Cos'è
La
diarrea è un disturbo dell'intestino consistente nell’aumento della frequenza giornaliera dell’evacuazione, con emissione di feci di ridotta consistenza, talvolta liquide, mucose o sierose; le scariche frequenti si verificano più di tre volte al giorno. La diarrea si può presentare a tutte le età, anche se bambini e anziani sono più esposti; mediamente gli adulti hanno un attacco di diarrea acuta circa quattro volte all’anno.
La
diarrea acuta è un problema comune che di solito si protrae per uno-due giorni per poi risolversi da sola, senza particolari trattamenti specifici.
Quando il disturbo si verifica oltre i due giorni, va indagato perché, oltre ad aumentare il rischio di disidratazione per l’eccessiva perdita di liquidi, può essere sintomo di un problema di altre condizioni. Deve pertanto essere trattata preventivamente con una adeguata reintegrazione dei liquidi persi, per evitare danni all’organismo.
Nel caso in cui il disturbo si ripresenti frequentemente nel corso della settimana, si parla di
diarrea ricorrente. La
diarrea cronica è tale quando la sintomatologia si prolunga per un periodo superiore alle due settimane.
Riassumendo, la diarrea può essere:
-
Acuta – Ovvero insorgere improvvisamente e perdurare per meno di due settimane.
-
Persistente – Se di durata compresa tra le due e quattro settimane.
-
Cronica – Se di durata superiore alle due settimane.
Sintomi
I sintomi della diarrea possono essere molteplici, come ad esempio:
L'intensità dei segni di emorroidi dipende dalla causa ha determinato la iperattività intestinale.
Cause
Le
cause della diarrea possono essere causate dalle seguenti condizioni:
-
Disturbi funzionali all’intestino – La diarrea può essere un sintomo della sindrome dell'intestino irritabile.
-
Alterazione della flora intestinale – Stress, preoccupazione e ansia possono arrivare ad alterare la flora intestinale, causando diarrea.
-
Fecaloma – Un ammasso di feci dure e disidratate che si forma nel tratto intestinale provoca contemporaneamente stitichezza ed emissione di feci liquide. In questo caso si tratta di una pseudo-diarrea, che si presenta con episodi sporadici.
-
Abuso di lassativi – In persone che soffrono di stitichezza, è possibile che l'utilizzo incontrollato di lassativi abbiano come effetto collaterale la diarrea per via di una eccessiva attività intestinale.
-
Malattie intestinali – Le malattie infiammatorie intestinali (come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa) spesso sono tutte patologie che manifestano questo sintomo in modo più o meno intensa.
- Infezioni batteriche – Possono provocare diarrea anche diversi tipi di batteri ingeriti tramite l'alimentazione o l'acqua contaminata. I batteri in questione sono: Stafilococco aureo, Escherichia coli, Campylobacter, Salmonella, Shigella, Clostridium Difficile.
-
Infezioni virali – Molti virus causano diarrea, compresi il virus di Norwalk e Rotavirus (responsabili delle cosiddette influenze intestinali), Citomegalovirus, Herpes simplex e l’epatite virale. Nei bambini sono particolarmente attivi il Rotavirus e l'Adenovirus.
- Intolleranze alimentari – Alcune persone nfaticano a digerire alcuni alimenti, come ad esempio il lattosio. Questo zucchero presente nei latticini è tra gli elementi più implicati in questo disturbo, è usato come eccipiente in molti farmaci e, nei pazienti fortemente intolleranti, minime quantità di questo zucchero possono causare forte diarrea.
-
Parassiti – I parassiti possono entrare nel corpo tramite il cibo o l’acqua e stabilirsi nel sistema digestivo. I parassiti che causano la diarrea comprendono: Giardia Lamblia, Entameba Histolytica e Cryptosporidium.
-
Reazione ai farmaci – La lista dei farmaci che possono provocare la diarrea è particolarmente nutrita. Tra i farmaci più comunemente utilizzati e responsabili di questo disturbo ci sono gli antibiotici. Queste molecole, impiegate per le infezioni batteriche, distruggono peròanche batteri della flora microbica dell'intestino crasso, aumentando le probabilità che proliferino microorganismi patogeni responsabili di diarrea. Questo effetto indesiderato può essere prevenuto associando il farmaco a un trattamento specifico con probiotici. Alcuni farmaci per dimagrire, come l'acarbosio, riducono l'assorbimento dei carboidrati e dei grassi alimentari provocando diarrea. Oltre ai lassativi, possono dare lo stesso disturbo gli antiacidi per lo stomaco (che contengono magnesio), farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e antineoplastici usati in terapie antitumorali. Anche dei farmaci impiegati in cardiologia possono causare diarrea. In particolare sono da considerare gli antipertensivi Ace-inibitori Beta-bloccanti. Tra i farmaci attivi a livello del sistema nervoso centrale che causano la diarrea ci sono ansiolitici (Benzodiazepine), antidepressivi (Fluoxetina).
