono 3 farmaci che inibiscono lo smaltimento dell'acetilcolina, il neurotrasmettitore principalmente responsabile per la funzione della memoria ed un quarto farmaco che riduce la trasmissione eccitatoria nel cervello. Tale farmaco (la Memantina) ha dimostrato una qualche efficacia anche nelle forme di VD.

Va comunque sottolineato che gli effetti benefici di questi farmaci sono molto modesti e difficilmente apprezzabili se non tramite test. In pratica, provocano un modesto rallentamento della progressione della malattia.

I due tipi di farmaci possono essere associati nello stesso paziente e alcuni studi hanno dimostrato un effetto superiore rispetto alla terapia singola.

I sintomi che descrivi potrebbero non essere dovuti al processo primario (AD o altro che sia), ma a qualche complicazione secondaria, vascolare, cardiaca, infettiva, endocrina che va comunque approfondita e accertata da medici. Anche una possibile terapia farmacologica associata (se in atto) potrebbe essere responsabile di tali sintomi.

Saluti
Risposta a cura di
Dr. Ruggero Fariello Medico Chirurgo
Dr. Ruggero Fariello
Neurologo
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