Cos'è l'acatisia
L’
acatisia è un
disturbo psicomotorio che indica letteralmente l’
incapacità di restare seduti. La definizione descrive con precisione tale condizione, dal momento che le fasi acute dell’acatisia si caratterizzano proprio per il forte desiderio di muoversi, che porta i soggetti con tale disturbo ad agitarsi o a
camminare compulsivamente.
In alcuni casi l’acatisia può essere legata a fattori come ansia e stress ed è infatti classificata come acatisia psichica. In questo caso, subentra quasi una sensazione di paura all’idea di restare seduti e fermi in un posto.
Cause
L’acatisia è sostanzialmente una condizione iatrogena, indotta quindi dall’abuso di alcuni farmaci:
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farmaci antipsicotici e antidepressivi: è legata a una diminuzione dei livelli di dopamina nel cervello, ma può essere anche causata da aumento dei livelli di serotonina. Di conseguenza, l’acatisia si presenta come un effetto collaterale in seguito all’assunzione di farmaci antipsicotici e antidepressivi
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farmaci per la nausea e il mal di testa: anche questa tipologia di farmaci può provocare acatisia, che non sempre si manifesta all’inizio del trattamento farmacologico, ma può richiedere anche diversi mesi prima di fare la sua comparsa
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crisi d’astinenza (cocaina, barbiturici, oppiacei): in questo caso i sintomi compaiono dopo alcune settimane
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Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI): sebbene non sia una vera e propria causa, gli SSRI possono aggravare i sintomi dell’acatisia.
L’acatisia quindi risulta essere un effetto collaterale provocato dall’assunzione di alcuni farmaci. La condizione può manifestarsi subito dopo l’inizio del trattamento farmacologico o quando si interrompe l’assunzione di un farmaco.
Soggetti più a rischio
In genere, l'acatisia insorge nel 3-11% dei soggetti esposti alle cause scatenanti, come la somministrazione di antipsicotici, e si manifesta nelle prime 2-6 settimane dall'inizio del trattamento.
Sintomi del disturbo
L’acatisia è caratterizzata da
continui movimenti, la cui natura dipende dalla gravità della condizione e dalla capacità di resistere al bisogno impellente di muoversi.
In ogni caso, è possibile individuare alcuni sintomi comuni:
- tendenza a muovere ripetutamente i piedi l’uno contro l’altro
- tendenza a sollevare e abbassare i piedi, come a marciare sul posto
- tendenza ad accavallare le gambe
- apparente incapacità di stare in piedi senza iniziare a camminare
- scorretta postura
- ripetuti tentativi di torsione del bacino
- movimenti continui della testa e del collo.
Per alcuni aspetti l’acatisia presenta similitudini con la
sindrome delle gambe senza riposo, tuttavia le due condizioni hanno notevoli differenze. La
sindrome delle gambe senza riposo si caratterizza infatti per movimenti incontrollati, che tendono ad accentuarsi durante la notte.
I movimenti tipici appaiono invece più volontari, tuttavia in alcuni casi si registrano episodi durante le ore notturne e si parla in questo caso di
acatisia notturna. Forme più gravi di acatisia si associano a crisi psicotiche caratterizzate da attacchi di ansia, irritabilità, fino a sfociare in forme di paranoia, violenza e istinti suicidi.
Tipi di acatisia
La sindrome dell'acatisia può essere classificata in due modi. Il primo metodo consiste nel valutare le modalità di insorgenza:
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acuta o reversibile: insorge precocemente e può essere curata mediante l'utilizzo di farmaci o la rimozione della causa scatenante. La ripresa è totale
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cronica o tardiva: si manifesta dopo lunghi periodi e persiste per almeno un mese, non risponde a trattamenti farmacologici e alla rimozione della causa. Colpisce maggiormente le donne.
Il secondo metodo di classificazione si basa sulla causa scatenante:
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iatrogena o medicamentosa: causata dall'utilizzo di farmaci, specialmente antipsicotici e neurolettici, è la forma più comune
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psichica o ansiosa: più rara, causata da stati psichici di tipo ansioso
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da patologia neurologica: costituisce il sintomo di una patologia neurologica, quale demenza senile o morbo di Parkinson.
Cura dell'acatisia
Non è semplice individuare la giusta
terapia per l’acatisia. Dal momento che si tratta perlopiù di una malattia iatrogena, il trattamento consiste nel ridurre le dosi dei farmaci responsabili della condizione, sospendere completamente il trattamento farmacologico o optare per un farmaco diverso.
Tuttavia nel caso dei farmaci antipsicotici e antidepressivi, ridurne il dosaggio può portare ad effetti collaterali più gravi o amplificare i sintomi di una malattia psichiatrica.
Il medico quindi può prendere in considerazione diverse alternative per il trattamento dell’acatisia:
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aggiustamento della dose: ridurre il dosaggio dei farmaci può alleviare i sintomi. In questi casi una volta ridotto il dosaggio, non bisogna solo valutare se i sintomi sono spariti, ma anche se il farmaco continua ad essere efficace
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cambiare farmaco: prendere in considerazione la prescrizione di farmaci alternativi, può ridurre la progressione dei sintomi
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sospensione del farmaco: questa decisione va presa solo se si ha avuto il via libera da parte del proprio medico per evitare effetti collaterali più gravi
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cambiare alimentazione: la vitamina B6 è nota per ridurre i sintomi. È un nutriente presente in molti alimenti, in particolare nella carne e negli alimenti ricchi di amido. Mangiare più patate, tacchino o manzo, può aiutare
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farmaci anticolinergici: in genere questi farmaci vengono utilizzati per bloccare alcuni neurotrasmettitori. Vengono generalmente impiegati nel trattamento di disturbi delle vie respiratorie, dell’apparato digerente e del sonno, ma sono anche utili in questo caso.
In conclusione, l’acatisia è una condizione che può confondersi con altre patologie caratterizzate da disturbi psicomotori. Tuttavia mentre nelle altre malattie i movimenti appaiono involontari, nel caso dell’acatisia sono frutto di un forte desiderio di muoversi.