Se avete una sensazione di bruciore di stomaco accompagnata da dolore e nausea, potreste soffrire di gastrite.
La gastrite è una condizione patologica che deriva dall’infiammazione della mucosa gastrica. Se la mucosa è danneggiata, gli acidi contenuti nello stomaco possono provocare bruciori nella parte centrale dell’addome e del petto.
Gastriti non trattate possono provocare ulcere, dolore continuo e sanguinamento, quest’ultimo è un sintomo particolarmente allarmante in quanto può mettere a repentaglio la vita stessa della persona. Un’infiammazione cronica può addirittura portare allo sviluppo di tumori allo stomaco.
Solitamente la più comune causa di gastrite è il batterio Helicobacter pylori, conosciuto anche come H.pylori, che infetta lo stomaco. Altri sintomi indicatori di gastrite possono essere, bruciore, mal di pancia, dolori addominali, nausea, aerofagia e reflusso gastroesofageo. Invitiamo chiunque lamenti uno o più di questi sintomi a consultare il proprio medico curante per ulteriori valutazioni.
Alimentazione e gastrite: cosa mangiare in questi casi?
Cambiamenti nella dieta possono rappresentare un passo importante verso la guarigione della parete dello stomaco, per prevenire i processi infiammatori e combattere l’infezione derivante dall’H.pylori.
Diversi studi suggeriscono che l’H. pylori colpisce almeno il 50% della popolazione mondiale. Questo batterio è in grado di provocare l’infiammazione dello stomaco e aumenta il rischio di sviluppare l’ulcera del tratto gastrointestinale e anche il cancro. L’H.pylori è, infatti, il maggiore fattore di rischio per il tumore allo stomaco, che è il secondo tumore più letale al mondo.
L’alimentazione sembrerebbe essere un alleato chiave nella lotta contro l’H.pylori. Alcune ricerche hanno infatti dimostrato come cibi ricchi di sodio e di grassi siano in grado di modificare le pareti dello stomaco. Diete ad alto contenuto di sodio possono addirittura alterare le cellule dello stomaco e renderle più facilmente infettabili dall’H. Pylori.
Sintomi della gastrite: quali cibi possono calmare il disturbo?
La buona notizia è che mangiare determinati alimenti può essere d’aiuto per alleviare i sintomi della gastrite o dell’ulcera, in quanto aiutano a debellare il batterio H. pylori.
Due cibi in particolare si sono mostrati particolarmente efficaci in questo compito: i broccoli e lo yogurt.
I broccoli contengono una sostanza chimica chiamata sulforafano, già nota per i suoi effetti antibatterici e le proprietà anti-tumorali. Mangiare i broccoli potrebbe alleviare la gastrite, andando anche a ridurre il rischio di tumore allo stomaco. Questa scoperta si deve a uno studio pubblicato nel 2009 sulla rivista Cancer Prevention Research, nel quale si è dimostrato che soggetti che mangiavano almeno una tazza di broccoli al giorno per un periodo di almeno 8 settimane avevano un numero di infezioni allo stomaco minore rispetto a coloro che non li mangiavano.
Uno altro studio, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, ha esaminato gli effetti dell’aggiunta alla regolare dieta di una tazza di yogurt (contenente probiotici) insieme alla normale terapia antibiotica per trattare l’H.pylori.
L’86% dei soggetti che mangiavano yogurt in aggiunta alla terapia farmacologia debellava completamente il batterio, mentre il campione clinico che assumeva solo la terapia antibiotica, aveva una percentuale di successo infiore, pari al 71%.
Il motivo è probabilmente dovuto al fatto che lo yogurt ha colture attive e batteri utili, fattori che migliorano la capacità del nostro corpo di combattere i batteri indesiderati nello stomaco.
Altri cibi indicati nei casi di gastriti ed ulcere, sono:
- Mele
- Sedano
- Bacche (mirtilli, more, lamponi, fragole, mirtillo rosso)
- Olio d’oliva
- Miele
- Tè alle erbe
Gastrite? I rimedi naturali…
Invece di tre pasti principali, gli esperti consigliato di fare 5 o 6 pasti più piccoli durante tutto il giorno. Mangiare piccole quantità di cibo sembrerebbe aumentare la capacità dello stomaco di curarsi, riducendo gli effetti degli acidi dello stomaco.
L’acqua è essenziale al processo di cura. Si consiglia di ridurre o addirittura eliminare il consumo di alcol, in quanto provoca infiammazioni allo stomaco.
Smettere di fumare può essere d’aiuto. Fumare porta infatti a un aumento del rischio di infiammazioni allo stomaco e di tumore alla bocca, esofago e stomaco.
Alcuni integratori alimentari si sono rivelati efficaci nel curare la gastrite. Gli Omega-3 e i probiotici ne sono degli esempi. Prima di prendere integratori vi consigliamo di rivolgervi al vostro medico per evitare che qualcuno di questi possa interferire con altri farmaci che state assumendo.
Ridurre lo stress aiuta a migliorare il sistema immunitario. Lo stress emotivo infatti attiva la produzione di acido nello stomaco che può portare a un inasprimento dei sintomi e dell’infiammazione.
Una corretta alimentazione sembra giocare un ruolo importante nel diminuire ed eliminare il batterio H. pylori e nel ridurre l’incidenza di infiammazioni e gastriti.
Gastrite: le cause e i sintomi
La gastrite può essere sia acuta che cronica. Se acuta, ha un inizio improvviso e curabile.
Se la gastrite diventa cronica e non viene trattata può causare sintomi che peggiorano e potrebbero durare per anni, anche per tutta la vita. La gastrite cronica può portare a ulcere o a intenso dolore allo stomaco.
Molte persone che soffrono di gastrite non lamentano alcun sintomo. Quando i sintomi sono presenti, questi possono includere dolore o fastidio nella zona addominale, nausea, indigestione e nei casi più severi vomito.
Le ulcere sono serie complicanze delle gastriti e possono causare il sanguinamento della parete dello stomaco, intestino ed esofago, con i seguenti sintomi:
- Vertigini
- Svenimento
- Debolezza
- Accelerazione del battito cardiaco
- Respiro corto
- Vomito di colore rosso o marrone scuro
- Feci nere, scure o con sangue
Consigliamo a chiunque abbia uno o più di questi sintomi, di rivolgersi immediatamente a un medico per gli opportuni accertamenti.
I fattori di rischio predisponenti la gastrite includono:
- Alimentazione errata
- Uso di droghe
- Fumo
- Sovrappeso
- Consumo eccessivo di alcol
- Uso regolare di farmaci antinfiammatori non steroidi
Ridurre l’assunzione di antinfiammatori riduce il rischio di gastriti e ulcere.
Uno studio recente indica che ogni anno circa il 2% dei soggetti che assumono FANS vanno incontro a complicazioni gastrointestinali, un tasso cinque volte più altro di coloro che non li assumono.
Prestate quindi attenzione al vostro stile di vita! La salute, anche del vostro stomaco, dipende molto dalle abitudini quotidiane.