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Alimentazione con sondino nasogastrico

Geriatria

In cosa consiste l'alimentazione con sondino nasogastrico?

L'alimentazione con sondino nasogastrico è un trattamento medico che consiste nell'inserimento di un tubo di plastica attraverso il naso, che passa per la gola e arriva nello stomaco.

Quando è necessaria l'alimentazione con sondino nasogastrico?

Il sondino nasogastrico viene utilizzato per l'alimentazione e la somministrazione di farmaci o altri agenti per via orale. Nel caso in cui le quantità da somministrare siano minime si procede all'iniezione nel tubo tramite siringa. Quando è necessaria l'alimentazione continua si può utilizzare un sistema a gravità o un sistema collegato a una pompa elettronica che è in grado di controllare l'assunzione del paziente e segnalare qualsiasi problema di alimentazione.

Quando non è indicata l'alimentazione con sondino nasogastrico?

L'alimentazione con sondino nasogastrico è controindicata nel caso in cui il paziente abbia subito un intervento chirurgico di bypass gastrico e nei casi di:

  • fratture del cranio
  • gravi fratture facciali
  • varici esofagee
  • disturbi della coagulazione

Quali complicazioni può comportare l'alimentazione con sondino nasogastrico?

Alcune complicazioni meno gravi possono essere:

  • sangue dal naso
  • sinusite
  • mal di gola

Complicanze più significative possono essere, invece:

  • perforazione esofagea
  • aspirazione polmonare
  • polmone collassato

L'aspirazione e il collasso polmonare sono complicanze di un errato posizionamento del sondino; in pazienti anziani terminali l'uso del SNG o della PEG sono controversi perchè spesso peggiorano la qualità della vita e non migliorano la prognosi

Quando si ricorre alla sospensione dell'alimentazione con sondino nasogastrico?

L'alimentazione con sondino nasogastrico può essere interrotta o sospesa ad esempio nel trattamento di malati terminali dove il suo utilizzo non dovrebbe alterare l'esito ultimo. Tale sospensione è considerata da alcuni una forma di eutanasia attiva, mentre il decidere di non impiegarne una può essere considerato un modo di evitare l'accanimento terapeutico.

Dr. Roberto Gallina Medico Chirurgo
Dr. Roberto Gallina
geriatra

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