Lo svenimento, detto anche sincope, è una perdita transitoria di coscienza associata ad alterazioni del flusso ematico cerebrale o a carenza di ossigeno. In genere, compareimprovvisamente e dura pochi minuti iniziando con un senso di stordimento.
Il paziente può prevenire tale episodio sdraiandosi o sedendosi con le gambe tra le ginocchia. Tipicamente, il soggetto resta immobile con i muscoli rilasciati, ma mantiene il controllo degli sfinteri (almeno nella maggior parte delle volte).
Inoltre, la profondità dell’incoscienza varia: alcuni individui possono udire le voci o vedere in modo offuscato, altri sono inconsapevoli di ciò che avviene nell’ambiente circostante.
Quali sono i sintomi dello svenimento?
I sintomi dellosvenimento sono:
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rapida alterazione della coscienza fino all’incoscienza;
caduta a terra, con transitoria perdita del tono muscolare;
diminuzione della pressione con minima ampiezza
dopo alcuni secondi, si ha la cessazione della perdita della coscienza e il ripristino del tono muscolare.
Inoltre, tra i prodromi dello svenimento si possono menzionare:
Tra le varie malattie causa di svenimento si ricordano:
cause cardiovascolari (per esempio: minor gittata cardiaca; ostacolo del reflusso venoso; sincope vaso-vagale che può essere situazionale o emozionale, abbassamento pressorio)
uso di sostanze tossiche o droghe;
alcool;
assunzione di farmaci;
cause cerebrovascolari (per esempio: attacco ischemico transitorio, meglio conosciuto come TIA; sindrome del furto della succlavia)
ipossia (diminuzione di ossigeno) da malattie polmonari croniche;
ipocapnia (diminuzione dell’anidride carbonica) da eccessiva ventilazione;
Se un soggetto è colpito da svenimento, il soccorritore deve:
Sollevare le gambe
Allentare gli indumenti troppo stretti
Nei casi in cui si avverte una respirazione affannosa, portare il paziente in Pronto Soccorso.
Esistono interventi di emergenza per cui, se si vede svenire il paziente, è opportuno assicurare la pervietà delle vie aeree, la sua sicurezza e rilevare i segni vitali.
Nel frattempo, una volta giunto al pronto soccorso, potrà essere collegato ad un monitor per controllare eventuali aritmie. Se compaiono aritmie, verrà somministrato ossigeno e tenuta pervia una vena per infondere liquidi o farmaci.
Nei casi peggiori, si inizierà la rianimazionecardiopolmonare: a volte, può essere necessaria la cardioversione (farmacologica o elettrica), la defibrillazione o l’inserimento di un pacemaker temporaneo.