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Come può curare l'aerofagia una donna di 72 anni?

Buongiorno, da qualche mese, soffro di aerofagia dopo i pasti, anche solo dopo una tazza di the con biscotti, bruciore allo stomaco, ma anche più in su dietro lo sterno, l'aerofagia dura anche 50 minuti, ho difficoltà a stare sdraiata anche per il riposino pomeridiano, capita che se anche dormo bene, al mattino mi sveglio presto perché avverto un peso allo sterno e sto decisamente meglio anche solo da seduta. Al mattino non ho aerofagia, eppure c'è lo stesso il peso che mi obbliga ad alzarmi. In piedi ed essendo ancora a digiuno, il disturbo sparisce. In questi giorni mi sta venendo paura a mangiare qualsiasi cosa, mangio con cautela e lo stesso ho i disturbi sopradescritti, sono un po' in sovrappeso, ho 72 anni e questo disturbo mi mette ansia. Quando al mattino sento il peso che mi obbliga ad alzarmi, ho 145/80 di pressione, dopo un quarto d'ora che sono alzata è già scesa a 110-120/80. Assumo Tenormin 50 mg al giorno e Norvasc 5 mg al giorno da una decina d'anni, a volta sopendo il Norvasc come in questi gg che a mezzogiorno ho magari 100/60 con astenia, pur avendo fatto colazione. Sono un tipo ansioso da sempre e poiché questa cosa mi agita, in questi giorni prendo 8 gtt di En al mattino e 8 gtt alle 17. Nelle ore successive sto decisamente meglio, mi sento tranquilla, ma appena mangio qualcosa ricomincio con aerofagia, bruciori allo stomaco. Non ho mai fatto indagini in questo senso perché non ne avevo mai sofferto. Sono una cantante di coro, sento che molti cantanti hanno questi disturbi, principalmente reflusso. Ho già fatto un ecg ma è normale. Grazie dell'attenzione, saluti e a presto.

Risposta

Buongiorno,
vista la complessità del tuo caso, ti suggerisco di prendere un appuntamento con un nutrizionista, così da poter indagare i tuoi sintomi, la tua alimentazione, poter approntare una buona valutazione antropometrica e nutrizionale e quindi poter stilare un piano nutrizionale mirato.

Certo è che l'aerofagia di cui soffri sta diventando limitante per le tue attività quotidiane, quindi è bene programmare una valutazione nutrizionale corretta, preceduta ovviamente da diagnosi medica qualora fosse necessario.

Riporti di aver fatto un ecg che risulta nella norma. Non dai invece informazioni riguardo la presenza di eventuali patologie o allergie o intolleranze alimentari. Sicuramente, uno stile di vita sano, sia in termini di attività fisica che corretta alimentazione, abbinato ad una riduzione del peso corporeo può molto aiutare.

Cordiali saluti
Risposta a cura di
Dr.ssa Veronica Troni Biologo
Dr.ssa Veronica Troni
nutrizionista
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