-
Postumi di interventi chirurgici – Alcune persone sviluppano diarrea dopo un intervento chirurgico allo stomaco o a seguito della rimozione della cistifellea. Il motivo può essere rispettivamente un cambiamento nel modo in cui si muove il cibo attraverso il sistema digestivo, un aumento della bile nel colon che ha una azione lassativa all’interno dell’intestino.
-
Diarrea del viaggiatore – Le persone che visitano i paesi stranieri sono a rischio di diarrea, causata dal cibo o dall’acqua potabile contaminata da batteri, virus o parassiti. La diarrea del viaggiatore può essere un problema soprattutto per i paesi in via di sviluppo. Fanno parte di questo gruppo, i virus influenzali o parainfluenzali (come la cosiddetta influenza intestinale). I principali alimenti a rischio sono: molluschi, uova, carne cruda o poco cotta, verdura e frutta lavate con acqua contaminata, latticini non pastorizzati, bibite con ghiaccio.
Se la diarrea tende a persistere è utile effettuare dei test specifici quali la
coprocoltura, l’esame chimico fisico delle feci, esami ematici.
Differenza tra diarrea e dissenteria
Sebbene i due termini siano spesso usati come sinonimi, tuttavia si riferiscono a due condizioni diverse.
La
diarrea è un disturbo della defecazione giornaliera con emissione di feci non formate, poltacee o acquose.
La
dissenteria è l’espressione di una
gastroenterite caratterizzata da più’ evacuazioni giornaliere di feci diarroiche con presenza di sangue (
ematochezia).
Cura
Un trattamento per la diarrea prevede:
- assumere adeguati quantitativi di liquidi per evitare la disidratazione;
- evitare i latticini, i grassi, i prodotti alimentari a base di fibre, i dolci, il caffè, gli alcolici;
- assumere farmaci specifici prescritti dal medico.
Diarrea negli bambini e negli anziani
A più alto rischio sono i soggetti più fragili, bambini e anziani, sui quali è necessario intervenire tempestivamente.
La
diarrea nei bambini, soprattutto nel primo anno di vita, rappresenta nei paesi poveri la prima causa di decesso, mentre è gestibile senza grandi rischi nei paesi occidentali.
L’
infezione da Rotavirus è la causa più comune di diarrea acuta infantile. Tale condizione si risolve solitamente entro dieci giorni.
La diarrea è particolarmente pericolosa nei neonati e nei lattanti, perché può portare alla
disidratazione in appena un giorno o due. Un bambino può morire per disidratazione nel giro di pochi giorni.
La cura principale per la diarrea nei bambini è oertanto la
reidratazione per sostituire rapidamente i liquidi persi.
La diarrea nell'anziano rappresenta una causa importante di morbilità e mortalità, soprattutto durante i ricoveri quando è più facile il contagio. Gli anziani, infatti, sopportano meno le conseguenze della disidratazione dovute alla diarrea.
Cibi sconsigliati
L’alimentazione in presenza di diarrea può avere un ruolo importante. Alcuni cibi infatti vanno evitati per evitare un peggioramento dei sintomi. Tra questi, vi sono:
- caffeina;
- prodotti lattici;
- alimenti ricchi di grassi;
- alimenti ad alto contenuto di fibra;
- alimenti molto dolci.
Quando la diarrea comincia a migliorare, è possibile riprendere il consumo di alimenti teneri come:
- patate lesse;
- banane;
- pane tostato;
- riso;
- carote cotte;
- pollo;
- cracker.
Sono sconsigliati gli alimenti ricchi di fibre poiché favoriscono il transito e lo svuotamento intestinale.
Sono quindi da evitare cereali fatti con farine integrali e la mollica di pane bianco.
E per quanto riguarda la frutta, meglio non consumare:
- cachi;
- cocco;
- lamponi;
- datteri;
- fragole;
- uva;
- frutta secca;
- mandorle;
- noci;
- nocciole;
- pinoli;
- more;
- pere;
- prugne;
- ribes;
- fichi.
Per quanto riguarda la verdura, vanno infine evitati i seguenti alimenti:
- broccoli;
- cipolle;
- carciofi;
- piselli
- ceci;
- cime di rapa;
- fagioli;
- cavoli;
- fave;
- lenticchie.
Non sono opportuni anche i cibi troppo grassi come:
- creme;
- fritti;
- lardo;
- pancetta;
- salumi e insaccati.
