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Ebola

Microbiologia e virologia
Ebola

Che cosa è l'Ebola

L'Ebola è un virus letale, molto raro. Provoca sanguinamenti all'interno e all'esterno del corpo, danneggiando il sistema immunitario e gli organi, sino a provocare una febbre emorragica.

Sintomi di Ebola

I tipici segni dell'ebola comprendono la comparsa improvvisa di febbre, mal di testa, dolori muscolari e articolari; ma anche debolezza, vomito, diarrea, e ancora: insufficienza renale ed epatica. Durante il periodo di incubazione la persona infetta non è contagiosa, ma lo diventa quando inizia a manifestare i sintomi; in caso di peggioramento, si parla di emorragia sia interna che esterna. 

Qual è la storia del virus Ebola

L'Ebola è un virus apparentemente molto giovane. Il primo ceppo fu scoperto nel 1976 nel villaggio Yambuku nella Repubblica Democratica del Congo, dove scorre il fiume Ebola che dà il nome al virus. L'origine non è ancora nota ma si suppone che i pipistrelli della frutta (Pteropodidae) siano i maggiori portatori.

Peter Piot, era un giovane ricercatore di 27 anni quando virus oltrepassò i confini, giungendo in Europa per essere studiato. Nel 1976, l'Ebola uccise 280 persone nell'ex Zaire, ovvero l'88% dei pazienti contagiati.
  

Come si contagia l'Ebola

L'Ebola si contagia tramite il contatto con un animale infetto, come:

  • scimpanzé
  • gorilla
  • pipistrelli della frutta
  • scimmie
  • antilopi di foresta
  • istrici infetti trovati malati o morti o catturati nella foresta pluviale
Una volta che una persona ha contratto il virus da un animale infetto, questo può trasmettersi all'interno della comunità da persona a persona. L'Ebola può essere trasmessa anche tramite aghi o biancheria sporca dei fluidi infetti. 

Periodo di incubazione dell'Ebola

L'Ebola ha un periodo di incubazione che può variare da 2 a 21 giorni. Anche i pazienti guariti sono considerati dei potenziali pericoli di diffuzione del virus perché, ad esempio, attraverso lo sperma la malattia può essere trasmessa al partner per un massimo di sette settimane dopo la completa guarigione. L’infezione da virus Ebola può essere diagnosticata solo attraverso test di laboratorio quando compaiono i primi sintomi. 

Come viene diagnosticata l'Ebola?

Diagnosticare il virus Ebola solo dai sintomi è davvero difficile. È possibile comunque escludere malattie come colera o malaria. È necessario dunque effettuare dei test di laboratorio, come analisi del sangue e dei tessuti. 

Gli esami ematochimici mostrano le prime irregolarità ematologiche, come:

  • linfopenia: un diminuito numero di linfociti nel sangue;
  • neutrofilia: aumento del numero dei granulociti neutrofili;
  • piastrinopenia: diminuzione delle piastrine.
Anche gli enzimi epatici, che tendono ad alzarsi, possono essere una spia della presenza del virus. 

Attualmente, si sono impiegati nuovi test per la diagnosi, meno invasivi, che consentono di valutare il paziente solo con il prelievo di saliva, urine e campioni inattivati.

Trattamento del virus Ebola

Attualmente, non ci sono né vaccini né cure per la malattia da virus Ebola, anche se alcuni studi sono in fase di sperimentazione. Le persone che contraggono il virus necessitano di terapia intensiva, in quanto risultano spesso disidratate e hanno bisogno di liquidi per via endovenosa; molto spesso poi i casi sospetti o confermati vengono isolati da altre persone; tra le terapie per l'ebola rientrano infine:

  • Ossigenoterapia
  • Liquidi per via endovenosa od orale
  • Trasfusioni di sangue
  • Antidolorifici.

Come si può prevenire la diffusione dell'Ebola

Il modo migliore per evitare di contrarre la malattia è quello di non fare un viaggio in aree dove si trova il virus durante le epidemie. Per le comunità invece direttamente coinvolte, la prevenzione è una sfida che può essere combattura attraverso la giusta conoscenza dei pericoli. 

È importante far sì che siano limitate le cerimonie di sepoltura, in cui vi è un contatto diretto con un defunto infetto. Si deve evitare, poi, di venire a contatti con animali portarori del virus. 

Possibilità di guarigione dall'Ebola

Purtroppo, il virus Ebola è oggi uno dei più aggressivi e pericolosi. Si calcola che sia fatale nel 50-90% dei casi.

Fegato, vasi sanguigni sono distrutti e la morte è, solitamente, causata da un forte shock ipovolemico dovuto alla perdita di sangue. 

Dr. Bruno Tozzi Medico Chirurgo
Dr. Bruno Tozzi
infettivologo

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