Cosa sono gli incubi?
Si considerano
incubi tutti quei sogni dal contenuto spaventoso e terrificante,
particolarmente realistici, tali da provocare il repentino risveglio del soggetto.
Gli incubi
rientrano nel gruppo delle cosiddette parasonnie, ovvero un gruppo ampio ed eterogeneo di disturbi o alterazioni del sonno di natura non patologica, come il
sonnambulismo e le
allucinazioni ipnagogiche, di cui soffre circa 1 adulto su 2.
La categoria più soggetta a questo tipo di sogni è quella dei bambini, in particolare la fascia d’età che va dai 4 ai 12 anni.
Gli incubi nei bambini tendono ad essere ricorrenti, a manifestarsi per brevi periodi e a mostrare una remissione spontanea, di solito associata alla crescita.
Questo genere di sogni, si manifesta con maggiore frequenza nelle prime ore del mattino e durante le fasi più profonde del sonno che corrispondono alle fasi REM, caratterizzate da sogni intensi e da movimenti oculari ritmici.
Il contenuto onirico degli incubi provoca un’intensa risposta emotiva caratterizzata da sentimenti ed emozioni sgradevoli, quali:
- paura intensa;
- agitazione;
- preoccupazione;
- rabbia;
- tristezza.
Tutte queste emozioni si manifestano attraverso una precisa attivazione fisiologica, che tendono a disturbare il sonno del soggetto fino a provocarne il risveglio:
Si tratta di
fattori in grado di influenzare in maniera negativa la qualità del sonno di un individuo e tali da provocare uno stato di
stanchezza cronica (fisica e
mentale),
ansia e
stress che necessitano, quando presenti, di un’attenzione medica e psicologica.
Incubi: quali sono le cause?
Negli adulti, così come nei bambini, gli incubi sono da considerarsi
eventi spontanei e a carattere sporadico
che possono essere esplicitati da diversi fattori.
Il più delle volte si manifestano a seguito di periodi di particolare stress o in risposta alla visione di un film o di un programma televisivo, oppure alla lettura di un testo dai contenuti spaventosi.
Altri fattori potenzialmente in grado di favorire la comparsa degli incubi, sono:
Se gli incubi si manifestano con frequenza crescente e qualora non fosse possibile determinarne la causa sottostante, è allora opportuno parlare di disturbo da incubi, un disturbo del sonno cronico e a sé stante.
Fare gli incubi: perché succede
È possibile distinguere gli incubi notturni in
gli incubi post-traumatici e quelli ordinari.
Gli
incubi ordinari sono influenzati dalla visione di film o da letture dal contenuto spaventoso. Si tratta di sogni con una trama fantastica che si sviluppa in una vera e propria storia, caratterizzata da elementi fantastici, eventi violenti o racconti paradossali di cui è possibile interpretare il contenuto.
Questo genere di incubi si manifesta prevalentemente durante la fase REM del sonno e causa risveglio e agitazione intensa, inoltre, si contraddistinguono per la piena consapevolezza dell’episodio al risveglio e per il vivido ricordo del contenuto onirico.
Gli
incubi post-traumatici,
rispetto ai precedenti, si manifestano in soggetti che soffrono di disturbo post-traumatico da stress (PTSD) che, dunque, hanno subito traumi o assistito ad atti di violenza che tendono a rivivere in sogno, seppure con qualche distorsione onirica.
Gli incubi post-traumatici si verificano in qualunque fase del sonno e possono addirittura manifestarsi sottoforma di flashback durante lo stato di veglia. Questo genere di incubi, necessita di un trattamento e supporto psicologico che aiuti il soggetto, attraverso l’uso di diverse strategie come la “tecnica della padronanza del sogno”, ad assumere il controllo del sogno e a modificarne lo sviluppo, evitando così di riprodurre i contenuti angoscianti.
Incubi frequenti: cosa significano?
Alcuni incubi ricorrono a più riprese e sembra impossibile per il sognatore liberarsene. Ciò, di solito, è dovuto a un pensiero angosciante che non abbandona la mente del soggetto, e tale paura si ripropone spesso durante le ore notturne sotto forma di brutti sogni.
Di solito, superato un momento difficile (una preoccupazione lavorativa, una separazione sentimentale, un lutto, un'angoscia per un familiare o un amico, ecc.), gli incubi tendono a scomparire da soli e diventano più rari, rientrando, numericamente, nella norma.
