I gatti persiani si riconoscono facilmente per via del pelo lungo e morbido che caratterizza il loro mantello.
Si tratta di una razza di origini antichissime le quali, tuttavia, sembrano essere ancora controverse. Si pensa che i primi esemplari siano stati importati dalla Persia intorno al XVII secolo, ma anche dall’Angora (Turchia), dunque si ritiene che quello che oggi viene riconosciuto come gatto persiano sia in realtà il frutto di combinazioni eseguite negli allevamenti.
I gatti persiani presentano un mantello di diverse colorazioni, sembra che anche la regina Vittoria ne possedesse uno blu.
Dunque, scopriamo insieme tutte le curiosità e le caratteristiche del gatto persiano, considerato uno dei felini più pregiati.
L’aspetto dei gatti persiani
Oltre al pelo, tra i tratti inconfondibili del gatto persiano rientrano sicuramente anche:
- il muso un po’ schiacciato (il cosiddetto “stop marcato”), che può comportare delle difficoltà respiratorie nel felino;
- le orecchie molto piccole;
- gli occhi molto grandi ed espressivi, la cui colorazione generalmente varia tra il verde, il blu, l’arancio oppure una combinazione di tonalità differenti.
Questo felino ha un corpo corto e massiccio: la testa è rotonda, le zampe sono forti e, così come la coda, si caratterizzano per essere anche molto corte.
I gatti persiani sono considerati di taglia media, con un peso che può variare dai 3 ai 6 kg circa.
Il mantello presenta un pelo lungo, spesso e denso e un sottopelo molto morbido, inoltre, può essere di moltissimi colori e combinazioni.
Il persiano bianco, il persiano nero, quello blu e quello rosso sono i più famosi, ma tra le altre tonalità (cosiddette solide) si riscontrano: cioccolato, crema, rosso, lilac. Inoltre, in base alle caratteristiche e alle sfumature del mantello, questo può essere: tabby, smoke, bicolor (che può comprendere anche la variante van e arlecchino), colorpoint o himalayano, particolor, tartarugato, shaded, chinchillà.
Esistono infatti circa duecento combinazioni di colore del persiano, a seconda della distribuzione dei peli colorati sul corpo.
Il carattere del gatto persiano
Per quanto riguarda il carattere del gatto persiano, si tratta di una razza abbastanza tranquilla, equilibrata e gentile, che non ama molto gli ambienti rumorosi. Questi felini, infatti, sono molto silenziosi e non molto attivi, quindi si riescono ad adattare alla vita in appartamento.
I gatti persiano riescono a conservare una certa indipendenza e spesso prediligono dei momenti di solitudine, nonostante ciò riescono ad essere molto pacati e affettuosi nei confronti delle persone con cui vivono.
Allo stesso tempo, specialmente se si vive con dei bambini, è sempre opportuno educarli alla reciproca convivenza.
Gatto persiano: come prendersene cura?
Come accennato in precedenza, il gatto persiano ha delle peculiarità fisiche che lo rendono molto affascinante ma che, d’altro canto, richiedono anche una cura particolare se si sceglie di vivere con questo felino.
Per quanto riguarda la toelettatura, è necessario spazzolare quotidianamente il pelo all’indietro per fare in modo che non vada incontro a nodi e sporcizia, aiutandosi con una spazzola a manico lungo, utile anche a rimuovere il pelo morto.
Durante la muta, poi, la spazzolatura si dovrà effettuare con più costanza. Inoltre, bisogna prestare attenzione anche all’igiene della lettiera.
É opportuno anche pulire gli occhi del persiano ogni giorno con appositi detergenti e salviette, per evitare che si creino depositi di lacrime che potrebbero provocare irritazioni sul suo viso.
L’alimentazione non deve essere trascurata, anzi, deve essere varia ed equilibrata e accompagnata dall’esercizio fisico, per non incorrere nell’obesità, considerando che i gatti persiani sono noti per non essere molto energici. Per questo è opportuno stimolarlo al movimento e all'attività fisica.
Inoltre, la conformazione del muso potrebbe provocare problemi di masticazione, dunque si dovrebbe optare per cibi facili da ingerire. In generale, il cibo umido è da prediligere rispetto a quello secco.
In ogni caso, è sempre necessario rivolgersi al veterinario e seguire attentamente tutte le indicazioni che fornirà sull’alimentazione e tutti gli accorgimenti da mettere in pratica in base al singolo gatto.
Qual è l'aspettativa di vita dei gatti persiani?
Per quanto riguarda l’aspettativa di vita del gatto persiano, è stimata intorno a 13 anni, ma è frequente che possano vivere anche diversi anni in più.
Infine, occorre evidenziare le possibili difficoltà di salute a cui questa razza può andare incontro a problemi respiratori e cardiaci, così come a disturbi renali o oculari proprio per via della conformazione del muso, per cui prendersene cura può richiedere molte attenzioni.
E proprio per questi motivi, è opportuno effettuare controlli regolari dal veterinario.
Costo
Il prezzo medio della razza persiana si aggira intorno a una cifra compresa tra i 700 e i 2000 euro, variando principalmente a seconda dell'allevamento di provenienza e delle caratteristiche dei genitori e dei nonni.