Lo shock ipovolemico può colpire chiunque, ma bambini piccolissimi ed anziani sono maggiormente a rischio.
Come abbiamo già accennato, questa condizione si viene a verificare a seguito di sanguinamenti di vario tipo, come:
Anche la perdita di fluidi corporei può portare a shock ipovolemico. Può infatti presentarsi a seguito di:
Si tratta di una condizione grave che, quando si presenta, necessita di un rapido intervento da parte di uno staff medico. Purtroppo però talvolta i sintomi non appaiono subito e si presentano solo quando lo shock è ormai grave. I sintomi si distinguono in lievi e gravi. I principali sintomi lievi sono:
Tra i sintomi gravi ci sono:
Altri sintomi sono:
Ci sono delle cose che è utile fare, una volta compresa la gravità della situazione, mentre si attendono i soccorsi. È importante far sdraiare il malato, tenendone sollevati i piedi. Non spostare la persona, specialmente se si sospettano traumi a testa, collo e schiena. Accertarsi che la persona stia al caldo e non dargli fluidi per via orale.
È la mancanza di sangue e fluidi che può portare a gravissime complicazioni. Tra le più importanti ci sono:
La loro insorgenza e le possibilità di recupero sono legate alla lesione che ha portato alla ipovolemia ed alla quantità di sangue persa. Le prospettive di recupero sono migliori in soggetti sani che non abbiano avuto gravi perdite ematiche.
In alcuni casi è immediatamente individuabile, come quando sono presenti imponenti emorragie, mentre in altri casi è necessario una visita medica che diagnostichi battito accelerato associato a pressione bassa. Altri utili esami sono:
Quando si è sotto shock ipovolemico per prima cosa verranno somministrati sangue o fluidi. Successivamente si va a trattare la causa dello shock. Per aumentare la forza di pompaggio del cuore si somministrano: