Le piastrine, dette anche trombociti, sono frammenti cellulari derivanti dalla frammentazione dei megacariociti: sono perciò privi di nucleo, come i globuli rossi, e di strutture quali il reticolo endoplasmatico e l'apparato di Golgi; sono tuttavia delimitati da una membrana, che rende ogni piastrina indipendente dalle altre, e possiedono granuli, vari organelli citoplasmatici e RNA. I trombociti sono i più piccoli elementi figurati del sangue: hanno infatti un diametro compreso tra i 2 ed i 3 µm ed una forma discoidale.
Sono normalmente presenti nel sangue circolante, e ne rappresentano il 70% della parte corpuscolata, e nella milza, per il restante 30%. Esse svolgono un importante ruolo nella regolazione della coagulazione del sangue insieme agli enzimi e ai fattori della coagulazione: la loro principale funzione è infatti arrestare la perdita di sangue dalle ferite. Hanno una sopravvivenza media di 10 giorni.
Piastrine: funzione
Nonostante abbiamo dimensioni estremamente contenute, le piastrine possiedono una struttura interna estremamente complessa, dal momento che intervengono attivamente in un processo biologico di primaria importanza: l’emostasi (dal greco: haima, "sangue" + stasis, "blocco"). In sinergia con gli enzimi della coagulazione, le piastrine permettono il passaggio del sangue dallo stato fluido a quello solido, formando una specie di tappo (o trombo) che ostruisce i punti lesi dei vasi.
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Valori normali delle piastrine
In un millilitro di sangue sono normalmente presenti dalle 150.000 alle 400.000 piastrine. La loro vita media è di 10 giorni, al termine dei quali vengono fagocitate o distrutte dai macrofagi, soprattutto nel fegato e nella milza dove sono presenti circa un terzo delle piastrine totali. Ogni giorno sono prodotte dalle 30.000 alle 40.000 piastrine per mm3; in caso di necessità, tale sintesi può aumentare 8 volte.
I valori di riferimento del test della conta piastrinica può variare in base all’età, al sesso e alle apparecchiature utilizzate in ciascun laboratorio. Pertanto, è consigliabile controllare il range fornito dal laboratorio direttamente nel referto dell’esame.
Struttura delle piastrine
La struttura delle piastrine, così come la loro forma e volume, mutano profondamente in relazione al grado e allo stadio di attività. Nella forma inattiva, le piastrine sono costituite da una parte più pallida (ialomero) e da una parte centrale più rifrangente (cromomero), ricca di granuli contenenti proteine della coagulazione e citochine.
La membrana cellulare è ricca di molecole proteiche e glicoproteine, che fungono da recettori regolando l'interazione della piastrina con l'ambiente circostante (adesione ed aggregazione).
Patologie a carico delle piastrine
Le più comuni patologie a carico delle piastrine sono:
La diminuzione dei valori piastrinici, detta anche trombocitopenia o piastrinopenia, può avere cause differenti che, in base alla loro natura, possono essere così classificate:
Acquisite, ad esempio se dovute all’assunzione di alcuni farmaci, infezioni o carenza delle vitamine B12 e B9;
Congenite, ovvero causata da alcune malattie come la sindrome di Fanconi o la trombocitopenia ereditaria;
Gestazionali, come la piastrinopenia che si verifica in gravidanza.
La diminuzione della conta piastrinica può venire riscontrato in queste patologie:
Uso di antibiotici, di barbiturici, di diuretici, di fenilbutazone (farmaco antinfiammatorio non steroideo, FANS), di ipoglicemizzanti (farmaci per diabetici che abbassano la glicemia).
Sintomi di piastrinopenia
Solitamente i pazienti affetti da piastrinopenia non lamentano sintomi ma presentano emorragia, ematomi e lividi.