Se, invece, l'angoscia è tale da assillare spesso il sognatore con un incubo ricorrente, o se capita di fare di frequente incubi anche diversi tra loro, un supporto psicologico risulta opportuno.
Solo indagando la causa del proprio malessere assieme a un professionista si potrà superare il motivo che provoca ansia e preoccupazione e smettere di fare incubi.
Quali sono gli incubi più ricorrenti?
Nonostante le persone abbiano un vissuto molto diverso e vivano esperienze differenti, spesso il cervello lavora in maniera similare negli esseri umani, producendo incubi che sembrano essere ricorrenti per tutti.
Tra gli incubi più sognati si trovano:
-
Cadere nel vuoto/annegare: il sogno di cadere nel vuoto è davvero molto comune: di solito il soggetto si sveglia prima dell'impatto. Spesso, tale visione sta ad indicare l'ansia del soggetto di non riuscire a portare a termine una scadenza.
-
Perdersi o essere in trappola: la sensazione orribile di non riuscire a capire dove si è o di non riuscire a uscire da un determinato luogo è davvero frequente durante gli incubi.
-
Trovarsi nudi in pubblico: spesso quest'incubo riconduce alla paura di sentirsi giudicati, o traduce in immagine il senso di inadeguatezza del sognatore.
-
Catastrofi naturali: inondazioni, terremoti, incendi, frane, molti fenomeni naturali tengono sotto scacco le notti di migliaia di sognatori. Di solito, ciò testimonia la paura del soggetto di subire qualche negatività o di non riuscire a risolvere un problema che lo attanaglia.
-
Essere inseguiti o aggrediti: questo frequentissimo incubo vede il sognatore fuggire da qualcosa o da qualcuno che lo insegue. Che sia una persona, un animale o un mostro immaginario, quest'incubo è tipico del sognatore ansioso: di solito chi produce questo sogno sta vivendo una situazione di forte stress nella vita reale. Se si fugge, l'individuo potrebbe mostrare di voler reagire a quanto gli sta succedendo; se subisce, invece, potrebbe significare che sta vivendo passivamente la situazione senza la capacità di affrontarla.
-
Bocciatura: spesso i ricordi di scuola e università albergano nei sogni delle persone, ma si trasformano in veri e propri incubi quando a un compito in classe o a un esame si viene bocciati. Talvolta, ciò indica la paura del sognatore di non meritare i traguardi raggiunti, oppure mostra un'insoddisfazione per ciò che si è fatto nella vita.
-
Danni alla casa: vandalismi, incendi, furti. Un danno alla propria casa nel sogno potrebbe manifestare una profonda inquietudine verso sé stessi.
-
Problemi alla guida: perdere il controllo del proprio veicolo testimonia un'insicurezza nel saper controllare le proprie emozioni e i propri sentimenti.
-
Impossibilità di comunicare: se nel sogno si vuole parlare a qualcuno (a voce o al telefono) ma senza riuscirci, quest'incubo potrebbe indicare l'impossibilità reale di riuscire a comunicare con qualcuno di caro, forse per aver perso i contatti, senza sapere come ristabilirli.
-
Essere ammalati, feriti o morti: questi incubi mostrano il terrore di essere feriti emotivamente da qualcuno o di non riuscire a gestire una situazione come si vorrebbe. Il sogno della propria morte, invece, potrebbe indicare che l'individuo è pronto a un cambiamento, o a un nuovo inizio.
Esistono dei rimedi per non fare incubi?
È opportuno specificare che non esiste una cura specifica in grado di porre fine agli incubi notturni. Esistono, tuttavia,
alcune strategie o semplici cambiamenti nelle abitudini di vita che possono contribuire a ridurre la frequenza degli incubi, quali:
- regolarizzare il ciclo sonno-veglia;
- praticare regolare esercizio fisico;
- praticare yoga e meditazione o altre tecniche di rilassamento;
- ridurre lo stress;
- ridurre l’assunzione di alcol, caffeina o nicotina;
Qualora gli incubi fossero legati a problematiche di natura psicologica (come ansia, depressione o disturbo post-traumatico da stress), alcune forme di
terapia psicologica (come la terapia cognitivo-comportamentale) o l’assunzione di determinati farmaci (ad esempio gli
ansiolitici) sempre dopo la prescrizione del medico, si sono rivelati utili nell’alleviare i sintomi legati a questi disturbi e di conseguenza la frequenza e l’intensità degli incubi notturni.