Cosa mangiare
In caso di diarrea è bene limitarsi a mangiare cibi leggeri, dato che i cibi piccanti e gli alimenti strutturati possono irritare il tratto digestivo, incrementando il problema. I cibi da mangiare in caso di diarrea includono:
- cereali come porridge, fiocchi d'avena e semolino;
- succo di mela;
- banana;
- riso bianco;
- pane o toast o fette biscottate;
- patate bollite.
Questi cibi possono risultare particolarmente utili il primo giorno di diarrea. È inoltre importante fare molti piccoli spuntini durante il giorno per evitare di sovraccaricare l'apparato digestivo.
Quando consultare un medico
Solitamente la diarrea non è pericolosa, ma può diventarlo.
Il
medico va invece contattato in caso di persistenza dei sintomi per più di due giorni nel caso degli adulti, 24 ore per i bambini, forte dolore addominale o al retto, febbre, feci con sangue o pus, feci nere e/o catramose e una temperatura superiore a 39 gradi,. Sono sempre da considerare con attenzione i segni di disidratazione.
Vomito e diarrea
La
combinazione di vomito e diarrea, per quanto spiacevole, è tranquillamente trattabile a casa. È importante consumare liquidi con regolarità per evitare la
disidratazione.
In caso di
diarrea e vomito seguire le seguenti indicazioni:
- restare a casa e riposarsi;
- bere molti liquidi, come acqua o infusi (da bere con piccoli sorsi);
- è importante fare piccoli sorsi in maniera molto frequente;
- ai bambini, somministrare anche piccole quantità di cibi solidi tra le frequenti sorsate o le poppate;
- mangiare solo quando ci si sente in grado di farlo;
- assumere del paracetamolo se il disagio è particolarmente intenso.
Se il vomito accompagna la diarrea, evitare invece di:
- bere succhi di frutta o bevande frizzanti: possono infatti peggiorare la diarrea;
- non somministrare a bambini al di sotto dei 12 anni qualche medicina per frenare la diarrea;
- non somministrare aspirina ai bambini al di sotto dei 16 anni.
Diarrea in gravidanza
La diarrea durante la gravidanza è un piccolo inconveniente che si può comunemente verificare.
La diarrea in gravidanza si verifica perché una donna incinta apporta delle modifiche alla sua dieta per assicurarsi che il bambino disponga di tutti gli elementi nutritivi di cui ha bisogno. I mutamenti alimentari possono talvolta irritare il sistema digerente e causare diarrea.
Un’ulteriore causa di diarrea durante la gravidanza dipende dal fatto che alcune donne diventano più sensibili a determinati alimenti. Si può trattare di cibi che la donna ha mangiato con molta frequenza in passato, ma mangiarli durante la gravidanza può irritare lo stomaco e causare diarrea.
Un’altra causa di diarrea nelle donne incinte è dovuta a
mutamenti ormonali. Talvolta gli ormoni come il
progesterone possono rallentare il processo digestivo e determinare stitichezza, altre volte invece possono causare diarrea.
La diarrea in una donna incinta può anche dipendere da una infezione batterica o virale.
La diarrea durante il terzo trimestre di gravidanza è comune e può verificarsi con sempre maggiore frequenza man mano che si avvicina la data del parto, dalle due settimane precedenti a qualche attimo prima del travaglio.
La maggior parte dei casi di diarrea tende a risolversi autonomamente. Il principale
rimedio per la diarrea in gravidanza è di rimanere idratate, assicurandosi di bere molta acqua, molti succhi (ricchi di
potassio) e nutrendosi di brodi (che contengono
sodio) e zuppe per reintegrare gli elettroliti persi.
Fermenti lattici
I fermenti lattici in caso di diarrea costituiscono una delle principali terapia per alleviare dovuto alla diarrea, soprattutto se causata da un virus stagionale, associato anche a vomito e a forme di gastroenterite. L’unica soluzione quindi è quella di ripristinare la flora batterica dell’intestino.
I fermenti lattici durante la diarrea, come già detto, contribuiscono a riequilibrare la flora batterica intestinale. La flora batterica è un ecosistema popolato da circa 500 specie di microrganismi. La flora difende l’organismo e favorisce l’assorbimento di sostanze nutritive, favorendo le normali funzioni intestinali.
I fermenti lattici possono anche essere arricchiti di sostanze dette “prebiotiche”, in grado di far crescere i batteri amici dell'intestino, o “probiotici”, organismi vivi che aiutano a ripopolare la flora batterica intestinale e vengono tipicamente assunti quando si verifica uno squilibrio.
I fermenti lattici se si ha diarrea vanno assunti subito, durante la fase acuta, almeno due volte al giorno per poi continuare ad assumerli per una settimana. Ogni prodotto presenta la sua posologia, ma in genere l'assunzione è consigliata almeno due volte al giorno e lontana dai pasti.
I fermenti lattici si comprano in farmacia: si tratta di “farmaci da banco”, pertanto possono essere acquistati senza ricetta.