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Cosa fare se un adolescente fa acquisti compulsivi?

Buongiorno dottore, vorrei farle una domanda sui cambiamenti che avvengono nei sedicenni durante l'adolescenza. Vede mia figlia corrisponde a quest'età, deve iniziare quest' anno la terza superiore, lei è una ragazza dal carattere molto tranquillo, non è timida, è molto aperta con tutti ma il suo problema è che desidera così tante cose, oggetti materiali, che non riesce a trattenersi dal comprarle sempre. Lei dice che in questo modo non si sente incompleta, ma confesso che non capisco questa sua necessità e, secondo gli altri, lei prende sempre tutto come una critica, ed oltretutto è molto polemica con tutti. Prima era molto fragile e non reagiva se gli altri la prendevano in giro, se ne stava zitta. Con il passare del tempo, è diventata forte, anche dal fatto che porta un corsetto, ormai da 3 anni, per la scoliosi. Non ha mai fatto storie per il busto, è sempre stata regolare e meticolosa ma con il tempo è sorto questo problema del comprare sempre cose. Cosa fare?

Risposta

Buonasera, la situazione che descrivi è complessa, nel senso che oltre all'età della ragazza, che porta con se momenti che possono essere vissuti come critici, parla anche di un carattere che con lei si dimostra tranquillo, ma che gli altri notano con una tendenza a sentirsi criticata ed a questo si aggiunge il fatto di portare un corsetto. Probabilmente la tendenza a sfogare una tensione acquistando oggetti ha una radice nella situazione che descrive, bisognerebbe capire in che modo ha origine questa tensione e come viene vissuta da sua figlia, quali pensieri genera, come viene gestita. Bisognerebbe capire in cosa consiste esattamente questa tendenza a comprare: come, quanto tempo e denaro tua figlia impiega per questa che lei chiama compulsione, se è una tendenza della quale tua figlia non può fare a meno e in che circostanze l'impulso a comprare nasce. Il primo passo, sempre che non l'abbia già fatto, può essere quello di parlarne apertamente con sua figlia, di chiederle come mai si comporta così, cercando di farle capire che non è un interrogatorio, tanto meno un rimprovero, ma che semplicemente vuole capire cosa succede e se c'è qualcosa che la turba, che le crea malessere o la rattrista, esclusivamente per cercare di trovare insieme una soluzione. Il primo obiettivo è capire da dove viene il disagio (che lei poi sfoga nell'acquistare cose). Spero di essere stata d'aiuto. Cordialità
Risposta a cura di
Dr.ssa Paola Valenzano Psicologo
Dr.ssa Paola Valenzano
psicologopsicoterapeuta
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