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Belladonna

Omeopatia
Belladonna

Cos'è la belladonna

La belladonna è una pianta erbacea perenne e appartiene alla famiglia delle solanacee (la stessa cui appartengono pomodori e patate). La belladonna è conosciuta anche come Atropa belladonna (nome scientifico).

L'origine del nome belladonna è abbastanza intuitivo: deriva infatti dalla locuzione "bella donna o signora" e si deve a una pratica rischiosa in Italia. Il succo di bacche di belladonna è stato infatti utilizzato storicamente per allargare le pupille delle donne, dando loro un aspetto sorprendente. Non è stata una buona idea, perché la belladonna può essere velenosa.

La pianta emana un cattivo odore che la rende distinguibile, tale cattivo odore è emanato dalla peluria che ricopre sia le foglie che il fusto. La pianta fiorisce durante il periodo estivo e i suoi fiori sono di piccole dimensioni, a forma di calice e di un colore violaceo.

I frutti di belladonna sono piccoli, neri e circondati da una corona a stella. L’areale della pianta è l’Europa centrale, Africa settentrionale ed Asia occidentale. La possiamo trovare anche in Italia sulle zone alpine o sugli Appennini. .

Si tratta di una pianta abbastanza robusta che può raggiungere un’altezza di 150 cm ed è caratterizzata da uno spesso rizoma e da un fusto ramificato. Le foglie di belladonna sono semplici e possono essere di dimensioni differenti nella parte superiore, la loro forma è ovalare.

Le foglie e in particolare la radice della belladonna sono utilizzate in medicina. Se assunta per via orale, l'utilizzo della belladonna va dal sedativo, per fermare gli spasmi bronchiali in asma e pertosse, e come un rimedio raffreddore e febbre da fieno. È anche usata per il morbo di Parkinson, coliche, infiammazioni intestinali e come antidolorifico.

La belladonna in unguento è utilizzato per il dolore articolare, dolore lungo il nervo sciatico, e dolore nervoso generale. La belladonna in cerotti viene invece utilizzata per incapacità di controllare i movimenti muscolari, sudorazione eccessiva, e l'asma. Infine, la belladonna è utilizzata anche come supposta per le emorroidi.

Principi attivi della belladonna

La Belladonna contiene tre principi attivi della famiglia degli alcaloidi he sono:

  • Atropina – Con effetto anestetico e sedante che conferisce le proprietà mortali alla pianta.
  • Iosciamina – Che stimola il sistema nervoso centrale.
  • Scopolamina – Con capacità depressive del sistema nervoso centrale. 
Sia la iosciamina che la scopolamina agiscono come agenti antispasmodici. Grazie ai suoi principi attivi questa pianta viene utilizzata come rimedio a tutti quei disturbi che coinvolgono il sistema nervoso. Inoltre, è molto indicata per chi soffre molto il freddo. Viene utilizzata per molti disturbi acuti dei vari apparati dell’organismo (soprattutto per l'apparato respiratorio). 

Belladonna e veleno

Il sapore dei suoi frutti della è dolciastro, tuttavia la belladonna è interamente velenosa. Infatti, se si ingerisce anche una piccola quantità di bacche si può arrivare alla morte in poco tempo.

I sintomi da avvelenamento da belladonna includono:
 
Il nome scientifico della pianta (Atropa belladonna) non è casuale, infatti Atropa era una divinità greca che aveva il compito di recidere il filo della vita. Belladonna perché nel Rinascimento veniva utilizzata come crema per il viso. 

Utilizzi della belladonna

Ricapitolando, gli utilizzi della belladonna sono validi per le seguenti patologie:

  • Sindrome dell'intestino irritabile
  • Asma
  • Pertosse
  • Raffreddore
  • Febbre da fieno
  • Morbo di Parkinson
  • Mal d'auto
  • Dolore simile ad artrite
  • Problemi nervosi
  • Emorroidi
  • Spasmi e dolore da colica nello stomaco e nei dotti biliari
  • Altre condizioni.
Ulteriori prove sono necessarie per valutare l'efficacia di belladonna per questi usi.

Gli utilizzi della belladonna in omeopatia (diluita e dinamizzata) sono possibili nei seguenti casi:

Il dosaggio della belladonna è di 3 granuli o 5 gocce dalle 2 alle 6 volte al giorno a seconda del bisogno. 

Controindicazioni della belladonna

Gli effetti collaterali della belladonna possono includere secchezza della bocca, pupille allargate, visione offuscata, pelle rossa secca, febbre, battito cardiaco veloce, incapacità di urinare o sudore, allucinazioni, spasmi, problemi mentali, convulsioni e coma.

Le controindicazioni nell'utilizzo della belladonna si verificano dunque nelle seguenti situazioni:

  • Gravidanza e allattamento – La belladonna è probabilmente pericolosa se assunto per via orale durante la gravidanza. La belladonna contiene infatti sostanze chimiche potenzialmente tossiche ed è stata collegato a segnalazioni di gravi effetti collaterali. La belladonna è anche probabilmente pericolosa durante l'allattamento. Può ridurre la produzione di latte e passare anche nel latte materno.
  • Insufficienza cardiaca congestizia – La belladonna potrebbe causare battito cardiaco rapido (tachicardia) e potrebbe peggiorare l'insufficienza cardiaca congestizia.
  • Stitichezza – La belladonna potrebbe peggiorare la stitichezza.
  • Sindrome di Down – Le persone con sindrome di Down potrebbero essere estremamente sensibili alle sostanze chimiche potenzialmente tossiche presenti nella belladonna e ai loro effetti nocivi.
  • Reflusso esofageo – La belladonna potrebbe peggiorare il reflusso esofageo.
  • Febbre – La belladonna potrebbe aumentare il rischio di surriscaldamento nelle persone con febbre.
  • Ulcere allo stomaco – La belladonna potrebbe peggiorare le ulcere allo stomaco.
  • Infezioni del tratto gastrointestinale – La belladonna potrebbe causare un lento svuotamento dell'intestino, determinando la ritenzione di batteri e virus che possono causare infezioni varie.
  • Blocco del tratto gastrointestinale – La belladonna potrebbe peggiorare le malattie ostruttive del tratto gastrointestinale (tra cui atonia, ileo paralitico, e stenosi).
  • Ernia iatale – La belladonna potrebbe peggiorare l'ernia iatale.
  • Pressione alta – Prendendo grandi quantità di belladona, può aumentare la pressione sanguigna. Questo potrebbe rendere la pressione sanguigna troppo elevata nelle persone che già soffrono di pressione alta.
  • Glaucoma ad angolo stretto – La belladonna potrebbe peggiorare il glaucoma ad angolo stretto.
  • Battito cardiaco rapido (tachicardia) – Come già detto, la belladonna potrebbe peggiorare il battito cardiaco rapido.
  • Colite ulcerosa – La belladonna potrebbe promuovere complicazioni di colite ulcerosa.
  • Difficoltà urinare (ritenzione urinaria) – La belladonna potrebbe infine peggiorare la ritenzione urinaria.
Dr.ssa Carmela Loredana Balice Medico Chirurgo
Dr.ssa Carmela Loredana Balice
omeopatapediatra

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